La Dea torna a giocare a farsi ammirare dal proprio pubblico dopo l’ammaliante vittoria contro l’Everton nel battesimo di Europa League. Allo Stadio Atleti Azzurri d’Italia l’Atalanta, reduce dal pareggio in campionato contro il Chievo, riceve il Crotone, l’unica squadra incapace di andare a segno in questo inizio di campionato. Un impegno – almeno sulla carta – agevole per Gomez e compagni; i pitagorici infatti non hanno ancora ingranato; ma anche l’anno scorso è cominciato così male e poi sappiamo tutti come è andata a finire.

FORMAZIONI: schierate con due speculari 3-4-3, Atalanta e Crotone scendono in campo nel giorno dell’esordio in Serie A dell’arbitro Marco Piccinini di Forlì. Gasperini lancia dal primo minuto Ilicic, a farne le spese il connazionale Kurti?. Torna il terzetto difensivo che ha fatto le fortune dello scorso anno con Palomino che si accomoda in panchina. Sugli esterni giocano Hataboer e Gosens, mentre in attacco la coppia Gómez-Petagna. Nicola rivoluziona il proprio undici titolare: spazio a Cabrera, Izco, Tonev e Tumminello a discapito di Mandragora, Stoian, Trotta e Budimir.

PRIMO TEMPO: strepitoso avvio dei padroni di casa che si portano in vantaggio dopo appena 5 minuti: Ilicic guadagna il fondo rubando il tempo a Cabrera e serve forte in mezzo per Petagna che con una zampata fa centro. Dopo 20 minuti tocca a Caldara deviare da due passi una sponda aerea di Petagna. Primo gol stagionale per il difensore centrale della nazionale che dedica la rete all’ex compagno di squadra Andrea Conti che la scorsa settimana ha subito un grave infortunio. Crotone subito alle corde. Al 38’ ancora Ilicic show; lo sloveno scappa via a mezza difesa calabrese e di sinistro fulmina Cordaz. Il Crotone è poca cosa e si fa vedere solo con Tumminello che abbozza un paio di conclusioni velleitarie verso Berisha. Dominio incontrastato della Dea che chiude la prima frazione sul parziale inappellabile di 3-0.

SECONDO TEMPO: la ripresa inizia senza cambi. Gómez vuole partecipare alla festa. Prima impegna severamente Cordaz in un difficile intervento in corner e poi lo buca al 63’ con un diagonale del Papu su assist perfetto di Ilicic, il migliore in campo per distacco. Tumminello l’unico a provarci per i pitagorici trova il gol della bandiera al 70’ in contropiede, il primo in Serie A. Ma El Papu ha fame e sigla la sua personalissima doppietta su calcio di rigore guadagnato da Caldara. Nei minuti finali c'è gloria anche per Orsolini, ma Piccinini con l'ausilio della VAR annulla per fuorigioco. 

Finisce 5-1 per l'Atalanta, un match senza storia che la Dea ha comandato dal primo all'ultimo minuto. Per Nicola è arrivato il momento di riflettere perché i prossimi due match contro Benevento e Spal saranno decisivi per il futuro dei calabresi.