Partita praticamente da spettatore non pagante per il portiere scuola Inter, che sostituisce lo squalificato Sportiello e lo fa senza particolari problemi, vista anche la scarsa quantità di tiri verso la sua porta. Sufficienza ed imbattibilità per lui.
Partita praticamente da spettatore non pagante per il portiere scuola Inter, che sostituisce lo squalificato Sportiello e lo fa senza particolari problemi, vista anche la scarsa quantità di tiri verso la sua porta. Sufficienza ed imbattibilità per lui.
Dalle sue parti non si passa, ne sanno qualcosa sia Pellissier che soprattutto Pucciarelli, praticamente annullato nel pomeriggio del Benito Stirpe. Tante chiusure puntuali che gli valgono il 6.5 in pagella, per la gioia dei fantallenatori che lo avevano in rosa.
Partita solida quella dell'ex centrale del Cagliari, spesso in anticipo sia su Pucciarelli che su Pellissier. E anche i dati Opta non mentono: 4 contrasti, 3 respinte, 1 intercetti e ben 6 possessi guadagnati per lui. Risultato: 6.5 pieno in pagella.
Partita solida quella dell'ex centrale del Cagliari, spesso in anticipo sia su Pucciarelli che su Pellissier. E anche i dati Opta non mentono: 4 contrasti, 3 respinte, 1 intercetti e ben 6 possessi guadagnati per lui. Risultato: 6.5 pieno in pagella.
Si attacca poco sulla sua fascia di competenza, visto che dall'altro lato è Beghetto a spingere forte sull'acceleratore. Dal canto suo Zampano si limita all'ordinaria amministrazione, tenendo a bada gli avversari e portando a casa una meritata sufficienza.
Buona partita difensiva per il classe '89, complice anche la scarsa pressione offensiva dell'attacco del Chievo Verona, oggi quasi nullo. Buon per Brighenti, che porta a casa una sufficienza senza troppi problemi.
Buona partita difensiva per il classe '89, complice anche la scarsa pressione offensiva dell'attacco del Chievo Verona, oggi quasi nullo. Buon per Brighenti, che porta a casa una sufficienza senza troppi problemi.
Partita attenta quella del figlio d'arte, meno incisivo del solito in fase offensiva ma bravo a fare da diga in mediana assieme a Sammarco e Maiello. Qualche errore davanti, ma la sufficienza è comunque meritata.
Partita attenta quella del figlio d'arte, meno incisivo del solito in fase offensiva ma bravo a fare da diga in mediana assieme a Sammarco e Maiello. Qualche errore davanti, ma la sufficienza è comunque meritata.
Saluta il pubblico di casa con una prestazione maiuscola in cabina di regia, sbagliando poco o nulla e gestendo il possesso con la calma di un veterano. Tanti cori e anche uno striscione per lui, che si congeda da Frosinone con un bel 6.5 in pagella.
L'ex centrocampista del Napoli entra in campo col piglio giusto, gestendo con calma e autorevolezza il possesso palla e rendendosi protagonista di un paio di buone percussioni. Gli manca la giocata finale, ma il buon ingresso in campo gli vale comunque il 6.5 in pagella.
Parte a mille, correndo a grandi falcate sulla corsia di sinistra e mettendo cross tagliati al centro, che però spesso cadono nel vuoto. Prosegue il match a fasi alterne, ma ha comunque la forza di attaccare a testa bassa anche nel finale, non trovando di poco l'assist per la testa degli attaccanti.
Partita senza infamia e senza lode quella del centrocampista di proprietà dell'Atalanta, che oggi si rende protagonista di un paio di buoni inserimenti che però non portano bonus alla causa ciociare. Esce ad inizio ripresa e lascia il posto a Maiello.
Entra col piglio giusto il buon Daniel, che sfiora almeno due volte il gol, di cui una di testa dove viene però murato da Semper. Peccato per la mira, ma la voglia mostrata allo Stirpe gli valgono il 6.5 pieno. Meriterebbe la riconferma...
Pomeriggio amaro per il bomber del Frosinone, praticamente nullo al Benito Stirpe e chiuso ogni volta sia da Cesar che da Andreolli. La condizione fisica non è delle migliori, ma anche il Frosinone sa che non potrà prescindere da lui per ritornare al più presto in Serie A.
Meriterebbe qualcosa in più rispetto alla sufficienza per la qualità del suo piede sinistro, ma sbaglia troppo in fase di finalizzazione e questo pesa sulla valutazione finale. Saluta la A col Frosinone, ma chissà che non la ritrovi grazie al mercato (Cagliari in primis).
