Rimpiazza molto bene Audero. Non subisce gol e dimostra grande reattività negando la prima gioia tra i professionisti all'ungherese Kosznovszky.
- Quagliarella 21’
- Colley 44’
- Gabbiadini 64’
Non è nelle migliori condizioni ma non lo si nota minimamente. Domina la scena in difesa, non soffrendo mai le scorribande avversarie. Ha il merito di lanciare l'azione del primo gol e di guadagnare la punizione del raddoppio.
La partenza non è delle più convincenti, ma si sblocca nella zona a lui poco familiare. Buca Sepe con il sinistro per il 2-0 e da lì si rimette in carreggiata. Divertente l'esultanza alla Drogba e sincero l'abbraccio con Ranieri.
Stantuffo inesauribile della fascia sinistra, che chiude correndo un'annata di consacrazione in Serie A. Sforna alcuni cross interessanti e quasi manda in gol Quagliarella. Lui c'è sempre.
Ormai non fa più notizia la sua ottima tenuta lì dietro. Non deve mai aumentare i giri del motore; gli basta il minimo per annientare Cornelius.
Ranieri lo accentra per questa ultima giornata, e lui lo ripaga con giocate di classe cristallina. Grande assist per Quagliarella e un altro mezzo per il tris di Gabbiadini.
Ranieri lo accentra per questa ultima giornata, e lui lo ripaga con giocate di classe cristallina. Grande assist per Quagliarella e un altro mezzo per il tris di Gabbiadini.
Entra a risultato stra-acquisito; con uno strappo dei suoi cerca il poker ma Diercx gli dice di no.
Probabilmente unica nota stonata della serata della Sampdoria, anche per via di una difficile collocazione tattica nel modulo fluidissimo di Ranieri. Meglio nel secondo tempo, ma nel primo è troppo in difficoltà.
Probabilmente unica nota stonata della serata della Sampdoria, anche per via di una difficile collocazione tattica nel modulo fluidissimo di Ranieri. Meglio nel secondo tempo, ma nel primo è troppo in difficoltà.
Conferma il processo di crescita sulla fascia destra. Non è appariscente, ma c'è quando serve, come nell'azione dell'1-0, dove trasforma in oro un pallone che sembrava quasi perso.
Conferma il processo di crescita sulla fascia destra. Non è appariscente, ma c'è quando serve, come nell'azione dell'1-0, dove trasforma in oro un pallone che sembrava quasi perso.
Si piazza in cabina di regia con tranquillità. Non deve troppo sporcarsi le mani per contenere gli inserimenti avversari.
Dà il cambio a Ekdal mantenendo inalterato il livello di rendimento in mezzo al campo.
Partita di una qualità estrema per Manolo, che mette lo zampino in tutte le reti blucerchiate. Prima lavora alla perfezione la sfera per Candreva prima dell'assist, poi fa partire la carambola per il gol di Colley. Stanco di creare per gli altri, si mette in proprio e segna un gran gol. Di destro, tra l'altro. Migliore in campo.
Serata speciale per lui, che festeggia le 500 partite in A. Segna il gol numero 99 con la Sampdoria freddando Sepe, ma poi si tiene il centesimo per il prossimo anno in blucerchiato.
Saluta Genova con la sua signorilità e con una partita perfetta, che dovrebbe far nascere qualche rimpianto già ora.
Chiude l'ultima di campionato con altri tre gol sul groppone. Quagliarella e Gabbiadini lo lasciano di sale, mentre su Colley non è preciso.
Partenza di gara molto buona con grande spinta sulla destra, ma nelle occasioni salienti si perde tatticamente. Tiene in gioco Quagliarella sull'1-0 ed è troppo molle sulla serpentina di Gabbiadini che chiude la gara.
Spostato da destra al centro, ma il risultato non cambia. La serata è difficile, come tutta la sua stagione.
Spostato da destra al centro, ma il risultato non cambia. La serata è difficile, come tutta la sua stagione.
Nel terzetto di difesa si adatta un po' a fatica, e non a caso si vede più in zona offensiva. Tiene bene anche se non è ben posizionato in occasione del gol del vantaggio della Samp.
Nel terzetto di difesa si adatta un po' a fatica, e non a caso si vede più in zona offensiva. Tiene bene anche se non è ben posizionato in occasione del gol del vantaggio della Samp.
Parte con discreto sprint anche se sulla fascia non sua, ma paradossalmente peggiora quando torna sulla destra, dove subisce le iniziative di Augello.
Parte con discreto sprint anche se sulla fascia non sua, ma paradossalmente peggiora quando torna sulla destra, dove subisce le iniziative di Augello.
Entra bene in gara il ragazzo ungherese, che fa sentire anche la sua presenza con qualche buon tackle.
Alla fine crolla anche lui come il resto del reparto, in particolare sul guizzo di Gabbiadini, ma è una colonna che sarà preziosissima nel campionato di Serie B.
Entra a inizio ripresa e fa vedere tutto il suo bagaglio tecnico, fatto di dribbling nello stretto sempre sostanzialmente efficaci.
E' un cervello attivissimo all'interno di un corpo che però non risponde agli stimoli. Crea corridoi interessanti, praticamente mai sfruttati.
E' stato il migliore del Parma in una stagione grigia, ma a Marassi arriva con la spina staccata. Sparacchia in curva due buoni palloni, gestisce malissimo praticamente tutti i palloni in mediana. Non contento, stende Ferrari per la punizione che vale il raddoppio dei padroni di casa.
Non riesce a portare in campo la sua consueta verve, a causa anche del risultato già delineato.
Esordio assoluto in Serie A dal primo minuto, che gli provoca difficoltà di adattamento. Poco presente in appoggio agli altri mediani, spara addosso alla figura di Letica il pallone che poteva significare gioia personale all'esordio.
Esordio assoluto in Serie A dal primo minuto, che gli provoca difficoltà di adattamento. Poco presente in appoggio agli altri mediani, spara addosso alla figura di Letica il pallone che poteva significare gioia personale all'esordio.
Esordio assoluto in Serie A dal primo minuto, che gli provoca difficoltà di adattamento. Poco presente in appoggio agli altri mediani, spara addosso alla figura di Letica il pallone che poteva significare gioia personale all'esordio.
In un attacco bloccato dalle difficoltà di Cornelius, è lui a provare i guizzi vincenti, ma alla fine i suoi sforzi portano a un nulla di fatto.
Non si vede praticamente mai, cincischiando qualche pallone di troppo in avanti. Conferma le tante difficoltà di un anno grigio scuro, anzi, nero.
Di sponda lavora molto meglio di Cornelius, poi prova a mettersi in proprio, ma Colley gli dice di no.
Chiude il suo ritorno a Parma con un amaro ultimo posto. Bene l'esordio di tanti millenials, ma è l'unica cosa da salvare.