Con la straordinaria vittoria sul Napoli le ambizioni europee della Viola sono riesplose improvvisamente. La Fiorentina, a pari merito con la Samp, si trova ad appena 4 lunghezze dall’Atalanta, attesa da una complicata trasferta in casa della Lazio. Pioli deve crederci e cercherà di espugnare il Ferraris puntando sullo straordinario momento di forma del Cholito Simeone. Il Genoa, conquistata la matematica salvezza, non ha più nulla da chiedere ad un anonimo campionato in cui vanta il terzo peggiore attacco (appena 30 le reti segnate).

FORMAZIONI: solito 3-5-2 per Ballardini che attua alcune modifiche rispetto alla formazione tipo. In difesa lascia in panchina Zukanovic, lanciando dal primo minuto El Yamiq. La linea mediana è composta da Hiljemark, Veloso e Bertolacci, gli esterni Rosi e Lazovic. In attacco fiducia dal primo minuto all’ex Giuseppe Rossi al fianco di Medeiros. La Fiorentina risponde con il 4-3-2-1 in cui il terminale offensivo è l’altro ex di turno Simeone, alla cui spalle agiscono Chiesa e Saponara. In difesa Gaspar sostituisce lo squalificato Laurini. Poi tutto confermato con Badelj, Veretout e Benassi in mezzo al campo.

PRIMO TEMPO: la partita la fanno gli ospiti che prendono subito il comando delle operazioni. Nei primi minuti si registrano alcune conclusioni verso la porta di Perin, ma poco significative. La prima vera opportunità capita però sulla testa di Pepito Rossi che non riesce ad imprimere la giusta forza e la corretta direzione al pallone, seppur da ottima posizione. La Fiorentina ci prova intorno alla mezzora con una botta da fuori di Biraghi che sfiora il palo più lontano. Il Genoa torna in partita. Al 35’ un calcio piazzato ben battuto da Hiljemark mette alla prova i riflessi di Sportiello che mette in corner. Al 43’ passa la Fiorentina. Simeone lavora un buon pallone per l’accorrente Benassi che sfrutta il buco di El Yamiq e Spolli per battere di piattone Perin. Quinto gol stagionale per il centrocampista scuola Inter.


SECONDO TEMPO: al rientro dagli spogliatoi spunta Pandev che prende il posto di Rosi per un Genoa nettamente più offensivo. Al 59’ entra anche Bessa al posto di Miguel Veloso. Ed è proprio da una giocata dell’ex veronese che il Genoa riesce a pareggiare. Bessa si incunea con troppa facilità tra le maglie dei difensori viola e tocca in mezzo per Pepito Rossi che deve solo appoggiare in porta. Grandi festeggiamenti per Rossi che non segnava in Serie A da 4 anni. Dopo pochi minuti Ballardini lo toglie per regalargli la standing ovation e getta dentro Lapadula; all’ex Pescara bastano pochi secondi per raccogliere un cross dal fondo di Hiliejmark per portare in vantaggio il Grifone. La Fiorentina sembra accusare il colpo; un uno-due micidiale che ha messo al tappeto i gigliati. Quando sembrava tutto in discesa per i padroni di casa, ci pensa Pandev con un’entrataccia a gambe unite su Gaspar a farsi cacciare da Manganiello. Gli ospiti si gettano all’attacco: prima il neo entrato Falcinelli impegna con una forte conclusione centrale Perin, poi al 77’ l’altro neo-entrato Eysseric raccoglie al volo una smanacciata del portiere ligure spedendo il pallone sotto la traversa. La Fiorentina adesso ci crede. Chiesa lancia il contropiede servendo Falcinelli che libera al tiro Dabo (anche lui gettato nella mischia da Pioli nella ripresa); il francese dal limite dell’area prende la mira e buca Perin per la terza volta. Rimonta completata per la Viola.

Fondamentale vittoria in ottica europea per la Fiorentina che con carattere riesce a ribaltare la gara e conquistare 3 punti decisivi. La Viola rimane in scia dell'Atalanta fermata sull'1-1 dalla Lazio; ora il distacco è di soli 2 punti.