Meriterebbe qualcosa in più rispetto alla sufficienza per la qualità del suo piede sinistro, ma sbaglia troppo in fase di finalizzazione e questo pesa sulla valutazione finale. Saluta la A col Frosinone, ma chissà che non la ritrovi grazie al mercato (Cagliari in primis).
Si chiude qui la sua esperienza in A sulla panchina del Frosinone, ma il desiderio comune è di restare in sella anche la prossima stagione per tentare subito la cavalcata verso il ritorno nella massima Serie. Si ripartirà dai veterani e dal solito mix di giovani, ma soprattutto da uno stadio di proprietà, vero punto di forza dei ciociari.
Ottima gara quella del portiere croato, attento nelle uscite alte e nel chiudere la porta prima a Ciano e poi al neo entrato Ciofani, pericoloso nel secondo tempo. Ormai è chiaro: sarà lui il titolare dei clivensi nella prossima stagione.
Parte in sordina, costretto a fare gli straordinari sulla fascia per chiudere gli assalti di Beghetto. Poi nella ripresa sale in cattedra e si rende protagonista di almeno tre chiusure provvidenziali, non ultima quella che impedisce al Frosinone il tap-in da pochi passi. Un salvataggio che vale un gol, nonché il 7 pieno in pagella.
Gran partita difensiva dell'ex centrale del Cagliari, protagonista di un'ottima gara in chiusura su Ciano e Dionisi, nonché su Ciofani nel secondo tempo. Difficile capire cosa ne sarà del suo futuro, ma uno col suo carisma potrebbe far comodo a tanti club di A.
Gran partita difensiva dell'ex centrale del Cagliari, protagonista di un'ottima gara in chiusura su Ciano e Dionisi, nonché su Ciofani nel secondo tempo. Difficile capire cosa ne sarà del suo futuro, ma uno col suo carisma potrebbe far comodo a tanti club di A.
Altra partita solida per il polacco, ormai un marchio di fabbrica del suo stile di gioco: poche percussioni offensive, tanta attenzione tattica e buone chiusure difensive, che gli valgono comunque la sufficienza.
Tanti errori in fase d'impostazione per lui, che in un paio di occasioni regala palla ai padroni di casa, sbagliando passaggi anche semplici. Pomeriggio decisamente da dimenticare per lui, che infatti si becca un'insufficienza piena in pagella.
Qualche errore in fase d'impostazione, ma anche un paio di buone chiusure lì davanti alla difesa, posizione in cui stava lentamente trovando il ritmo partita. Tutto inutile, perché un infortunio lo mette fuori gioco già al minuto 33', quando è costretto alla sostituzione in favore del giovane Burruchaga.
Il ragazzo classe 2000 ha talento e si vede, e non è un caso che le rare occasioni importanti di marca Chievo nascano tutte dai suoi piedi. Gli manca esperienza e un po' di massa muscolare, ma ha tutto il tempo per crescere e mostrare la sua classe.
Il ragazzo classe 2000 ha talento e si vede, e non è un caso che le rare occasioni importanti di marca Chievo nascano tutte dai suoi piedi. Gli manca esperienza e un po' di massa muscolare, ma ha tutto il tempo per crescere e mostrare la sua classe.
Entra quasi a freddo per l'infortunio di Dioussè e tutto sommato non lo fa rimpiangere, giocando una gara attenta e di grande sacrificio, pur senza guizzi particolari. Occhio al ragazzo figlio d'arte: ne sentiremo parlare...
Tutta un'altra storia rispetto a Vignato. Poca cattiveria agonistica, poca voglia di mettersi in mostra e giusto un paio di giocate di qualità per il fantasista brasiliano, oggetto misterioso del mercato del Chievo Verona e del fantacalcio.
Tutta un'altra storia rispetto a Vignato. Poca cattiveria agonistica, poca voglia di mettersi in mostra e giusto un paio di giocate di qualità per il fantasista brasiliano, oggetto misterioso del mercato del Chievo Verona e del fantacalcio.
Finisce così la carriera di una leggenda del Chievo Verona, un lottatore che ha dato tutto per i clivensi negli ultimi vent'anni. E lotta in campo anche oggi al Benito Stirpe, facendo a sportellate con gli avversari ma non portando a casa bonus alla causa. Saluti, Sergio.
Partita quasi anonima quella dell'ex attaccante dell'Empoli, ingabbiato tra le maglie difensive del Frosinone e praticamente mai pericoloso. Esce nel finale e si fa anche prendere dal nervosismo, colpa forse della frustrazione per una stagione a dir poco deludente.
Come per Baroni, anche Di Carlo chiude qui la sua esperienza in A. La stagione era ormai ampiamente compromessa, ma almeno con lui in panchina si è rivisto entusiasmo e soprattutto spirito di appartenenza, qualità che non passeranno inosservate e che potrebbero valergli una riconferma per il prossimo anno.