Chiamato in causa praticamente mai, si disimpegna bene con i piedi, attento su una punizione insidiosa di Ljajic, poi praticamente null'altro.
- Dybala 16’
- Pjanic 40’
- Alex Sandro 57’
- Dybala 91’
Chiamato in causa praticamente mai, si disimpegna bene con i piedi, attento su una punizione insidiosa di Ljajic, poi praticamente null'altro.
Nelle prime battute del match è addirittura lui che imposta il gioco in un paio di occasioni, per il resto controlla soprattutto fisicamente Belotti non soffrendolo mai.
Nelle prime battute del match è addirittura lui che imposta il gioco in un paio di occasioni, per il resto controlla soprattutto fisicamente Belotti non soffrendolo mai.
Sempre presente ed attivo in fase difensiva, prova a farsi vedere anche in attacco per dare una mano a Cuadrado: qualità da rivedere, ma è sempre una spinta continua.
Sembra finalmente l'Alex Sandro che tutti conosciamo, spinge con continuità e bene, mette dentro la rete del 3-0 con uno stacco di testa da centravanti puro.
Qualche problemino a tenere a bada Belotti, prende un'ammonizione evitabile, cresce col passare dei minuti e sfiora addirittura la marcatura personale.
Entra in campo con tanta voglia di fare, impegna Sirigu con una bella conclusione da fuori, duetta bene con i compagni: sta cercando di entrare con più continuità negli ingranaggi bianconeri.
Ogni pallone toccato dal bosniaco dà alla Juve una marcia in più: recupera il pallone dell'azione che porta al vantaggio, sigla lui stesso il 2-0, pennella sulla testa di Alex Sandro la palla del 3-0, e tante altre giocate d'assoluta qualità.
Ogni pallone toccato dal bosniaco dà alla Juve una marcia in più: recupera il pallone dell'azione che porta al vantaggio, sigla lui stesso il 2-0, pennella sulla testa di Alex Sandro la palla del 3-0, e tante altre giocate d'assoluta qualità.
Con un po' di lucidità in più in alcune circostanze avrebbe aumentato il gap fra le due squadre, ma è comunque bravo ad appoggiare a Pjanic la palla che vale il 2-0.
Mette in serbatoio un'altra ventina di minuti con la maglia della Juventus, mostra ancora buone cose, ma stavolta l'esame era di quelli facili facili viste le circostanze.
Novanta minuti completi con la maglia della Juve, lascia intravedere quello che potrebbe dare alla squadra se dovesse finalmente trovare continuità. Sbaglia un'occasione nella quale forse avrebbe potuto far meglio, ci saranno altre occasioni.
Novanta minuti completi con la maglia della Juve, lascia intravedere quello che potrebbe dare alla squadra se dovesse finalmente trovare continuità. Sbaglia un'occasione nella quale forse avrebbe potuto far meglio, ci saranno altre occasioni.
Il francese sta entrando sempre di più nei meccanismi bianconeri, non è un caso che la rete che sblocca il match parte dal suo primo pressing sulla fase d'uscita del Torino.
Il francese sta entrando sempre di più nei meccanismi bianconeri, non è un caso che la rete che sblocca il match parte dal suo primo pressing sulla fase d'uscita del Torino.
Altra doppietta per la Joya: un tiro da fuori, un tocco morbido a scavalcare il portiere avversario. Poi tante giocate più alla ricerca dello spettacolo, ma sempre utili e pericolose.
Schierato da centravanti come non gli capitava da tempo, è ancora più prezioso rispetto a quanto agisce da esterno: colpisce un palo, tante sponde, tanto pressing.
Prepara il derby alla grande, ha il coraggio di lasciare fuori Higuain, dà la giusta scossa mentale alla squadra, gestisce al meglio le sostituzioni: vince per distacco la sfida con Mihajlovic.
