Prima fa un intervento importante su Hateboer, alzando la sfera sopra la traversa sulla conclusione a botta sicura dell'esterno. Il suo sigillo sul match arriva però sul rigore parato a Muriel che inchioda il punteggio sulla parità.
Dare vita ad un duello dal punto di vista fisico con Duvan Zapata non è mai una buona idea, una lezione che oggi ha imparato anche il difensore rumeno del Sassuolo. Quando Zapata lo sfida il numero 21 neroverde è costretto spesso ad usare le maniere forti, rischiando anche di provocare un calcio di rigore.
Sembra aver studiato con attenzione le difficoltà di Chiriches, trovando le giuste contromisure a Zapata, impedendo all'attaccante avversario di trovare altri varchi. Successivamente trova anche il modo di annullare Muriel.
Sembra aver studiato con attenzione le difficoltà di Chiriches, trovando le giuste contromisure a Zapata, impedendo all'attaccante avversario di trovare altri varchi. Successivamente trova anche il modo di annullare Muriel.
Chiude il primo tempo in maniera migliore di Chiriches, capendo di non poter competere con Zapata dal punto di vista fisico. Rovina la sua prestazione con un'enorme sciocchezza facendosi rubare il possesso da Muriel all'interno della propria area di rigore ed abbattendo lo stesso colombiano facendosi comminare contro un calcio di rigore. Per sua fortuna lo stesso Muriel si fa ipnotizzare da Consigli.
Ha grandi responsabilità sulla rete del vantaggio dell'Atalanta. E' lui che non chiude su Gosens lasciando all'esterno avversario tutto lo spazio ed il tempo per concludere a rete. Nel resto della partita non trova mai il modo di rimediare al suo errore.
Schierato un po' a sorpresa al posto di Rogerio il greco si rende protagonista di una partita all'insegna della discontinuità. Alterna giocate pregevoli come il passaggio filtrante per Boga nell'azione dell'espulsione di Gollini ad errori di posizionamento come quello su Hateboer nella ripresa.
L'ex Milan è il faro della squadra di De Zerbi. Tutte le azioni pericolose lo vedono in qualche modo protagonista. Nel primo tempo trova Berardi libero all'interno dell'area di rigore avversaria con una giocata di altissimo livello. Nella ripresa troverebbe anche il gol che però viene annullato dal VAR per fuorigioco di un compagno di squadra.
Entra per un Obiang un po' troppo preciso, cercando di aiutare la squadra in fase di costruzione e, perché no, dare anche un pizzico di imprevedibilità. Chiude il suo match con oltre il 90% di passaggi realizzati, senza però trovare la giocata che poteva spezzare l'equilibrio.
Entra per un Obiang un po' troppo preciso, cercando di aiutare la squadra in fase di costruzione e, perché no, dare anche un pizzico di imprevedibilità. Chiude il suo match con oltre il 90% di passaggi realizzati, senza però trovare la giocata che poteva spezzare l'equilibrio.
Nel primo tempo sembra più fumo che arrosto con qualche giocata elegante, ma poco concreta. Nella ripresa si guadagna la pagnotta trovando lo spunto giusto nell'azione che porta al calcio di rigore che verrà trasformato da Berardi.
Schierato un po' a sorpresa accanto a Locatelli, dovrebbe dare equilibrio alla squadra, invece finisce spesso con l'essere preso in mezzo dalla coppia dei centrocampisti centrali avversari perdendo in precisione e lucidità. Esce nella ripresa quando il Sassuolo sente la possibilità di portare a casa i tre punti.
Il suo impatto iniziale con la partita non è dei migliori con i difensori dell'Atalanta che lo chiudono con una precisione quasi feroce. Sul finire del primo tempo avrebbe l'occasione di scuotersi su un appetitoso invito di Locatelli, invece apre troppo il piatto da posizione favorevole calciando fuori. Si riscatta nella ripresa quando trasforma con freddezza il calcio di rigore che regala il pareggio alla sua squadra, situazione che gli porta maggior fiducia e lo convince a caricarsi maggiormente il peso della squadra sulle spalle.
Mandato in campo per via dell'assenza di Caputo e per la condizione fisica non proprio ottimale di Raspadori, il francese fa capire perché non riesce a trovare molto spazio da titolare. Poco presente in area di rigore avversaria, risultando quasi un corpo estraneo al resto della squadra.
Nel primo tempo trova una giocata fulminante, approfittando dell'errato posizionamento di Hateboer e costringendo Gollini ad uscire in maniera del tutto improvvisata. Nella ripresa cala drasticamente sparendo dal gioco.
Entra al posto di uno spento Defrel, trovando diverse giocate interessanti e mettendo in apprensione la retroguardia dell'Atalanta. Trova anche lo spunto per servire Locatelli per il 2-1, ma la sua posizione iniziale è di fuorigioco.
Entra al posto di uno spento Defrel, trovando diverse giocate interessanti e mettendo in apprensione la retroguardia dell'Atalanta. Trova anche lo spunto per servire Locatelli per il 2-1, ma la sua posizione iniziale è di fuorigioco.
I suoi cambi all'intervallo si rivelano molto importanti per l'andamento della partita. In particolare Raspadori dà una nuova vivacità all'attacco nerazzurro. Nel finale non riesce a trovare il colpo del KO anche per un po' di stanchezza dei suoi.
Costretto ad entrare in campo per l'espulsione di Gollini il portiere atalantino non ha la necessità di compiere molti interventi importanti. Incolpevole sulla rete del pareggio del Sassuolo su calcio di rigore calciato da Berardi.
L'intervento con cui abbatte Boga al 22' è davvero scriteriato, per l'arbitro non è possibile che tirare fuori il cartellino rosso diretto. Il portiere lascia la sua squadra in 10 con 70 minuti di partita davanti, compromettendone inevitabilmente i piani di gioco di Gasperini.
