Come dodicesimo è un lusso, ma stasera non è praticamente mai intervenuto se non per sbrigare l'ordinaria amministrazione. Il Frosinone tira due volte verso la porta bianconera, una volta sul palo, l'altra è il gol sul quale lui non può nulla.
Come dodicesimo è un lusso, ma stasera non è praticamente mai intervenuto se non per sbrigare l'ordinaria amministrazione. Il Frosinone tira due volte verso la porta bianconera, una volta sul palo, l'altra è il gol sul quale lui non può nulla.
Lontanissimo parente del muro difensivo degli anni precedenti, probabilmente fa fatica ad entrare in condizione. Tanti appoggi sbagliati, non riesce a dare sicurezza al 100% in marcatura, ed anche nei recuperi non è una saetta come una volta.
La sua qualità nelle chiusure nasconde le imperfezioni della fase difensiva dei bianconeri, più di una volta toglie le castagne dal fuoco e fa passare a Barzagli una serata da non-colpevole nonostante la pessima prestazione.
Entra in campo ad inizio ripresa per permettere alla squadra di cambiare modulo, dà una buona mano a Bonucci per tenere a distanza gli avversari, e si rende anche pericoloso di testa, ma poteva e doveva far meglio nell'occasione dell'80'.
Sta diventando un bel problema per Allegri: non difende come potrebbe, non attacca come dovrebbe. La qualità non è mai stata una sua caratteristica, ma se comincia a mancare anche la quantità, i problemi aumentano notevolmente.
Gli manca la continuità per diventare davvero un giocatore decisivo nello scacchiere bianconero. Tanti bei cross pericolosi, uno in particolare sprecato malamente da Sturaro, ma anche tanti momenti in cui sembra non sia in campo.
Gli manca la continuità per diventare davvero un giocatore decisivo nello scacchiere bianconero. Tanti bei cross pericolosi, uno in particolare sprecato malamente da Sturaro, ma anche tanti momenti in cui sembra non sia in campo.
Gli manca la continuità per diventare davvero un giocatore decisivo nello scacchiere bianconero. Tanti bei cross pericolosi, uno in particolare sprecato malamente da Sturaro, ma anche tanti momenti in cui sembra non sia in campo.
E' probabilmente il giocatore che rappresenta meglio il momento attuale della Juventus: alterna cose ottime a cose meno buone, una sorta di incompiuto a cui sembra manchi poco per un salto di qualità che, però, non arriva mai.
E' probabilmente il giocatore che rappresenta meglio il momento attuale della Juventus: alterna cose ottime a cose meno buone, una sorta di incompiuto a cui sembra manchi poco per un salto di qualità che, però, non arriva mai.
Dà sempre l'impressione di poter vincere le partite da solo, mostra numeri pazzeschi, ma poi sceglie sempre di fare la cosa meno opportuna cincischiando per il campo. Quando poi si perde anche Blanchard nell'occasione dell'1-1, è notte fonda.
Non può fare più di quello che fa, e non è un caso che nel momento in cui si sceglie di provare a cambiare il passo, è lui a dover lasciare il posto ad altri compagni di squadra. Non trova ancora la qualità giusta che potrebbe anche dare.
Non può fare più di quello che fa, e non è un caso che nel momento in cui si sceglie di provare a cambiare il passo, è lui a dover lasciare il posto ad altri compagni di squadra. Non trova ancora la qualità giusta che potrebbe anche dare.
Ad oggi la Juventus è lui, nel bene e nel male: salta sistematicamente l'uomo, ci prova anche con conclusioni personali dalla lunghissima distanza, copre poco nel 3-5-2 ma comunque è l'anima bianconera in questo momento.
Ad oggi la Juventus è lui, nel bene e nel male: salta sistematicamente l'uomo, ci prova anche con conclusioni personali dalla lunghissima distanza, copre poco nel 3-5-2 ma comunque è l'anima bianconera in questo momento.
E' la nota lieta della serata per il centrocampo bianconero: recupera tantissimi palloni, imposta anche con una certa qualità i primi passi della manovra offensiva, forse pecca un po' negli inserimenti offensivi.
E' la nota lieta della serata per il centrocampo bianconero: recupera tantissimi palloni, imposta anche con una certa qualità i primi passi della manovra offensiva, forse pecca un po' negli inserimenti offensivi.
E' la nota lieta della serata per il centrocampo bianconero: recupera tantissimi palloni, imposta anche con una certa qualità i primi passi della manovra offensiva, forse pecca un po' negli inserimenti offensivi.
Con lui in campo sembra che la qualità del gioco sembra aumentare notevolmente, ma a conti fatti spreca un paio di occasioni che da uno con le sue caratteristiche non si può accettare sino in fondo.
