Il Napoli arremba ma centra poco la porta. Quando lo fa, lui risponde presente. Particolarmente preziosa la parata sul sinistro perfido di Politano.
- D'ambrosio 11’
- Martinez L. 74’
Il Napoli arremba ma centra poco la porta. Quando lo fa, lui risponde presente. Particolarmente preziosa la parata sul sinistro perfido di Politano.
Pronti via fa vedere un'ottima visione di gioco con l'assist intelligente per D'Ambrosio. Poi ingaggia un bel duello con Politano, ma nel secondo tempo cala in forza e lucidità, come quando sparacchia fuori la palla del raddoppio, facendo infuriare il gigante buono Lukaku.
Terzo di difesa, esterno a tutto campo e all'occorrenza anche attaccante: se ne accorge il Napoli quando fredda Meret con un tocco in controtempo degno del miglior bomber. E sono tre in campionato, non pochi.
Terzo di difesa, esterno a tutto campo e all'occorrenza anche attaccante: se ne accorge il Napoli quando fredda Meret con un tocco in controtempo degno del miglior bomber. E sono tre in campionato, non pochi.
Mangia Milik senza doversi nemmeno slacciare la cintura. Chiude sempre con tranquillità e senza strafare.
Mangia Milik senza doversi nemmeno slacciare la cintura. Chiude sempre con tranquillità e senza strafare.
Buoni numeri in distribuzione del gioco, ma troppi palloni persi quando sale la pressione. Sullo slalom di Elmas soffre e il pallone non dato a Lukaku grida vendetta. Per questi motivi è il meno convincente della linea a tre, ma comunque sufficiente.
Entra per compattare la difesa, e lui lo fa svolgendo il compito assegnato. Bene nei duelli aerei.
Entra nel finale di gara per far rifiatare Biraghi e risulta prezioso nel tenere il pallone lontano dall'area di rigore nerazzurra.
Viaggia a velocità minore rispetto agli avversari, ma compensa questo gap con la solita intelligenza in mezzo al campo.
Viaggia a velocità minore rispetto agli avversari, ma compensa questo gap con la solita intelligenza in mezzo al campo.
Metronomo della squadra e faro nei momenti bui. Il vantaggio di D'Ambrosio nasce da un suo furbo scippo a Mario Rui; Meret gli nega il gol con un miracolo, ma nel finale trova le scorte di ossigeno per due chiusure clamorose, in particolare quella al 91' che toglie una rete già fatta a Insigne
Sprinta a destra con tanta convinzione. Da un suo cross scaturisce il gol del vantaggio, e poi si fa notare anche per un paio di chiusure difensive importanti. Unica pecca: a volte si guarda troppo allo specchio.
Tanta qualità e fosforo a centrocampo. Penalizzato a volte dalla troppa generosità, come quando becca il solito giallo o come quando cestina l'esterno di Lukaku togliendo a Lautaro la gioia della possibile doppietta.
Tanta qualità e fosforo a centrocampo. Penalizzato a volte dalla troppa generosità, come quando becca il solito giallo o come quando cestina l'esterno di Lukaku togliendo a Lautaro la gioia della possibile doppietta.
Fatica a pungere e compie un paio di passi indietro rispetto alle ultime uscite. E' anche un po' troppo falloso, e allora Conte decide di sostituirlo.
Fatica a pungere e compie un paio di passi indietro rispetto alle ultime uscite. E' anche un po' troppo falloso, e allora Conte decide di sostituirlo.
Fatica a pungere e compie un paio di passi indietro rispetto alle ultime uscite. E' anche un po' troppo falloso, e allora Conte decide di sostituirlo.
L'egoismo di Biraghi e la lentezza di Bastoni gli costano due gol potenziali, ma il belga non si abbatte e vince alla lunga il duello con Koulibaly con giocate di grande fisico ma anche ottima tecnica, come la sponda per Brozovic a fine primo tempo o il lancio di esterno per Barella nel secondo.
Si toglie la scimmia dalla spalla entrando alla grande in partita. Ha fame e si vede: il gol del 2-0 è tutta una sua creazione. Duello vinto, progressione e destro micidiale. Sfoga così tutta la sua rabbia, con il quattordicesimo centro in campionato.
Si toglie la scimmia dalla spalla entrando alla grande in partita. Ha fame e si vede: il gol del 2-0 è tutta una sua creazione. Duello vinto, progressione e destro micidiale. Sfoga così tutta la sua rabbia, con il quattordicesimo centro in campionato.
