Era la sua giornata, ma fantacalcisticamente è stato un pomeriggio quasi anonimo: una parata facile, qualche disimpegno coi piedi, un'uscita di pugno e poco altro prima della festa al momento della sostituzione.
Entra per mettere anche la sua firma nel settimo scudetto consecutivo della Juventus, lo fa subendo un gol sul quale comunque non avrebbe potuto fare di più. Per il resto è attento ad intervenire su un paio di cross.
Solita sicurezza in una delle partite più semplici di tutta la sua carriera: non è ancora sicuro il suo futuro, ma difficilmente sarà questo il suo addio alla maglia bianconera.
Prestazione di solita sostanza, prova a farsi vedere con qualche proiezione offensiva, al suo passo d'addio ha anche l'occasione di timbrare il cartellino dal dischetto: si fa ipnotizzare da Nicolas, ma non è questo il suo mestiere, perdonabile.
Prestazione di solita sostanza, prova a farsi vedere con qualche proiezione offensiva, al suo passo d'addio ha anche l'occasione di timbrare il cartellino dal dischetto: si fa ipnotizzare da Nicolas, ma non è questo il suo mestiere, perdonabile.
Bravo a controllare l'attaccante di turno che capita dalle sue parti, anche se si fa bruciare da Cerci in occasione del 2-1, ma prima ha il merito di aver sbloccato lui il risultato col tocco ravvicinato dell'1-0.
Come per tutta la stagione, alterna cose buone a cose meno buone, oggi meglio in fase difensiva anziché in fase offensiva, a differenza dei suoi standard. Lo rivedremo ancora in Serie A? I fantallenatori sperano.
Non ha più la vivacità che l'ha reso famoso, non riesce a trovare la via del gol che stasera cerca più volte, ma aiuta Pjanic nella gestione del gioco bianconero lungo tutto l'arco del match.
Non ha più la vivacità che l'ha reso famoso, non riesce a trovare la via del gol che stasera cerca più volte, ma aiuta Pjanic nella gestione del gioco bianconero lungo tutto l'arco del match.
E' una delle poche note stonate dell'intera stagione bianconera, anche oggi non è stato protagonista positivo: qualche errore di troppo, non basta la buona volontà, fallisce anche un gol facile dopo la traversa colpita da Dybala.
Gioca bene qualunque pallone passa dai suoi piedi seppur senza aumentare i ritmi, ma stasera non era quasi necessario. La punizione con la quale sigla il 2-0 è, però, da applausi, e dunque da voto alto in pagella.
Prima stagione in bianconero chiusa con una presenza seppur partendo dalla panchina, anche stasera ha dimostrato quali possono essere le sue qualità, anche se non è riuscito a sfruttare una buona occasione.
Non è costante come in altre occasioni, ma è un pericolo in qualunque fase di gioco per la difesa dell'Hellas. Non è un caso che il gol dell'1-0 nasca da una sua iniziativa.
Non è costante come in altre occasioni, ma è un pericolo in qualunque fase di gioco per la difesa dell'Hellas. Non è un caso che il gol dell'1-0 nasca da una sua iniziativa.
Gioca con la leggerezza di chi sa che da un momento all'altro può tirar fuori il coniglio dal cilindro, colpisce una traversa clamorosa, per il resto non affonda mai il colpo in una sfida evidentemente troppo tranquilla per esaltarlo più del dovuto.
Non riesce a trovare la via del gol neanche schierato da centravanti puro, ma si fa valere con qualche dialogo qua e là con i compagni, uno soprattutto con Dybala che non trova la porta d'un soffio.
Entra nella ripresa con la voglia di far gol, ne fallisce uno facile su assist di Dybala, poi qualche pallone perso di troppo, ma un altro paio di iniziative che rischiano di far male al Verona.
Il voto è alla gestione odierna, l'aggettivo è per la stagione tutta: criticato, ma alla fine ha avuto ancora una volta ragione lui. Oggi dà spazio a chi ha potuto dare spazio, bravo anche nei momenti giusti nel fare i cambi.
Il voto è alla gestione odierna, l'aggettivo è per la stagione tutta: criticato, ma alla fine ha avuto ancora una volta ragione lui. Oggi dà spazio a chi ha potuto dare spazio, bravo anche nei momenti giusti nel fare i cambi.
Tante parate comunque non difficili nel primo tempo, primo gol subito sul quale avrebbe potuto fare un po' meglio, incolpevole sulla punizione di Pjanic, la ciliegina sulla torta quasi allo scadere quando respinge il rigore di Lichtsteiner.
Tante parate comunque non difficili nel primo tempo, primo gol subito sul quale avrebbe potuto fare un po' meglio, incolpevole sulla punizione di Pjanic, la ciliegina sulla torta quasi allo scadere quando respinge il rigore di Lichtsteiner.
Tante parate comunque non difficili nel primo tempo, primo gol subito sul quale avrebbe potuto fare un po' meglio, incolpevole sulla punizione di Pjanic, la ciliegina sulla torta quasi allo scadere quando respinge il rigore di Lichtsteiner.
