Dopo aver già subito quattro reti praticamente da incolpevole nel recupero si fa anticipare da Immobile facendo di fatto assegnare il secondo rigore ai capitolini e prendendosi pure un'inutile ammonizione.
Dopo aver già subito quattro reti praticamente da incolpevole nel recupero si fa anticipare da Immobile facendo di fatto assegnare il secondo rigore ai capitolini e prendendosi pure un'inutile ammonizione.
Parte bene, attaccando con continuità la metà campo della Lazio e piazzando anche qualche cross interessante. Con il passare dei minuti però la sua prestazione diminuisce di qualità, è un suo rinvio sbilenco che nasce l'azione che porta al momentaneo 3-1 della Lazio.
Parte bene, attaccando con continuità la metà campo della Lazio e piazzando anche qualche cross interessante. Con il passare dei minuti però la sua prestazione diminuisce di qualità, è un suo rinvio sbilenco che nasce l'azione che porta al momentaneo 3-1 della Lazio.
Il meno peggio del reparto arretrato scaligero, è molto sfortunato nell'azione del 3-1 siglato da Correa, è lui infatti che devia il pallone quel tanto che lo rende imparabile a Radunovic.
Nel primo tempo sembra reggere botta contro l'attacco della Lazio, nella ripresa però si fa travolgere come tutta la sua squadra. Si fa saltare troppo facilmente da Correa nell'azione del 3-1.
Le sue discese in fase offensiva sembrano promettere sempre qualcosa di buono, ma dal punto di vista difensivo è decisamente da rivedere, come dimostra nei minuti di recupero del primo tempo: è suo lo sciagurato su Immobile che porta al rigore e dunque alla rete del pareggio.
Quando si allarga sulla fascia e duetta con Lazovic il Verona crea sempre azioni pericolose. Furbo nell'azione che porta al momentaneo vantaggio quando approfitta alla perfezione dell'amnesia di Luiz Felipe. Nella ripresa viene sostituito da Juric per cercare di dare maggior peso all'attacco dopo che la Lazio trova il vantaggio.
Juric lo schiera in una posizione ibrida a metà tra la mezz'ala di costruzione ed il terzo di difesa. Lui si sente un po' spaesato e non va oltre a qualche passaggio in profondità ed una conclusione deviata in angolo da Strakosha.
Juric lo manda in campo per il suo grande dinamismo, l'ex Milan si applica risultando più utile in fase di non possesso che in quella di possesso. La sua unica conclusione verso la porta viene deviata con attenzione in angolo da Strakosha.
Schierato per la prima volta da titolare da Juric non ripaga per nulla la fiducia del mister. Impalpabile anche quando il Verona sembra poter avere la meglio, totalmente assente nel secondo tempo.
Come tutto il Verona nel primo tempo è pimpante e cerca anche giocate di fino, nella ripresa la stanchezza si fa sentire e il suo apporto cala drasticamente. Prima devia la punizione trasformata da Milinkovic, poi si fa prendere alle spalle da Immobile nell'azione che porta al rigore del definitivo 5-1.
Per quanto corre nel primo tempo sembra che ci siano due Amrabat in campo e ha il merito di sbloccare la partita con una fredda realizzazione dal dischetto. Nella ripresa però Milinkovic sale di livello e lo mette sempre più in difficoltà.
Lazovic scodella sulla sua testa un bel cross che potrebbe riaprire la partita. Lui invece colpisce troppo centralmente permettendo a Strakosha di compiere un intervento tanto spettacolare quanto facile.
Entra che la partita si è già incanalata verso la vittoria della Lazio, i rifornimenti per lui scarseggiano ed anche le sue iniziative vengono bloccate con relativa facilità dalla retroguardia capitolina.
Entra che la partita si è già incanalata verso la vittoria della Lazio, i rifornimenti per lui scarseggiano ed anche le sue iniziative vengono bloccate con relativa facilità dalla retroguardia capitolina.
Nel primo tempo il suo Verona sembra poter avere la meglio, ma nella seconda frazione la stanchezza si fa sentire ed i suoi uomini finiscono travolti senza che lui riesca a prendere le giuste contromisure.
Nel primo tempo il suo Verona sembra poter avere la meglio, ma nella seconda frazione la stanchezza si fa sentire ed i suoi uomini finiscono travolti senza che lui riesca a prendere le giuste contromisure.
Poche le conclusioni in porta del Verona, ma lui si fa trovare sempre pronto. Prima devia in angolo una conclusione insidiosa di Veloso, ma soprattutto nel secondo tempo è reattivo a respingere un colpo di testa un po' troppo centrale di Salcedo.
Poche le conclusioni in porta del Verona, ma lui si fa trovare sempre pronto. Prima devia in angolo una conclusione insidiosa di Veloso, ma soprattutto nel secondo tempo è reattivo a respingere un colpo di testa un po' troppo centrale di Salcedo.
