Nel momento in cui il Bologna decide di dismettere in blocco il reparto difensivo, ingaggia una lotta continua con tutto il reparto offensivo rossonero, tenendo in vita i suoi con molta fortuna e tantissima concentrazione. Incolpevole su entrambi i gol, è visibilmente il migliore dei suoi.
- Calhanoglu 34’
- Bonaventura 46’
- De Maio 74’
Parte bene, con la giusta spinta. Si spegne alla lunga, quando fatica a trova il posizionamento e smette drasticamente di suggerire e spingere anche nella sua fascia di competenza.
Parte bene, con la giusta spinta. Si spegne alla lunga, quando fatica a trova il posizionamento e smette drasticamente di suggerire e spingere anche nella sua fascia di competenza.
Molto meglio avanti che dietro, ingaggia un duello a distanza con Donnarumma, ma ne esce sconfitto e il Bologna ne paga le conseguenze.
Entra male in partita con un netto errore che avrebbe potuto costar caro. Non ha molti minuti per riscattarsi, ma certamente la sua gara non può definirsi sufficiente.
Entra male in partita con un netto errore che avrebbe potuto costar caro. Non ha molti minuti per riscattarsi, ma certamente la sua gara non può definirsi sufficiente.
IN difesa non proprio una garanzia, con troppi errori e alcune esitazioni. In avanti però fa la voce grossa con Bonucci e tiene i suoi a galla per l'arrembaggio finale grazie a un gran di testa.
Eppure parte benissimo, con chiusure a ripetizioni e zero errori. Passato il momento di grazia è un disastro, colpevole in entrambi i gol e con errori che si sommano. Non sta bene, se ne accorge Donadoni che lo sostituisce prima del previsto.
Eppure parte benissimo, con chiusure a ripetizioni e zero errori. Passato il momento di grazia è un disastro, colpevole in entrambi i gol e con errori che si sommano. Non sta bene, se ne accorge Donadoni che lo sostituisce prima del previsto.
Contro la sua ex squadra scende bene in campo, con la giusta intensità, ma alla lunga perde il dialogo coi compagni e la sua prestazione ne risente.
Contro la sua ex squadra scende bene in campo, con la giusta intensità, ma alla lunga perde il dialogo coi compagni e la sua prestazione ne risente.
Più in ombra rispetto ad altre occasioni, ma a conti fatti entra nelle due azioni offensive del Bologna e in una suggerisce anche la finalizzazione che tiene a galla i felsinei fino alla fine. Certezza della squadra senza esitazioni.
Più in ombra rispetto ad altre occasioni, ma a conti fatti entra nelle due azioni offensive del Bologna e in una suggerisce anche la finalizzazione che tiene a galla i felsinei fino alla fine. Certezza della squadra senza esitazioni.
Troppi errori e troppe imprecisioni, nonostante la grinta e la corsa siano quelle giuste. Non è ancora rientrato pienamente dall'infortunio.
Superato con disinvoltura da Bonaventura in occasione del gol, inizia male la gara e termina peggio. Nel mezzo qualche buona iniziativa e poco altro.
Superato con disinvoltura da Bonaventura in occasione del gol, inizia male la gara e termina peggio. Nel mezzo qualche buona iniziativa e poco altro.
Parte benissimo, rendendosi pericolo in avanti e sfiorando anche il gol. Dopo il primo quarto di gara cala vistosamente, non riuscendo più a reagire e a dialogare coi compagni del reparto offensivo.
Il primo gol in carriera gli fu annullato dal Var in Atalanta-Crotone, il "secondo" primo gol in carriera trova lo stesso destino oggi e non la prende bene. In attesa del "terzo" primo gol in carriera in massima serie getta le basi per il futuro e continua a conquistare la fiducia del tecnico.
Entra in gara col giusto piglio, ma ha poco campo e tempo a disposizione e non riesce a mettersi in mostra quanto meriterebbe.
Cambia modulo e interpreti, ma i risultati stentano e in fase di esperimenti i punti sono 1 nelle ultime 3 gare. Rimedia parzialmente coi cambi in corsa, ma non basta.
Nella sfida a distanza con Mbaye è attento e sicuro, riuscendo a chiudere entrambi i tentativi e, in ogni frazione di gioco, a tenere in gara il Milan. Prende due gol irregolari e salva gara e prestazione individuale.
La solita buona gara a livello di suggerimenti al gioco rossonero e copertura quando si gioca palla a terra. L'errore di marcatura su De Maio in occasione del gol, tuttavia, non è ammissibile, costa cara solo alla sua prestazione, ma avrebbe potuto pagarla a caro prezzo tutto il Milan.
Un gol salvato, una gara di sacrificio e corsa, quest'oggi più di copertura che in fase offensiva. Su quella fascia il Milan vive sogni tranquilli, probabilmente per almeno altri 10 anni.
Un gol salvato, una gara di sacrificio e corsa, quest'oggi più di copertura che in fase offensiva. Su quella fascia il Milan vive sogni tranquilli, probabilmente per almeno altri 10 anni.
Prestazione di livello, con ottime chiusure e rarissime esitazioni. Due piccole incertezze senza conseguenze e piena sufficienza portata a casa.
Prestazione di livello, con ottime chiusure e rarissime esitazioni. Due piccole incertezze senza conseguenze e piena sufficienza portata a casa.
Continua il suo periodo nero, con giocate prevedibili, cross mal calibrati e soprattutto incertezze difensive a ripetizione. Il gol e le azioni più pericolose nascono da suoi errori di marcatura, o posizionamento. e ciò non è più ammissibile per un Milan che sempre più si accorge di non poter bilanciare la sua sempre ottima corsa con simili disattenzioni.