Sbaglia tutto quello che c'è da sbagliare per praticamente 77 minuti, poi in un attimo prima colpisce la traversa e poi segna (seppur con la complicità di Blanchard) rischiando di decidere il match. Troppo poco per convincere Allegri.
A bocce ferma mostra di avere le idee chiare perché si capisce che sa bene quali sono le cose da cambiare per far "viaggiare" i suoi. Il punto è che non trova la soluzione per svegliare un gruppo che appare troppo arrogante in questo momento.
C'è sempre, e questa è già un'ottima caratteristica: non è protagonista di parate proibitive, è trafitto solo da una deviazione di un compagno, ma mette la sua firma sul punto conquistato con un paio di respinte nel finale.
Dopo una partita di sofferenza seppur reggendo botta con l'attacco bianconera, è protagonsita negativo per la deviazione che porta in vantaggio la Juve. Decide, però, di rifarsi, va in avanti e ci mette la testa che regala l'1-1.
Senza infamia e senza lode, si limita a fare il compitino lì a destra in una zona di campo in cui la Juventus quasi si "dimentica" di attaccare. E' quello che gli chiede Stellone, e lui lo fa senza farsi pregare.
Senza infamia e senza lode, si limita a fare il compitino lì a destra in una zona di campo in cui la Juventus quasi si "dimentica" di attaccare. E' quello che gli chiede Stellone, e lui lo fa senza farsi pregare.
Partita da cagnaccio travestito da terzino vecchia scuola: spinge poco, dà una mano alla difesa, spesso non fa la cosa giusta, ma ci mette una grinta apprezzabilissima che più volte risulta preziosa per far reggere il muro ospite.
Non ha un voto più alto perché non riesce ad unire neanche un briciolo di qualità ad un lavoro di quantità che fa invidia a buona parte dei centrocampisti ad oggi impiegati in Serie A. Da ex, però, non è niente male...
Non ha un voto più alto perché non riesce ad unire neanche un briciolo di qualità ad un lavoro di quantità che fa invidia a buona parte dei centrocampisti ad oggi impiegati in Serie A. Da ex, però, non è niente male...
Schierato a sorpresa, non è molto appariscente, ma alla fine ha quasi rischiato di scriverla lui la storia: il suo tiro a botta sicura viene stoppato solamente dal braccio di Barzagli, poteva essere il gol dello 0-1.
Ha davanti un certo Pogba, lo fa sfogare, lo studia, e alla fine lo limita. Lo fa in maniera poco appariscente, ma alla fine ha ragione lui, e dà ragione anche a Stellone che lo rimanda in campo in una partita così delicata.
Ha davanti un certo Pogba, lo fa sfogare, lo studia, e alla fine lo limita. Lo fa in maniera poco appariscente, ma alla fine ha ragione lui, e dà ragione anche a Stellone che lo rimanda in campo in una partita così delicata.
Di gran lunga il migliore in campo: salta l'uomo, lotta, prova la conclusione seppur con poco successo, ed alla fine dal suo piede nasce il corner che Blanchard trasforma nell'1-1. E' il valore aggiunto di questa squadra.
Di gran lunga il migliore in campo: salta l'uomo, lotta, prova la conclusione seppur con poco successo, ed alla fine dal suo piede nasce il corner che Blanchard trasforma nell'1-1. E' il valore aggiunto di questa squadra.
Di gran lunga il migliore in campo: salta l'uomo, lotta, prova la conclusione seppur con poco successo, ed alla fine dal suo piede nasce il corner che Blanchard trasforma nell'1-1. E' il valore aggiunto di questa squadra.
Entra nella fase finale del match per dare qualità alle giocate del Frosinone, riesce a dare ordine al centrocampo dei suoi dando sempre una soluzione di passaggio a chi gli stava accanto.
Non può fare nulla di più di quanto fatto considerando l'impostazione adottata da Stellone e gli avversari che si ritrovava davanti. Da un attaccante, però, ci si aspetta qualche gol o per lo meno qualche conclusione: quando arriveranno?
Si nota la sua presenza solo in un secondo del match, quello in cui manda la palla sul palo di Neto con una zampata quasi vincente. Per il resto, però, valgono meriti e colpe già esposti nel "capitolo Ciofani".
Si nota la sua presenza solo in un secondo del match, quello in cui manda la palla sul palo di Neto con una zampata quasi vincente. Per il resto, però, valgono meriti e colpe già esposti nel "capitolo Ciofani".
Rivoluziona completamente la formazione, conferma gli uomini giusti, gestisce bene il match ed ottima è la scelta di lasciare sempre tre giocatori offensivi sui calci d'angolo avversari per permettere veloci ripartenze.