
Pomeriggio di assoluta tranquillità, che gli permette di non pensare ai disastri vissuti con lo Shakhtar. Il Benevento praticamente non tira mai in porta.
Pomeriggio di assoluta tranquillità, che gli permette di non pensare ai disastri vissuti con lo Shakhtar. Il Benevento praticamente non tira mai in porta.
Sicuro in difesa, puntuale quando c'era da spingere: di fronte aveva un altro terzino, per di più non in grande giornata, ma la risposta dell'albanese c'è stata. Cerca gloria nel secondo tempo, ma Belec gli dice di no.
Contro i malcapitati Armenteros e Coda può godersi un pomeriggio tranquillo, in cui non deve mai strafare. In partite come queste gioca a memoria, risparmiando le energie per i prossimi appuntamenti.
Un treno sulla fascia sinistra. Il povero Lombardi non lo prende mai, mette lo zampino in 2 gol con altrettanti assist ed è inarrestabile per il Benevento. Prestazione mostruosa.
Annulla Coda, giganteggia in mezzo alla difesa, mostrando le consuete qualità e pochissimi cali di concentrazione. Certo, gli avversari non sono di livello assoluto, ma il gigante senegalese non sbaglia un intervento.
Apre le marcature andando a chiudere in tap-in un'azione che lui stesso aveva iniziato. In forma fisica smagliante, martella a centrocampo e si concede anche qualche giocata di fino.
Cerca il primo gol in campionato, anche se non ossessivamente. Ci va vicino con un colpo di testa troppo centrale, evita di litigare con Mertens per battere il rigore al 90'. La prestazione è confortante: tanti movimenti, tocchi intelligenti, inserimenti in area.
Cerca il primo gol in campionato, anche se non ossessivamente. Ci va vicino con un colpo di testa troppo centrale, evita di litigare con Mertens per battere il rigore al 90'. La prestazione è confortante: tanti movimenti, tocchi intelligenti, inserimenti in area.
Nel primo tempo è un autentico metronomo, i suoi passaggi brevi sono sempre intelligenti e utili ai movimenti della squadra. Cala vistosamente con il passare dei minuti, sbagliando qualche pallone di troppo.
Rileva Allan, mettendo minuti nelle gambe. Nessuna azione eclatante, ma lascia intravedere qualità importanti.
Rileva Allan, mettendo minuti nelle gambe. Nessuna azione eclatante, ma lascia intravedere qualità importanti.
I soliti movimenti imprendibili per i difensori, le letture che denotano un'intelligenza calcistica superiore, la generosità al servizio dei compagni. Il tutto condito da un gol e da due occasioni in cui va vicino alla doppietta.
I soliti movimenti imprendibili per i difensori, le letture che denotano un'intelligenza calcistica superiore, la generosità al servizio dei compagni. Il tutto condito da un gol e da due occasioni in cui va vicino alla doppietta.
Trova il suo primo gol in campionato ed è una splendida realizzazione: giro sul perno e colpo da biliardo a beffare il portiere. Ma non c'è solo quello nella sua partita, visto che inventa l'assist per Mertens, gioca per i compagni e arriva anche a un soffio dalla doppietta, non trovando di testa uno splendido suggerimento di Mertens. Esce al 57' tra gli applausi del San Paolo.
Trova il suo primo gol in campionato ed è una splendida realizzazione: giro sul perno e colpo da biliardo a beffare il portiere. Ma non c'è solo quello nella sua partita, visto che inventa l'assist per Mertens, gioca per i compagni e arriva anche a un soffio dalla doppietta, non trovando di testa uno splendido suggerimento di Mertens. Esce al 57' tra gli applausi del San Paolo.
Non la sua prestazione più scintillante, ma mette a segno ben 3 gol: il primo sfruttando uno splendido assist di Insigne, gli altri 2 su rigore. E sul secondo penalty dimostra la sua inesauribile voglia di segnare evitando di cedere il pallone a capitan Hamsik: insaziabile.
Il migliore tra i subentranti: propositivo, vivace, si procura il rigore che fissa il risultato sul 6-0. Ottime indicazioni per Sarri, che potrebbe decidere di concedergli più spazio.