Vince una partita importante con una prestazione solida. Ora l'Inter è a una vittoria di distanza (o forse meno, Lazio permettendo) dalla medaglia d'argento. Anche se a lui piace poco.
Vince una partita importante con una prestazione solida. Ora l'Inter è a una vittoria di distanza (o forse meno, Lazio permettendo) dalla medaglia d'argento. Anche se a lui piace poco.
Non può nulla su D'Ambrosio. E' miracoloso su Brozovic, anche se poi si piega al destro dalla lunga distanza di Lautaro. Forse impallato da Maksimovic, parte in leggerissimo ritardo.
Non può nulla su D'Ambrosio. E' miracoloso su Brozovic, anche se poi si piega al destro dalla lunga distanza di Lautaro. Forse impallato da Maksimovic, parte in leggerissimo ritardo.
A sinistra ha trovato il suo primo gol in A, viene rispostato a destra e risponde con una prestazione buona, senza infamia e senza lode, cercando di arginare al meglio Biraghi.
A sinistra ha trovato il suo primo gol in A, viene rispostato a destra e risponde con una prestazione buona, senza infamia e senza lode, cercando di arginare al meglio Biraghi.
Parte bene, ma all'11' si addormenta sul pressing di Brozovic, che gli sfila la palla alle spalle. Da lì prova a scuotersi, anche se in maniera a volte confusa.
Un rientro importante per Gattuso, così come quello di Malcuit. C'è ancora un po' di ruggine, ma le giocate sono interessanti.
Un rientro importante per Gattuso, così come quello di Malcuit. C'è ancora un po' di ruggine, ma le giocate sono interessanti.
Fa a sportellate con Lukaku, che fin troppo spesso gli prende il tempo. Compensa queste lacune con la solita incredibile attenzione nel gioco aereo.
Fa a sportellate con Lukaku, che fin troppo spesso gli prende il tempo. Compensa queste lacune con la solita incredibile attenzione nel gioco aereo.
Fatica nel mantenere la linea con Koulibaly. Prova a scuotersi, ma nel suo momento migliore Lautaro gli sprinta davanti, e allora deve inginocchiarsi.
Quando gestisce la palla è sempre uno spettacolo. Stasera leggermente impreciso al tiro, ma dai suoi piedi sgorgano praticamente tutte le azioni partenopee.
Rispetto alla sfida contro il Sassuolo, entra con meno piglio e si eclissa sulla destra.
Un po' troppo pigro nel ripiegamento difensivo sul gol di D'Ambrosio, ma in avanti dà spettacolo: prima va di destro e trova Biraghi, poi va di sinistro e sfiora il palo. Ampi i margini di miglioramento.
Prova a difendere il fortino azzurro con il suo dinamismo, ma crolla inesorabilmente sotto il granitico Brozovic. Sverniciato da Lautaro in occasione del gol del 2-0.
Prova a difendere il fortino azzurro con il suo dinamismo, ma crolla inesorabilmente sotto il granitico Brozovic. Sverniciato da Lautaro in occasione del gol del 2-0.
Tutte le azioni del Napoli passano dai suoi piedi, peccato però che sembra giocare senza mordente, come se il risultato gli interessi poco. Assist illuminante, ed errore clamoroso sottoporta. La sua partita è sintetizzata da quest'alternanza intorno alla metà del primo tempo.
Parte come se volesse spaccare il Mondo contro la sua ex squadra, ma alla fine si appiattisce e si perde in mezzo ai possenti centrali nerazzurri. Resta isolato il suo squillo alla porta di Handanovic.
Parte come se volesse spaccare il Mondo contro la sua ex squadra, ma alla fine si appiattisce e si perde in mezzo ai possenti centrali nerazzurri. Resta isolato il suo squillo alla porta di Handanovic.
E' in campo ma non si avverte la sua presenza. Gira alla larga da De Vrij e fatica anche nel gioco di sponda. Sfrutta malissimo la squalifica di Mertens e a fine gara si becca anche la reprimenda pubblica di mister Gattuso.
E' in campo ma non si avverte la sua presenza. Gira alla larga da De Vrij e fatica anche nel gioco di sponda. Sfrutta malissimo la squalifica di Mertens e a fine gara si becca anche la reprimenda pubblica di mister Gattuso.
Entra con grande impeto, forse troppo come quando va ad abbattere Handanovic (giallo). Buoni segnali per un giocatore da ri-valorizzare.
Aveva avvertito i suoi di non staccare troppo la spina. A fine gara, purtroppo per lui, capisce quanto aveva ragione. E la preoccupazione per Barcellona sale.