
Il gol è un regalo di Nagatomo e Callejón è troppo vicino alla porta per fallire. Si supera nella ripresa sul tacco di Insigne deviato da Murillo, sempre benissimo in uscita bassa.
Il gol è un regalo di Nagatomo e Callejón è troppo vicino alla porta per fallire. Si supera nella ripresa sul tacco di Insigne deviato da Murillo, sempre benissimo in uscita bassa.
Insigne lo punta e gli fa male sempre, lui sta rintanato e limita i danni nella ripresa. Fa ammonire Rog ed esce, tutto sommato, senza troppe ferite.
Distrutto dai crampi e tormentato da una brutta ferita dopo una zuccata di Koulibaly, il colombiano - che nemmeno doveva giocare - si esibisce in una bella partita in cui si esalta nei duelli con Mertens fra accelerazioni e acrobazie. Unica lieta sorpresa di giornata in casa nerazzurra.
Un errore così brutto che vengono i brividi a raccontarlo e a rivederlo. Cosa sia passato nella testa del povero Yuto al minuto quarantatré del primo tempo non lo sappiamo, sappiamo però che nella ripresa il giapponese incappa in un nuovo, orribile, svarione. Peggiore in campo all'unanimità.
Un errore così brutto che vengono i brividi a raccontarlo e a rivederlo. Cosa sia passato nella testa del povero Yuto al minuto quarantatré del primo tempo non lo sappiamo, sappiamo però che nella ripresa il giapponese incappa in un nuovo, orribile, svarione. Peggiore in campo all'unanimità.
Comincia malissimo non seguendo il taglio di Mertens nel primo tempo e ha fortuna, visto che il belga timbra il palo. Sempre in affanno, al settantottesimo regala una palla clamorosa ad Allan, ma il Napoli spreca ancora. Orfano di Miranda, sbaglia troppo.
Ci prova e bisogna dargliene atto: l'asse con Icardi funziona a metà ma quando è l'ex Lazio a dover concludere viene un po' il "braccino". Troppo largo il destro al volo nel secondo tempo, fuori misura pure quello strozzato nella prima parte di gara. Ghoulam lo cura bene.
Vittima di qualche problema fisico in settimana (Pioli dixit) finisce in panchina e fa il suo ingresso solo all'ora di gioco. Partito con un atteggiamento "strano", sfiora il gol (troppo debole il tiro su cross di D'Ambrosio) e prova a far impazzire Hysaj nel recupero, ma il cross si perde nel nulla: troppo tardi.
Nel primo tempo fatica a capire cosa sta succedendo attorno a lui, soffocato da Diawara e bucato da Zielinski. Meglio nella seconda frazione in concomitanza con l'aumento del possesso palla, ma siamo ancora lontani dal primo Gaglia visto in nerazzurro.
Dà ai nerazzurri quelle idee ch'erano mancate: un po' di polvere piccante sui calci da fermo, un bel cross per il pari di Nagatomo al sapore di redenzione: non è successo. Entra troppo tardi.
La sua partita finisce quando Koulibaly lo stende dopo pochi minuti. L'avvio che pareva promettente era un fuoco di paglia, il portoghese gira al largo regalando solo comodi appoggi, ben controllato da Diawara e dagli altri "sbirri" del Napoli. Esce dopo appena un'ora di gioco.
Gira al largo, gira a vuoto ad eccezione di un colpo di testa sull'esterno della rete nel primo tempo ed un assist prelibato per il destro volante di Candreva, che spara fuori. Bevuto da Albiol e Koulibaly come un Moscow Mule sui navigli, passa una brutta serata.
Gira al largo, gira a vuoto ad eccezione di un colpo di testa sull'esterno della rete nel primo tempo ed un assist prelibato per il destro volante di Candreva, che spara fuori. Bevuto da Albiol e Koulibaly come un Moscow Mule sui navigli, passa una brutta serata.
Dentro dall'inizio si divide fra fascia sinistra e area, dove non pesta i piedi a Icardi perché la palla non arriva mai. Mezzo punto in più dell'argentino per il lavoro che si sobbarca in fase difensiva. Esce per Banega.
Dentro dall'inizio si divide fra fascia sinistra e area, dove non pesta i piedi a Icardi perché la palla non arriva mai. Mezzo punto in più dell'argentino per il lavoro che si sobbarca in fase difensiva. Esce per Banega.
Sei partite consecutive senza vittoria in Serie A, fa gara a chi fa peggio col Milan, e senza farlo apposta. Propone un Brozovi? fuori condizione e non può fare altro che schierare i terzini che ha; forse Banega andava inserito prima, ma è sempre facile parlare a fatti avvenuti. In piena crisi, anche vincendole tutte da qui alla fine sarà dura lasciare un buon ricordo.