Un gol, una traversa e tanta iniziativa. Lo stanco e prevedibile Jack delle ultime giornate passa il testimone al finalizzatore spietato odierno e non è un caso che quando Bonaventura gioca bene il Milan vince!
Nel primo tempo è l'unico giocatore offensivo del Milan ad essere sempre fuori dall'azione. Sbaglia gli appoggi più semplici e non riesce mai a suggerire per i compagni. Nella ripresa si riscatta, punta sul dribbling marchio di fabbrica e ispira le giocate dei compagni. Ha sui piedi un pallone che va solo spinto in rete, dopo che Calhanoglu si fa in quattro per farlo segnare e spreca malamente, calciando come un esordiente e replicando l'ottima occasione fallita due minuti prima, sempre per la ricerca del tocco "delizioso" preferito al concreto. Il Milan passa, Suso da rivedere!
Nel primo tempo è l'unico giocatore offensivo del Milan ad essere sempre fuori dall'azione. Sbaglia gli appoggi più semplici e non riesce mai a suggerire per i compagni. Nella ripresa si riscatta, punta sul dribbling marchio di fabbrica e ispira le giocate dei compagni. Ha sui piedi un pallone che va solo spinto in rete, dopo che Calhanoglu si fa in quattro per farlo segnare e spreca malamente, calciando come un esordiente e replicando l'ottima occasione fallita due minuti prima, sempre per la ricerca del tocco "delizioso" preferito al concreto. Il Milan passa, Suso da rivedere!
Parte con tanta corsa, che alla lunga si rivela sempre troppo fine solo a se stessa. Da rivedere più tatticamente che tecnicamente il ruolo di questo ragazzo nel Milan perché ad oggi sta troppo nel mezzo tra ruolo di regista e ogni altro da ricoprire a centrocampo, senza una destinazione tattica che gli si addica pienamente.
Parte con tanta corsa, che alla lunga si rivela sempre troppo fine solo a se stessa. Da rivedere più tatticamente che tecnicamente il ruolo di questo ragazzo nel Milan perché ad oggi sta troppo nel mezzo tra ruolo di regista e ogni altro da ricoprire a centrocampo, senza una destinazione tattica che gli si addica pienamente.
Quando si accascia al suolo a termine del primo tempo in debito d'ossigeno rende bene l'idea di quanto possa essere stanco un giocatore che non ha praticamente mai riposato in questo Milan. È sempre essenziale, il primo a crederci e l'ultimo a mollare. Garanzia per il Milan che verrà, quest'oggi ispiratore del primo gol e di altre due ottime azioni offensive rossonere.
Quando si accascia al suolo a termine del primo tempo in debito d'ossigeno rende bene l'idea di quanto possa essere stanco un giocatore che non ha praticamente mai riposato in questo Milan. È sempre essenziale, il primo a crederci e l'ultimo a mollare. Garanzia per il Milan che verrà, quest'oggi ispiratore del primo gol e di altre due ottime azioni offensive rossonere.
Quando si accascia al suolo a termine del primo tempo in debito d'ossigeno rende bene l'idea di quanto possa essere stanco un giocatore che non ha praticamente mai riposato in questo Milan. È sempre essenziale, il primo a crederci e l'ultimo a mollare. Garanzia per il Milan che verrà, quest'oggi ispiratore del primo gol e di altre due ottime azioni offensive rossonere.
Hakan da Mannheim, assente in campo nel primo quarto d'ora in realtà stava studiando gli avversari e il punto dove colpirli. Prese le misure alla preda sfoggia il miglior pezzo della collezione per disincantarla e inibirla fino al ko finale. Nel mezzo tanti preziosi passaggi per i compagni e quel pizzico di superbia che non guasta mai.
Entra in gara con la solita corsa e determinazione che, tuttavia, quest'oggi non sembrano assisterlo. Trova il passaggio vincente per Calhanoglu che vale il vantaggio e un pezzo di vittoria rossonera, ma il gol sbagliato nella ripresa grida ancora vendetta e avrebbe potuto costare veramente caro al Milan.
Entra in gara con la solita corsa e determinazione che, tuttavia, quest'oggi non sembrano assisterlo. Trova il passaggio vincente per Calhanoglu che vale il vantaggio e un pezzo di vittoria rossonera, ma il gol sbagliato nella ripresa grida ancora vendetta e avrebbe potuto costare veramente caro al Milan.
Entra per garantire ai suoi corsa e cambio passo. Vi riesce con le dovute precauzioni, svolgendo alla lettere il compito assegnato dal proprio tecnico.
Entra per garantire ai suoi corsa e cambio passo. Vi riesce con le dovute precauzioni, svolgendo alla lettere il compito assegnato dal proprio tecnico.
Il suo Milan concreto e spietato porta via da Bologna il bottino pieno, nonostante una mole d'errori in attacco che siamo certi non passerà inosservata nel confronto post-gara. Vuole l'Europa e la merita. Sapendo bene che dipende tutto da lui e dalla sua squadra.
Il suo Milan concreto e spietato porta via da Bologna il bottino pieno, nonostante una mole d'errori in attacco che siamo certi non passerà inosservata nel confronto post-gara. Vuole l'Europa e la merita. Sapendo bene che dipende tutto da lui e dalla sua squadra.
Il suo Milan concreto e spietato porta via da Bologna il bottino pieno, nonostante una mole d'errori in attacco che siamo certi non passerà inosservata nel confronto post-gara. Vuole l'Europa e la merita. Sapendo bene che dipende tutto da lui e dalla sua squadra.