Una partita che è lo specchio di una stagione: un primo tempo favoloso, una ripresa passata a soffrire. Alla fine il Napoli la spunta, batte un Torino assente nei primi 45 minuti e orgoglioso nel finale. Segna Higuain (33 in campionato), segna Callejon, segna Bruno Peres per riaprire i giochi, ma inutilmente. La squadra di Sarri mette così di fatto le mani sul secondo posto: basta battere il Frosinone già retrocesso sabato sera, e senza curarsi della Roma sarà Champions diretta.

Ventura lascia fuori Glik e Moretti: giocano dal primo minuto Jansson e Gaston Silva nei tre di difesa. In attacco conferma per Martinez accanto a Belotti. Sarri sceglie la formazione tipo nella partita decisiva: Insigne vince il solito ballottaggio con Mertens.

Napoli entra in campo concentratissimo e con la giusta voglia di vincere. La strategia del Torino, attendere e ripartire, regge solo per 12 minuti: favoloso assist di Hamsik, Jansson non segue Higuain, che entra in area e batte Padelli. Per il secondo basta attendere sette minuti: straordinario velo di Insigne per Hamsik, che entra in area: cross teso sul palo lontano dove Callejon arriva prima di tutti: 0-2.

Nel secondo tempo il Napoli perde di brillantezza e concede un po' di spazio al Torino, che prende coraggio e riesce a riaprirla: palla morbida di Vives a superare la difesa, Bruno Peres brucia Insigne e la tocca: sporca, ma quanto basta per battere Reina: a 25 minuti dalla fine è 1-2. Un gol che fa paura alla squadra di Sarri, e non poca: da quel momento poche occasioni ma tanto nervosismo in campo, ne fa le spese Vives che per un intervento energico su Allan si fa ammonire per la seconda volta e a pochi minuti dalla fine lascia il Toro in dieci. L'orgoglio granata non basta: vince il Napoli. Ormai, a un passo dalla Champions diretta.