di Alan Bisio
Biglia, de Vrij, Candreva (cavigia KO, in dubbio pure per l'infrasettimanale), Klose e Djordjevic convalescente: le assenze, pesanti, gravano sulla Lazio che lo scorso 31 maggio espugnava il San Paolo per volare ai preliminari di Champions. Sarri, d'altra parte, non se la passa meglio; nonostante la manita al Bruges dai vicoli del centro storico alle labbra di Maradona riecheggiano malelingue sull'effettiva capacità dell'ex Empoli di gestire una piazza così importante. Hysaj torna a destra, mentre Insigne è pronto a passare da trequartista ad ala nel vecchio 4-3-3. Ospiti col tridente Keita-Mauri-Luli? dietro a Mitra Matri, fischia Damato.
PRIMO TEMPO - Detrattori, cercate un rifugio e nascondetevi al buio, Sarry Potter è tornato in città. Raramente s'era vista cotanta supremazia fra squadre, almeno sulla carta, allo stesso livello. Le architetture dei padroni di casa, ragionate quant'ossessive, lasciano ai capitolini giusto la nausea e la rabbia per l'incapacità di reagire. Hamšík e Jorginho sono sempre nel vivo ed Insigne fa fruttare tutta l'arte barocca utilizzata fino a pochi mesi fa esclusivamente per possibili ingaggi circensi. Al quarto d'ora di gioco il fattaccio che rompe il ghiaccio, con Higuaín che bullizza il povero Hoedt e scarica un destro dinamitardo alle spalle dell'incolpevole Marchetti. La Lazio non esiste mentre Lorenzinho dipinge calcio al punto da far segnare Allan con un inserimento che t'aspetteresti da Parolo, in serate normali. 2-0 senza minuti di recupero, e con un po' di leziosismi in meno...
SECONDO TEMPO - Fuori Mauri e Luli?, dentro Felipe Anderson e Milinkovi?-Savi?, per gli amici Sergej. Gli spettri di Éder spariscono dal San Paolo col tris di Insigne cucinato dall'ennesima azione di Higuaín: la serpentina del Pipita culmina col miracolo di Marchetti e la ribattuta vincente del numero ventiquattro. La doppietta arriverà puntuale poco dopo sul lancio di Hysaj e sulla solita dormita di Hoedt, Marchetti raccoglie per la quarta volta, senza colpe, il Nike che oltrepassa la riga di porta. Sul 4-0 la gara diventa un misto fra accademia e tentativi blandi d'accorciare lo svantaggio e rimpilzare lo score, ma Insigne trova sulla sua strada un gran Marchetti. Il pokerissimo è servito dal neoentrato Gabbiadini, ispirato da un Allan che così non s'era mai visto.
Napoli impressionante, Lazio non pervenuta. Pioli, dopi il pari-beffa in Europa League, naviga in cattive acque, Sarri torna sulla cresta dell'onda: saranno contenti gli hipster...
NAPOLI-LAZIO 5-0 (2-0)
MARCATORI: 14' Higuaín, 35' Allan, 47' Insigne, 59' Higuaín, 79' Gabbiadini
NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamšík (60' David López); Insigne (74' El Kaddouri), Higuaín (65' Gabbiadini), Callejón. All.: Sarri
LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Basta, Mauricio, Hoedt, Radu; Parolo, Onazi; Keita, Mauri (46' Felipe Anderson), Luli? (46' Milinkovi?-Savi?); Matri (74' Djordjevic). All.: Pioli