Di gran lunga il peggiore del reparto arretrato atalantino. E' lui che abbatte letteralmente Traoré nell'azione che porterà al calcio di rigore ed al conseguente pareggio firmato da Berardi. Successivamente rischia di essere ancora protagonista in negativo chiudendo in ritardo su Locatelli, per sua fortuna il VAR annulla.
Di gran lunga il peggiore del reparto arretrato atalantino. E' lui che abbatte letteralmente Traoré nell'azione che porterà al calcio di rigore ed al conseguente pareggio firmato da Berardi. Successivamente rischia di essere ancora protagonista in negativo chiudendo in ritardo su Locatelli, per sua fortuna il VAR annulla.
Nella sfida contro il Sassuolo il difensore ex Benevento sfoggia una prestazione solida e senza troppi fronzoli. Termina la partita con un buon numero di intercetti e, quando può, si fa vedere anche nella metà campo avversaria, senza però incidere eccessivamente.
Ritorna titolare dopo molto tempo permettendo a Gasperini di rispolverare il suo classico 3-4-2-1. L'olandese sfoggia una prestazione non scintillante, ma soprattutto con due grandi pecche: è lui che si perde Boga nell'azione dell'espulsione di Gollini e nella ripresa potrebbe sfruttare meglio la situazione che lo porta all'interno dell'area di rigore avversaria, magari servendo qualche compagno posizionato meglio di lui.
Ritorna titolare dopo molto tempo permettendo a Gasperini di rispolverare il suo classico 3-4-2-1. L'olandese sfoggia una prestazione non scintillante, ma soprattutto con due grandi pecche: è lui che si perde Boga nell'azione dell'espulsione di Gollini e nella ripresa potrebbe sfruttare meglio la situazione che lo porta all'interno dell'area di rigore avversaria, magari servendo qualche compagno posizionato meglio di lui.
Il suo inserimento alle spalle di Muldur non lascia alcun scampo a Consigli. L'esterno atalantino conferma la sua prolificità sotto porta, senza dimenticare un aiuto importante ai compagni del reparto arretrato.
Il suo inserimento alle spalle di Muldur non lascia alcun scampo a Consigli. L'esterno atalantino conferma la sua prolificità sotto porta, senza dimenticare un aiuto importante ai compagni del reparto arretrato.
Il suo inserimento alle spalle di Muldur non lascia alcun scampo a Consigli. L'esterno atalantino conferma la sua prolificità sotto porta, senza dimenticare un aiuto importante ai compagni del reparto arretrato.
La crescita del difensore argentino è sotto gli occhi di tutti. Nella sfida contro un attacco scoppiettante come quello del Sassuolo, l'ex Genoa blocca tutti gli avversari che passano dalle sue parti, colmando anche le lacune dei suoi compagni di reparto.
La crescita del difensore argentino è sotto gli occhi di tutti. Nella sfida contro un attacco scoppiettante come quello del Sassuolo, l'ex Genoa blocca tutti gli avversari che passano dalle sue parti, colmando anche le lacune dei suoi compagni di reparto.
La crescita del difensore argentino è sotto gli occhi di tutti. Nella sfida contro un attacco scoppiettante come quello del Sassuolo, l'ex Genoa blocca tutti gli avversari che passano dalle sue parti, colmando anche le lacune dei suoi compagni di reparto.
L'olandese conferma la sua solidità in mezzo al campo, con Freuler riesce a dare l'equilibrio necessario alla formazione di Gasperini. Porta il pressing sui portatori di palla avversaria senza soluzione di continuità ed impedendo al Sassuolo una creazione di trame di gioco pericolose.
Con De Roon crea una diga importante in mezzo al campo, impedendo ai centrocampisti avversari di affrontare la partita con serenità. A differenza del compagno di squadra però si rende più protagonista anche della fase offensiva della squadra di Gasperini.
Inizia la partita con un paio di imprecisioni, ma con il passare dei minuti trova lo spazio ed il tempo giusto per innescarsi, mettendo in difficoltà la retroguardia del Sassuolo. Viene sostituito da Gasperini dopo l'espulsione di Gollini per far entrare Sportiello.
L'uomo in più della squadra nerazzurra, soprattutto nel primo tempo tutte le azioni pericolose dell'Atalanta nascono dai suoi piedi, sia sotto forma di assist che di tiri in porta. Pregevole il passaggio che porta Gosens a calciare verso la porta difesa da Consigli.
Entra per Zapata, cercando di mettere la sua vivacità a disposizione della squadra. Si guadagna un calcio di rigore strappando la sfera dai piedi di Marlon, ma quando si presenta dal dischetto si fa ipnotizzare da Consigli calciando centralmente e debolmente permettendo al portiere avversario di respingere la conclusione.
L'attaccante colombiano dell'Atalanta ha il compito di lottare in mezzo alla coppia di difensori centrali avversari e di aprire varchi per i trequartisti. Il numero 91 lotta e si sbatte, ma riesce a trovare lo spazio utile per concludere verso la porta di Consigli solamente una volta in tutto il match.
Nel primo tempo la sua squadra sembra essere inarrestabile, nonostante l'inferiorità numerica per l'espulsione di Gollini. Mentre la ripresa non sembra essere sullo stesso livello ed anzi i suoi si divorano almeno due occasioni importanti con Hateboer prima e Muriel, su rigore, dopo.
Nel primo tempo la sua squadra sembra essere inarrestabile, nonostante l'inferiorità numerica per l'espulsione di Gollini. Mentre la ripresa non sembra essere sullo stesso livello ed anzi i suoi si divorano almeno due occasioni importanti con Hateboer prima e Muriel, su rigore, dopo.
