Subisce subito l'incornata di Ciofani, poi sta a guardare la rimonta dei suoi passando il secondo tempo completamente inoperoso.
Subisce subito l'incornata di Ciofani, poi sta a guardare la rimonta dei suoi passando il secondo tempo completamente inoperoso.
Si perde Ciofani per il gol del vantaggio ospite, già grave di per sé. Il Frosinone si spegne presto per le espulsioni, ma ogni volta ch'entra in area lui trema. Meglio Gamberini...
Si perde Ciofani per il gol del vantaggio ospite, già grave di per sé. Il Frosinone si spegne presto per le espulsioni, ma ogni volta ch'entra in area lui trema. Meglio Gamberini...
Mai impegnato (le responsabilità sul primo gol le hanno altri), non si suda nemmeno la maglietta e - incredibile - non è protagonista in nessuna scaramuccia.
Nel primo tempo prova la volée dalla distanza, ma è il solo acuto offensivo in una partita in cui il suo avversario, Paganini, non spinge come al solito.
Il difensore che non t'aspetti: ci aveva abituato ai gollonzi al Napoli, oggi però prende di mira il colpevole Leali e segna col destro da fuori area.
Il difensore che non t'aspetti: ci aveva abituato ai gollonzi al Napoli, oggi però prende di mira il colpevole Leali e segna col destro da fuori area.
Fa più lui in dieci minuti di zoppia di molti compagni (apparentemente) in piena salute. Sfiora il gol con un destro potente, poi esce sconsolato.
"Perparim / Peperin / Viva Perparim!" è la filastrocca che dovrebbero insegnare a tutti gli aspiranti mediani nei "primi calci" al Bottagisio. Pigro nel pressare Matteo Ciofani prima del cross dello 0-1, si rifà arando il campo per novanta minuti.
Segna il gol più bello in carriera con un pallonetto ch'è misto fra Quagliarella, Recoba e Miccoli. Il resto è normale amministrazione, ma la gemma al cinquattottesimo fa impennare il voto.
Rimedia il consueto giallo che fra una ventina d'anni sarà cult della massima serie nostrana. Si sbatte, lotta, picchia: col Chievo già salvo, è un bel segnale.
L'appoggia a Sardo che inventa il 3-1, ma al fanta niente +1. Si fa perdonare dai fantallenatori che lo schieravano col tracciante che ispira la doppietta di Pellissier. Rinato.
Da trentasette primavere è al mondo, da quattordici segna almeno un gol a stagione con la maglia del Chievo. Gli ultimi due? Stasera, partendo da titolare, davanti al suo pubblico. Quando i monumenti non bastano più.
Il gol (non segnava da 20 gare) suona la carica come lo steroide dritto al cuore del purosangue già satollo di vittorie. Alza i ritmi, rende elettrica l'atmosfera. Leali gli nega la doppietta, ma corre come l'ultimo dei mediani.
Non proprio tutto merito suo, ma cinque gol bisogna segnarli. Si becca con Stellone a bordocampo, alla faccia di tutti quelli che davano i clivensi già in vacanza. E ora l'Europa dista quattro punti (ma il Milan deve ancora giocare)...
Non proprio tutto merito suo, ma cinque gol bisogna segnarli. Si becca con Stellone a bordocampo, alla faccia di tutti quelli che davano i clivensi già in vacanza. E ora l'Europa dista quattro punti (ma il Milan deve ancora giocare)...
Due paratissime (bellissima quella su Floro Flores), ma pure gravi errori di posizione su Rigoni, Sardo e sul pokerissimo di Pellissier.
In panchina a sorpresa, entra per sistemarsi al fianco di Russo e ricreare la difesa a quattro dopo il rosso di Ajeti. Regge fin dove arriva, i tiri da fuori non sono sua responsabilità. Eccede in nervosismi e nel finale si lascia andare.
In panchina a sorpresa, entra per sistemarsi al fianco di Russo e ricreare la difesa a quattro dopo il rosso di Ajeti. Regge fin dove arriva, i tiri da fuori non sono sua responsabilità. Eccede in nervosismi e nel finale si lascia andare.
In panchina a sorpresa, entra per sistemarsi al fianco di Russo e ricreare la difesa a quattro dopo il rosso di Ajeti. Regge fin dove arriva, i tiri da fuori non sono sua responsabilità. Eccede in nervosismi e nel finale si lascia andare.
Insufficienza soft per "il più giovane dei Ciofani", che non c'entra con l'esercito del surf. Ottimo al cross, sbadato in marcatura.
Insufficienza soft per "il più giovane dei Ciofani", che non c'entra con l'esercito del surf. Ottimo al cross, sbadato in marcatura.