Leggendo il risultato verrebbe difficile pensare ad una buona prestazione del portiere che ne prende 4 in 90 minuti, ed invece se non fosse stato per lui, il divario sarebbe stato ancora più grande.
Leggendo il risultato verrebbe difficile pensare ad una buona prestazione del portiere che ne prende 4 in 90 minuti, ed invece se non fosse stato per lui, il divario sarebbe stato ancora più grande.
Ha la grande sfortuna di ritrovarsi contro l'Alex Sandro migliore della stagione, e da quel lato stasera ha agito anche un buon Douglas Costa: una serata parecchio complicata.
La fascia sinistra non è terra sua, è evidente in fase offensiva, lo è anche in fase difensiva soprattutto in occasione del 2-0 quando lascia a Cuadrado tutto lo spazio necessario per assistere Pjanic.
Per larghi tratti del match è il più solido della difesa granata, salva anche sulla linea una conclusione bianconera, ma poi va in tilt a ripetizione, soprattutto in occasione del terzo e del quarto gol.
Parte subito perdendosi Mandzukic alle spalle, soffre sempre lungo tutto l'arco del match non riuscendo a mettere una falla a tutta l'acqua che penetra nella difesa granata.
E' stata forse l'emozione di affrontare il derby da ex, ma quando perde la palla nell'azione che spezza l'equilibrio si spiega il perché non gioca più nella Juve.
Entra in campo quando i buoi sono già scappati dalla stalla, lui fa poco per tentare di riportarli dentro, anche perché probabilmente ormai l'impresa sarebbe stata impossibile.
Prima un'ammonizione evitabile, poi la palla praticamente persa nell'azione dell'1-0, ed infine il secondo giallo che già da solo gli poteva valere il rosso: non c'è bisogno di aggiungere altro.
Prima un'ammonizione evitabile, poi la palla praticamente persa nell'azione dell'1-0, ed infine il secondo giallo che già da solo gli poteva valere il rosso: non c'è bisogno di aggiungere altro.
Senza infamia e senza lode, entra ad un quarto d'ora dalla fine e se la gioca più per onore di firma anziché per tentare di porre in essere chissà cosa.
Senza infamia e senza lode, entra ad un quarto d'ora dalla fine e se la gioca più per onore di firma anziché per tentare di porre in essere chissà cosa.
Non salta mai l'uomo in fase offensiva, nonostante qualche buon movimento iniziale, movimento goffo in occasione del 3-0 di Alex Sandro, giustamente sostituito nella parte finale del match.
Lasciato in mezzo alla giungla mascherata da Chiellini e Benatia non riesce a combinare grandi cose, non trova mai la via della porta se non con un tiro fiacco da trenta metri.
Lasciato in mezzo alla giungla mascherata da Chiellini e Benatia non riesce a combinare grandi cose, non trova mai la via della porta se non con un tiro fiacco da trenta metri.
Non riesce a lasciare il segno nella mezz'ora che resta in campo, ma non ha colpe particolari: sostituito a causa del rosso di Baselli per risistemare la squadra in campo.
Troppo nervoso. Non riesce ad impensierire Buffon se non con una punizione neanche troppo pericolosa, dopo il rosso a Baselli prende anche un giallo evitabilissimo per proteste.
Troppo nervoso. Non riesce ad impensierire Buffon se non con una punizione neanche troppo pericolosa, dopo il rosso a Baselli prende anche un giallo evitabilissimo per proteste.
Prova a metterci almeno i nervi nei venti minuti concessogli da Mihajlovic, la partita era già compromessa, lui ha provato a mettersi in mostra per le future uscite.
Pensava che caricare i suoi potesse essere un'arma in più, l'espulsione di Baselli dimostra l'esatto contrario: deve trovare il giusto equilibrio perché ha in mano un'ottima squadra.
Pensava che caricare i suoi potesse essere un'arma in più, l'espulsione di Baselli dimostra l'esatto contrario: deve trovare il giusto equilibrio perché ha in mano un'ottima squadra.