È l'ultimo atto, o l'Europa o la fine. Almeno per la Viola che arriva a San Siro per vincere e sperare che l'Atalanta arresti ancora la propria corsa a Cagliari per agguantare il tanto desiderato settimo posto, valido per il preliminare di Europa League

Chi non vol sentire parlare di preliminare è Gattuso e il suo Milan, che solo con una vittoria raggiungerebbe il sesto posto senza preoccuparsi di quanto succeda a Cagliari, tra i sardi e la Dea, e che in caso di pari o sconfitta rischierebbe di dover riprogrammare l'intera prossima stagione e la relativa preparazione fisica mirata. Parata di stella a San Siro, tra gli altri anche il neo tecnico della nazionale Roberto Mancini, occhi puntati sulla Scala del calcio, quest'oggi l'imperativo è categorico più che mai per entrambe le squadre: vietato sbagliare!

L'assenza di Suso aveva fatto pensare a un cambio di modulo di Gattuso, ma il tecnico calabrese non si scosta dl 4-3-3 cambiando solo gli interpreti. In difesa tutto confermato, con Calabria e Rodriguez esterni alle spalle del trio di centrocampo composto da Locatelli, al posto del claudicante Biglia, Kessié e Bonaventura. In avanti la punta centrale è Kalinic, con Cutrone adattato esterno di destra e Calhanoglu sul versante opposto. 

Pioli perde Veretout per squalifica e Badelj in non perfette condizioni fisiche. Il modulo, almeno all'apparenza, è il 4-3-2-1. In difesa ci Milenkovic, con Pezzella, Victor Hugo e Biraghi a sinistra. A centrocampo Dabo, Cristoforo e Benassi. Chiesa e Saponara alla spalle dell'unica punta Simeone, per un modulo che in fase di possesso palla diventa all'occorrenza 4-3-1-2.

È tutto pronto, inizia il primo tempo e subito Milan pericoloso con Kessie che lanciato in solitaria dinanzi a Sportiello, si fa chiudere lo specchio disturbato da Victor Hugo; Cutrone raccoglie la respinta e manda clamorosamente a lato con la porta completamente spalancata dinanzi a se. Al 12' Victor Hugo sbaglia, Kalinic ne approfitta solo parzialmente, raccogliendo l'errore e sparando tra le braccia di Sportiello che chiude ancora lo specchio, Bonaventura prova a ribadire a rete, ma Pezzella evita il peggio. Il Milan controlla la partita, ma al 20' la Fiorentina passa: Bonucci perde un contrasto con Dabo, palla a Chiesa che serve nel corridoio Simeone, il quale è lesto a eludere Rodriguez e battere Donnarumma con un delizioso colpo sotto. Neppure il tempo di esultare che Pezzella atterra un avversario ai 25 metri della linea di porta, Calhanoglu si incarica della battuta e beffa Sportiello sul proprio palo di competenza ristabilendo la parità di risultato. La Viola accusa il colpo e il Milan alza nuovamente il baricentro e trova l'ottima occasioni con Kessie al 26', ancora troppo prevedibile nell'ultimo tocco. Al 42', tuttavia, il Milan si porta in vantaggio: Chalanoglu riceve sulla destra palla da Kessié, disorienta con una doppia finta il neo entrato Oliveira e serve al centro Cutrone, il quale è lesto di testa ad anticipare Pezzella e superare Sportiello per il vantaggio rossonero. Il Milan prova a chiuderla e al 45' sull'asse Chalanoglu-Kalinic-Rodriguez va vicinissimo al gol, ma la Fiorentina si salva e dopo 3' di recupero accompagna i rossoneri negli spogliatoi. 

Inizia la ripresa con due cambi per la Viola, gli ultimi a disposizione per Pioli: fuori Pezzella e Sportiello, quest'ultimo malconcio dopo il contrasto con Kessié a metà primo tempo, dentro Bruno Gaspar e Dragowski. Milan subito in avanti e già al 4' ancora in gol: da sinistra verso destra per Cutrone, il colpo di testa è respinto da Dragowski, ma sul pallone si avventa Kalinic che è il più lesto di tutti a ribadire in rete per il 3-1! La Fiorentina è al tappeto. Chiesa prova la reazione, con il pallone che termina di poco a lato, e al 59' ancora Milan: Kalinic col tacco apre la difesa Viola, palla a Chalanoglu e servizio delizioso per Cutrone che lascia partire un gran destro beffando il portiere avversario sul primo palo. È 4-1 e sembra essere calato il sipario sulla partita e la stagione di entrambe le squadre. Al 67' gol annullato a Cutrone, dopo un ottimo suggerimento di Rodriuez che pesca il giovane rossonero in off-side. Il Milan non arresta la propria corsa e al 76' Bonaventura prende gli applausi, dopo una serpentina che fa fuori tre avversari e un tiro che vale il 5-1 definitivo. 

Non accade più nulla e al termine del recupero cala definitivamente il sipario. Tra Milan e Fiorentina è 5-1, rossoneri sesti in classifica e di diritto in Europa League senza passare dai preliminari.

Il Milan aveva un solo obiettivo: vincere! È riuscito a fare oltre, vincere e convincere, con una prestazione maiuscola sull'asse dei suoi uomini più rappresentativi e scuotendo quella casellina dei gol all'attivo che troppo spesso questa stagione è rimasta vuota. Il Milan vince, supera in scioltezza la Fiorentina, dopo lo spavento iniziale e conquista il sesto posto che gli consentirà di accedere all'Europa League senza passare dai preliminari. Cala il sipario sulla stagione dei rossoneri, un anno ricco di promesse, delusioni, gioie e illusioni, un anno che migliora parzialmente la passata stagione e consente ai rossoneri di tornare in Europa, nonostante l'assenza dalla Champions League inizi a diventare troppa. C'è da programmare e subito rituffarsi nel nuovo anno, finalmente con una certezza in più. Rimane il rammarico per la Viola, illusa, sedotta e abbandonata. La sconfitta odierna non va a cancellare quella che rimane una stagione positiva, sul ricordo del proprio capitano, Davide Astori, che da lassù certamente ringrazia i suoi compagni e accompagna la Viola alla prossima stagione.