Pomeriggio tranquillo nonostante avversari di tutto rispetto, i due gol subiti non lo vedono protagonista negativo, ma in fascia non riesce a spingere con continuità come invece ci si dovrebbe aspettare da un terzino.
Pomeriggio tranquillo nonostante avversari di tutto rispetto, i due gol subiti non lo vedono protagonista negativo, ma in fascia non riesce a spingere con continuità come invece ci si dovrebbe aspettare da un terzino.
Sin dai primi attimi del match prova a far male alla sua ex squadra, è comunque controllato bene dalla retroguardia bianconera, ma appena l'attenzione cala un attimo, lui scappa a destra e confeziona l'assist per Cerci che vale il 2-1.
Sin dai primi attimi del match prova a far male alla sua ex squadra, è comunque controllato bene dalla retroguardia bianconera, ma appena l'attenzione cala un attimo, lui scappa a destra e confeziona l'assist per Cerci che vale il 2-1.
Spaventato in ogni fase del gioco, non gioca mai la palla con tranquillità, ma riesce comunque ad uscire dal campo senza disastri: i gol arrivano non per sue responsabilità.
Spaventato in ogni fase del gioco, non gioca mai la palla con tranquillità, ma riesce comunque ad uscire dal campo senza disastri: i gol arrivano non per sue responsabilità.
Chiamato spesso in causa, regge l'urto senza andare in tilt opponendosi come può agli attaccanti bianconeri che comunque le loro occasioni le hanno avute lungo l'arco del match.
Entra in campo sullo 0-0, in sette minuti arrivano i due gol bianconeri di cui il primo tutto sulla sua coscienza. Nel finale causa anche un rigore con un ingenuo fallo di mano. Non esattamente una serata da ricordare.
Entra in campo sullo 0-0, in sette minuti arrivano i due gol bianconeri di cui il primo tutto sulla sua coscienza. Nel finale causa anche un rigore con un ingenuo fallo di mano. Non esattamente una serata da ricordare.
Entra a giochi già fatti, tocca pochi palloni, non dà la scossa alla squadra in nessun momento, non ha nelle corde le caratteristiche per far svoltare il match a favore della propria squadra.
Entra a giochi già fatti, tocca pochi palloni, non dà la scossa alla squadra in nessun momento, non ha nelle corde le caratteristiche per far svoltare il match a favore della propria squadra.
Se c'è un reparto in cui il Verona oggi ha sofferto davvero, è quello di metà campo, ed infatti lì in mezzo arrivano i voti negativi: superato sia fisicamente che tatticamente, confeziona un cartellino giallo come unica nota di rilievo.
Schierato per dar fastidio alla Juve sull'out sinistro, riesce ad andare via un paio di volte all'avversario diretto, ma senza dare continuità alla propria azione. Controllato bene negli ultimi trenta metri dove praticamente non riesce mai a toccare palla.
Schierato per dar fastidio alla Juve sull'out sinistro, riesce ad andare via un paio di volte all'avversario diretto, ma senza dare continuità alla propria azione. Controllato bene negli ultimi trenta metri dove praticamente non riesce mai a toccare palla.
Schierato per dar fastidio alla Juve sull'out sinistro, riesce ad andare via un paio di volte all'avversario diretto, ma senza dare continuità alla propria azione. Controllato bene negli ultimi trenta metri dove praticamente non riesce mai a toccare palla.
Non aiutato dalla serata storta di Fossati, non riesce mai a rendersi utile davvero nel confronto con Pjanic, è lì che la Juve ha il controllo del match nonostante una serata praticamente di festa.
Non aiutato dalla serata storta di Fossati, non riesce mai a rendersi utile davvero nel confronto con Pjanic, è lì che la Juve ha il controllo del match nonostante una serata praticamente di festa.
Ci prova, corre, lotta, ma tocca pochi palloni e sicuramente mai si rende pericoloso. Non esattamente il banco di prova adatto quello di oggi, ma altrettanto certamente non è questo il rendimento che si aspettava Pecchia.
Ci prova, corre, lotta, ma tocca pochi palloni e sicuramente mai si rende pericoloso. Non esattamente il banco di prova adatto quello di oggi, ma altrettanto certamente non è questo il rendimento che si aspettava Pecchia.
Ci prova, corre, lotta, ma tocca pochi palloni e sicuramente mai si rende pericoloso. Non esattamente il banco di prova adatto quello di oggi, ma altrettanto certamente non è questo il rendimento che si aspettava Pecchia.
Serata passata a girovagare per il campo ben controllato dalla difesa della Juve, alla prima distrazione però ci mette la punta sul cross basso di Romulo, e torna al gol nel salotto buono del calcio italiano, quello dei campioni in carica.
Parte bene, è sua la prima azione del match, ma col passare dei minuti perde le distanze e finisce per andare in difficoltà in più occasioni. E' lui a far fallo su Dybala in occasione della punizione di Pjanic che porta al 2-0.
Stasera non ha colpe particolari, la sfida era comunque difficile, lui riesce anche coi cambi dalla panchina a tenere alta la concetrazione, e dunque far restare la squadra in partita sino all'ultimo istante.