Non certo impeccabile sul primo tiro di Grassi, che vale il vantaggio ferrarese, si riscatta pochi minuti dopo sul medesimo avversario e nella ripresa con uscite sicure e riflessi all'altezza del suo curriculum.
- Grassi 22’
- Belotti 68’
- De Silvestri 88’
Non certo impeccabile sul primo tiro di Grassi, che vale il vantaggio ferrarese, si riscatta pochi minuti dopo sul medesimo avversario e nella ripresa con uscite sicure e riflessi all'altezza del suo curriculum.
Non impeccabile in occasione del gol subito e sul colpo di testa di Cionek che avrebbe potuto valere lo 0-2. Nel resto di gara, tuttavia, è preciso e attento e a conti fatti porta a casa una meritata sufficienza.
È il migliore del Toro nel primo tempo, presente e pungente avanti, chirurgico dietro. Fa ammattire Costa, fino a metterlo ko col gol finale che vale vantaggio, vittoria e coronamento di una prestazione maiuscola.
Buone le chiusure e tanti i palloni intercettati, ma dove conta è assente: in occasione del gol subito, dove ha le maggiori colpe e sul finale quando stende Felipe nonostante il quintetto arbitrale non ravvisi l'irregolarità. Ingenuo e al contempo fortunato.
Buone le chiusure e tanti i palloni intercettati, ma dove conta è assente: in occasione del gol subito, dove ha le maggiori colpe e sul finale quando stende Felipe nonostante il quintetto arbitrale non ravvisi l'irregolarità. Ingenuo e al contempo fortunato.
Troppo timido nella corsa e nell'inserimento. Non demerita eccessivamente, ma non è in giornata di grazia e Mazzarri se ne accorge in tempo.
Parte col freno a mano tirato, ma col passare dei minuti dimostra di meritare il premio conferitogli dai tifosi come migliore della rosa granata in stagione.
Prova timidamente l'azione da gol ma gli va male. Corre con poca concretezza, pur non demeritando eccessivamente dal punto di vista tattico.
È in ogni parte del campo, con oneri e onori. Tanti gli errori, molti i meriti per una gara nella quale avrebbe potuto incidere di più, dopo tutto lo sforzo profuso.
È in ogni parte del campo, con oneri e onori. Tanti gli errori, molti i meriti per una gara nella quale avrebbe potuto incidere di più, dopo tutto lo sforzo profuso.
Entra e spacca la gara! Impiega una manciata di secondi a sfiorare il gol con la palla che sbatte sulla traversa, ma non demorde e suggerisce entrambe le marcature che valgono il vantaggio. La fascia sinistra è sua e di nessun altro. Chiedere a Schiavon...
Parte, come spesso in questa stagione, compassato e lento, ma alla lunga, con i giusti suggerimenti, si conferma il Gallo pungente e letale che siamo abituati ad ammirare. Un gol e un assist, conditi da tanto lavoro sporco e visione di gioco che mettono alle corde gli avversari. Il Gallo canta due volte e tanto basta per i tre preziosi punti odierni.
Pronti-via e sfiora il gol dell'anno. Non demorde dopo la prodezza di Gomis e disputa una gara all'altezza delle aspettative, nella quale manca solo il gol.
Pronti-via e sfiora il gol dell'anno. Non demorde dopo la prodezza di Gomis e disputa una gara all'altezza delle aspettative, nella quale manca solo il gol.
Inizia la gara in grande stile, cala da metà primo tempo, ma nella ripresa mette in mostra tutto il suo repertorio ed è uno spettacolo! Suggerisce entrambi i gol e si rende imprendibile e impossibile da intercettare per gli avversari. Con Mazzarri un connubio perfetto.
Inizia la gara in grande stile, cala da metà primo tempo, ma nella ripresa mette in mostra tutto il suo repertorio ed è uno spettacolo! Suggerisce entrambi i gol e si rende imprendibile e impossibile da intercettare per gli avversari. Con Mazzarri un connubio perfetto.
Non è ricompensato dalle scelte di inizio gara, ma a partita in corso riesce a correggere le sbavature e conquistare tre punti utili per il morale e per gettare le basi del futuro granata.
Acclamato dai suoi ex sostenitori, si esalta e chiude in grande stile, in entrambi i tempi su Iago Falque e Berenguer. Colpito a freddo dagli avversari, si concede qualche distrazione di troppo nonostante sia tra i migliori dei suoi.
Un decisivo salvataggio sulla linea e tante buone chiusure, ma anche troppi errori, inevitabili quando gli avversari creano una simile mole di occasioni.
Un decisivo salvataggio sulla linea e tante buone chiusure, ma anche troppi errori, inevitabili quando gli avversari creano una simile mole di occasioni.
Un ottimo primo tempo, macchiato da qualche imprecisione di troppo nella ripresa che, per vizi non del tutto suoi, affondano la sua squadra.
Un ottimo primo tempo, macchiato da qualche imprecisione di troppo nella ripresa che, per vizi non del tutto suoi, affondano la sua squadra.
Parte bene e con sicurezza sfiora il gol del raddoppio, ma non regge la pressione alla lunga, rischiando il rosso e crollando sotto i colpi avversari insieme ai suoi compagni.
Parte bene e con sicurezza sfiora il gol del raddoppio, ma non regge la pressione alla lunga, rischiando il rosso e crollando sotto i colpi avversari insieme ai suoi compagni.
De Silvestri lo fa ammattire e lui come arma ha il solo fuorigioco per l'avversario. Non basta e crolla sotto i colpi avversari fino al ko finale.
Parole sue, ha calciato meglio quando Sirigu ha parato, rispetto a quando il pallone è andato in gol. Pace sua, ma quel che conta è che il prodigio del vivaio della Dea sta crescendo e come meglio non potrebbe. Futuribile di certo.
Disciplina la manovra ferrarese col giusto carisma, ma non basta e la Spal accusa oltremisura il colpo.
Disciplina la manovra ferrarese col giusto carisma, ma non basta e la Spal accusa oltremisura il colpo.
Entra per dare brio alla manovra dei suoi, ma vi riesce solo parzialmente, tradendo le aspettative.
Adattato in ruolo non suo, dopo le defezioni di formazione ferraresi, parte bene e regge per tutto il primo tempo. con l'ingresso di Berenguer cambia la musica e lascia il campo, su ordine di Semplici, dopo i troppi affondi subiti.
Il pallone che vale la sconfitta nasce da un suo recupero thriller che si tramuta in un'azione d'oro degli avversari. È frettoloso e spesso disattento e non ci sarà nei prossimi 90' più importanti della recente storia Spal.
La sua migliore occasione in fuorigioco fischiato con un attimo di ritardo. È fuori dalla manovra ferrarese, un lusso che la Spal non può più permettersi.
Nel primo tempo è il padrone del reparto, incalcolabile il lavoro sporco che riesce a fare a vantaggio dei compagni, emblematica l'azione che nasce da lui e vale il vantaggio dei suoi. Cala vistosamente nella ripresa, ma in assenza di un compagno di reparto all'altezza non si può chiedergli di più.
Il pallone calciato sul finale è già storia, ma all'atto gli vale un rosso e poco più. Ha il merito di mettere in campo una squadra attenta e agguerrita, le colpe di non accorgersi in tempo del calo dei suoi. Si gioca una carriera nei prossimi 90', l'appuntamento che non può mancare.