Parte con qualche incertezza di troppo, lasciando ad esempio troppo spazio alle sue spalle su un cross relativamente innocuo di Faraoni, con il passare dei minuti cresce in sicurezza così come tutto il reparto difensivo capitolino.
Parte con qualche incertezza di troppo, lasciando ad esempio troppo spazio alle sue spalle su un cross relativamente innocuo di Faraoni, con il passare dei minuti cresce in sicurezza così come tutto il reparto difensivo capitolino.
Si fa valere in tutte e due le aree sfruttando tutte le sue qualità aeree. Sventa con attenzione i numerosi cross di Lazovic e Faraoni, poi sfiora il gol su una bella torre di Milinkovic-Savic.
Si fa valere in tutte e due le aree sfruttando tutte le sue qualità aeree. Sventa con attenzione i numerosi cross di Lazovic e Faraoni, poi sfiora il gol su una bella torre di Milinkovic-Savic.
Il suo ingresso porta maggior qualità sulla fascia di competenza, come dimostra l'assist sfornato dopo pochi minuti per la seconda, splendida, rete realizzata da Ciro Immobile.
Il suo ingresso porta maggior qualità sulla fascia di competenza, come dimostra l'assist sfornato dopo pochi minuti per la seconda, splendida, rete realizzata da Ciro Immobile.
Regala praticamente il vantaggio al Verona permettendo a Zaccagni di soffiargli il possesso a pochi metri dalla linea di fondo e poi sgambettando lo stesso centrocampista scaligero. Nel secondo tempo è fortunato quando devia in maniera improvvida un cross di Lazovic, la sua deviazione finisce sul palo evitandogli un clamoroso autogol.
Entra in partita voglioso di dimostrare di meritare più spazio. Bravo nella lettura del gioco a terra e nell'utilizzo del fisico.
Entra in partita voglioso di dimostrare di meritare più spazio. Bravo nella lettura del gioco a terra e nell'utilizzo del fisico.
Non tira mai indietro la gamba, rischiando grosso con un intervento al limite su Rrahamani. Porta il pressing sui portatori di palla avversaria cercando di limitare la circolazione della sfera. Termina la partita con 6 respinte, il migliore dei capitolini sotto questo punto di vista.
Quando la Lazio ha difficoltà ad uscire dalla propria metà campo si affida ai centimetri del numero 21 per sfruttare le sue torri. Nel secondo tempo il serbo dimostra di avere anche un gran piede trasformando, con un pizzico di fortuna, la punizione che porta in vantaggio i capitolini.
Partita in cui lo spagnolo non ha particolarmente brillato, ma quando è stato cercato dai compagni ha sempre trovato lo spazio giusto per cogliere alle spalle la difesa del Verona. Tuttavia la sensazione è che potrebbe spingere ulteriormente sull'acceleratore.
Ad inizio partita sembra soffrire terribilmente le iniziative di Lazovic e gli allargamenti dalla sua parte di Zaccagni, poi la sua prestazione cresce in concentrazione, lasciando sempre meno spazio agli esterni avversari.
Soffre in fase difensiva, ma quando ha spazio da attaccare fa capire di avere un'ottima velocità di base. Poco preciso però quando si tratta di andare a fare l'ultimo passaggio per innescare Immobile o Correa.
Nel primo tempo sembra per lunghi tratti essere al di fuori del match. Nella ripresa la sua prestazione cresce di livello, bello il dribbling su Rrahamani e fortunato sulla deviazione di Gunter nell'azione che porta al momentaneo 3-1.
Nel primo tempo sembra per lunghi tratti essere al di fuori del match. Nella ripresa la sua prestazione cresce di livello, bello il dribbling su Rrahamani e fortunato sulla deviazione di Gunter nell'azione che porta al momentaneo 3-1.
Freddo in occasione del rigore del momentaneo 1-1 in una fase molto delicata del match. Nella ripresa sente l'odore del sangue del Verona e realizza altre due reti di cui la prima con uno splendido tiro a giro che lascia senza scampo Radunovic. Tocca quota 100 gol in campionato con la maglia della Lazio e diventa anche l'attaccante italiano che ha realizzato più reti in un solo campionato.
Entra ed avrebbe subito l'occasione di incidere sul match, potrebbe sfruttare una bella palla all'interno dell'area di rigore scaligera, invece appare un po' indeciso sul da farsi ed alla fine sbaglia lo stop con il pallone che termina innocuamente sul fondo.
Entra ed avrebbe subito l'occasione di incidere sul match, potrebbe sfruttare una bella palla all'interno dell'area di rigore scaligera, invece appare un po' indeciso sul da farsi ed alla fine sbaglia lo stop con il pallone che termina innocuamente sul fondo.
Non si scompone dopo la rete del momentaneo vantaggio scaligero e continua a credere alla sua squadra. La sua pazienza viene ripagata con il pareggio prima della fine del primo tempo e poi con una straripante prestazione nella ripresa.