Se esce palla, se crossa, il piede è sempre quello del terzino che fino a stasera ha creato più occasioni in tutta la Serie A (!). Fase difensiva: nota dolente. Regala a Rigoni un abbraccio che costa rigore e definitivo svantaggio. Non si fa.
Difficile difendere quando gli altri arrivano da tutti gli angoli del campo, ma nel finale si lascia andare e dimentica Pellissier solo e libero di colpire. L'omonimia con l'arbitro non gli porta fortuna.
Difficile difendere quando gli altri arrivano da tutti gli angoli del campo, ma nel finale si lascia andare e dimentica Pellissier solo e libero di colpire. L'omonimia con l'arbitro non gli porta fortuna.
Il rosso è severo, ma giusto (come si usa dire di recente). Imperdonabile quella gamba così alta a cinquanta metri da Leali, in vantaggio, dopo nemmeno venti minuti di gara. Ajeti, l'abominevole uomo che non volevi.
Sgraziato e rude, non si vede molto, ma il secondo giallo è immeritato: "Chibs" stava allontanando il braccio dal pallone, che ugualmente lo colpisce. Assolto, un po'.
Sgraziato e rude, non si vede molto, ma il secondo giallo è immeritato: "Chibs" stava allontanando il braccio dal pallone, che ugualmente lo colpisce. Assolto, un po'.
Eroe in questo stesso stadiosolo tre giorni fa, fa posto a Blanchard per riequilibrare il rosso ad Ajeti. Sfortunato.
Eroe in questo stesso stadiosolo tre giorni fa, fa posto a Blanchard per riequilibrare il rosso ad Ajeti. Sfortunato.
Eredita la fascia di Frara ed erige a metà campo un personalissimo Uhrturm, la torre della sua Graz, da cui controlla e intercetta i dardi di Rigoni e Hetemaj. Arciduca della mediana, purtroppo per lui Russo stasera s'era vestito da Gavrilo Princip.
Eredita la fascia di Frara ed erige a metà campo un personalissimo Uhrturm, la torre della sua Graz, da cui controlla e intercetta i dardi di Rigoni e Hetemaj. Arciduca della mediana, purtroppo per lui Russo stasera s'era vestito da Gavrilo Princip.
Un tiraccio strozzato dalla distanza è il simbolo di una partita in cui lo si vede poco e male. Lontano parente dello stantuffo ammirato nelle ultime giornate, si sarà preso una pausa infrasettimanale.
Un tiraccio strozzato dalla distanza è il simbolo di una partita in cui lo si vede poco e male. Lontano parente dello stantuffo ammirato nelle ultime giornate, si sarà preso una pausa infrasettimanale.
Un tiraccio strozzato dalla distanza è il simbolo di una partita in cui lo si vede poco e male. Lontano parente dello stantuffo ammirato nelle ultime giornate, si sarà preso una pausa infrasettimanale.
Dà tutto e si sbatte per la causa nonostante un recente periodo fatto più d'infortuni che d'erba calpestata. Alla fine perde la testa, regala la sfera del "golazo" a Rigoni e cerca il rosso in tutti i modi, ma per fortuna (di Stellone) non riesce nell'impresa.
Stufo di una gara giocata ad una sola metà campo, a un certo punto prende palla e decide di saltare tutti come l'omino prescelto nel garbage time delle partite alla Play Station. Triste, ma incolpevole.
Stufo di una gara giocata ad una sola metà campo, a un certo punto prende palla e decide di saltare tutti come l'omino prescelto nel garbage time delle partite alla Play Station. Triste, ma incolpevole.
Quando svetta su cross del fratello ti balzano in mente immagini sparse: gemelli Derrick, Calcutta che canta "Frosinone" quasi piangendo, Bobo Vieri tra il 1998 e il 2001. Potente e preciso, Stellone lo sostituisce perché, persa la battaglia, la guerra-salvezza resta alla portata.
Quando svetta su cross del fratello ti balzano in mente immagini sparse: gemelli Derrick, Calcutta che canta "Frosinone" quasi piangendo, Bobo Vieri tra il 1998 e il 2001. Potente e preciso, Stellone lo sostituisce perché, persa la battaglia, la guerra-salvezza resta alla portata.
Distrutto dal disastro di Russo e dalla disolutezza di Ajeti, perde male, ma il pari del Palermo rimanda tutto allo scontro diretto coi siciliani ed alle successive giornate. Bravo a risparmiare benzina a Ciofani e Paganini.
Distrutto dal disastro di Russo e dalla disolutezza di Ajeti, perde male, ma il pari del Palermo rimanda tutto allo scontro diretto coi siciliani ed alle successive giornate. Bravo a risparmiare benzina a Ciofani e Paganini.