Polverizza Baroni e il suo Benevento con una prestazione fuori dal mondo. In mezzora il Napoli si porta sul 4-0, arrotondando il risultato nella ripresa e, soprattutto, non rinunciando mai a spingere. Ma il dato che lo renderà più felice, siamo sicuri, è un altro: non aver concesso neppure un tiro in porta.
Rileva l'infortuna Antei, ma vive un pomeriggio altrettanto difficile: Insigne è scatenato e le cose non cambiano nella ripresa con chi subentra. Commette l'ingenuo fallo da rigore su Ounas nel finale.
Rileva l'infortuna Antei, ma vive un pomeriggio altrettanto difficile: Insigne è scatenato e le cose non cambiano nella ripresa con chi subentra. Commette l'ingenuo fallo da rigore su Ounas nel finale.
Schierato da esterno alto, non ripaga le attese del suo allenatore: Hysaj lo ferma con regolarità, dietro non riesce a dare una mano a Di Chiara. Quello dell'ala non è mestiere per lui, al momento.
Una mezzora semplicemente disastrosa. Non chiude su Allan, non accorcia su Insigne, si fa beffare dall'assist per Mertens: il lato più vulnerabile della difesa del Benevento è senza dubbio il suo. Esce per infortunio nel corso del primo tempo.
Una mezzora semplicemente disastrosa. Non chiude su Allan, non accorcia su Insigne, si fa beffare dall'assist per Mertens: il lato più vulnerabile della difesa del Benevento è senza dubbio il suo. Esce per infortunio nel corso del primo tempo.
Travolto sulla fascia, le cose non migliorano quando si sposta al centro. Insigne lo fa ammattire per tutto il primo tempo. Si consoli: pomeriggi come questo non sono all'ordine del giorno.
Callejon è un cliente complicato, lo spagnolo con i suoi movimenti manda in tilt il laterale del Benevento, che dal canto suo non fa niente per farsi perdonare quando si spinge in avanti.
Callejon è un cliente complicato, lo spagnolo con i suoi movimenti manda in tilt il laterale del Benevento, che dal canto suo non fa niente per farsi perdonare quando si spinge in avanti.
Naufraga insieme al resto dei compagni, non riuscendo a guidare la difesa come in altre occasioni. Sui tagli del tridente partenopeo non riesce ad attuare contromosse.
Uno dei pochi a metterci la giusta voglia, era in difficoltà ma non aveva demeritato più di tanto fino all'incredibile errore del 67': pallone perso e rigore per il Napoli. Da quel momento sparisce dal campo.
Rileva Armenteros, appare voglioso di strappare applausi ma è anche protagonista di tanti errori di misura, non riuscendo a essere concreto.
Prova a mettere ordine, senza riuscirvi. Il centrocampo del Napoli è troppo per lui che, tornato titolare in A dopo 4 anni, non riesce a liberarsi della morsa dei mediani partenopei.
Prova a mettere ordine, senza riuscirvi. Il centrocampo del Napoli è troppo per lui che, tornato titolare in A dopo 4 anni, non riesce a liberarsi della morsa dei mediani partenopei.
Esordio dal 1' con il Benevento, la prestazione non è all'altezza delle aspettative: Ghoulam gli scappa via con costanza impressionante, finendo per travolgerlo. In avanti non si vede mai.
Esordio dal 1' con il Benevento, la prestazione non è all'altezza delle aspettative: Ghoulam gli scappa via con costanza impressionante, finendo per travolgerlo. In avanti non si vede mai.
Abbandonato dai compagni, ha un unico spunto nel primo tempo, quando va al tiro dopo un bello stop a seguire: pallone alto. Poi sparisce dal campo, chiuso nella morsa Albiol-Koulibaly.
Vivace, prende una bella capocciata da Koulibaly ma si riprende. Spunti interessanti, ma anche tanto fumo e poco arrosto: di sicuro questa non era la partita giusta per apprezzarne le qualità.
Il suo Benevento fa un enorme passo indietro rispetto alle prime uscite. Lo schianto contro il Napoli è di quelli che fanno rumore, ora la sua panchina è a rischio: l'atteggiamento della squadra, incapace di accennare la minima reazione, non lo aiuterà.