Nessuno gli tira in porta, così lui si diverte a fare il quarterback: perfetto in uscita.
Nessuno gli tira in porta, così lui si diverte a fare il quarterback: perfetto in uscita.
Ad un certo punto si ritrova a guidare un contropiede da uomo più vicino ad Handanovi? e lo si scambia per Mertens: i misteri del calcio di Sarri. Macinino inesauribile, ogni tanto regala palloni sanguinosi agli avversari, ma per fargli "paura" ci vogliono due minuti di vero PeriÅ¡i?, prima naviga sereno.
Ad un certo punto si ritrova a guidare un contropiede da uomo più vicino ad Handanovi? e lo si scambia per Mertens: i misteri del calcio di Sarri. Macinino inesauribile, ogni tanto regala palloni sanguinosi agli avversari, ma per fargli "paura" ci vogliono due minuti di vero PeriÅ¡i?, prima naviga sereno.
Torna titolare dopo il purgatorio in cui Strini? aveva preso il suo posto. Scelto per il bel piede e l'attitudine offensiva, si fa spesso vivo dalle parti di Handanovi?, anche se la sua fascia è quella più "frequentata" dall'Inter in fase di ripartenza.
Chiude Icardi nello sgabuzzino di casa, spegne la luce e gli fa assaggiare il manganello. Animale di grossa taglia con pedigree, KK in partite come questa vale oltre cinquanta milioni. Ammonito, salterà la gara col Cagliari, ma forse ne è valsa la pena.
"Vola come un Thiago Alcantara, pungi come un Ramsey". Piotr è la mezz'ala moderna che ogni coach vorrebbe poter schierare: fisico giusto, piedi educati, pensiero veloce. Imbuca per Mertens alla grande nel primo tempo, quando il belga coglie il palo. Qualche peccato di gioventù da levare, sì, ma il futuro è suo. Esce per Rog.
Aspetta il suo momento e fa il suo, prendendosi il lusso di sprecare un ghiotto contropiede.
Non il miglior Marekiaro. Quando il Napoli brilla nel primo tempo lui rimane un po' in disparte, sbagliando qualche appoggio di troppo e colpendo goffamente di testa solo contro Handanovi?. Vittima di qualche problema fisico lungo la settimana, esce per Allan.
Come per Zielinski pure Marko ha qualche piega da stirare per ottenere un giocatore di livello internazionale: prima fra tutte, l'irruenza che gli costa un giallo appena entrato. Il resto sono muscoli e dribbling intelligenti (ben 4) al servizio di Sarri.
Come per Zielinski pure Marko ha qualche piega da stirare per ottenere un giocatore di livello internazionale: prima fra tutte, l'irruenza che gli costa un giallo appena entrato. Il resto sono muscoli e dribbling intelligenti (ben 4) al servizio di Sarri.
Undicesimo gol in Serie A e record personale (2014/15) eguagliato. In versione rapace d'area, è al posto giusto al momento giusto.
Undicesimo gol in Serie A e record personale (2014/15) eguagliato. In versione rapace d'area, è al posto giusto al momento giusto.
Migliore in campo "ai punti", mezzo voto in meno per non aver segnato vista la mole di occasioni passate dai suoi piedi. Fa della trequarti sinistra del campo il suo regno e rende suddito chiunque tenti di strappargli la sfera. Chiude a quota dodici dribbling riusciti (su quattordici tentativi) e sfiora la rete col destro a giro e di tacco (deviazione di Murillo). Maturo, ma ancora un po' naïf...
Migliore in campo "ai punti", mezzo voto in meno per non aver segnato vista la mole di occasioni passate dai suoi piedi. Fa della trequarti sinistra del campo il suo regno e rende suddito chiunque tenti di strappargli la sfera. Chiude a quota dodici dribbling riusciti (su quattordici tentativi) e sfiora la rete col destro a giro e di tacco (deviazione di Murillo). Maturo, ma ancora un po' naïf...
Mette in pratica il mestiere rubato a HiguaÃn e improvvisa un paio di movimenti spalle alla porta da far invidia a Milik, che lo guarda in panchina dall'alto del suo metro e novanta. Imprevedibile e velocissimo, timbra il palo su preciso suggerimento di Zielinski, poi esce all'81' per Milik. Indispensabile.
Sfrutta il momento no dell'Inter e mette a ferro e fuoco San Siro, tornando a Napoli col bottino pieno, ma con qualche rischio di troppo. Domina col gioco che fa felici gli occhi, ma dai suoi vorrebbe più prammatismo: aspettando il 2017/18... intanto la Roma si preoccupa.