Nel finale ferma Cutrone con ottimi riflessi guadagnandosi qualcosa in più della sufficienza. Il gol di Bonaventura? Forse parte leggermente in ritardo, ma il tiro era davvero angolato.
Nel finale ferma Cutrone con ottimi riflessi guadagnandosi qualcosa in più della sufficienza. Il gol di Bonaventura? Forse parte leggermente in ritardo, ma il tiro era davvero angolato.
Nel finale ferma Cutrone con ottimi riflessi guadagnandosi qualcosa in più della sufficienza. Il gol di Bonaventura? Forse parte leggermente in ritardo, ma il tiro era davvero angolato.
Un po' di nervosismo gratuito con Maresca che gli risparmia il giallo per le scaramucce con Suso. In campo, invece, è il solito leone da combattimento a mani nude nell'arena, anche se questo Kalini? è un cliente facile. Maluccio in disimpegno un attimo prima della volée di Bonaventura.
Un po' di nervosismo gratuito con Maresca che gli risparmia il giallo per le scaramucce con Suso. In campo, invece, è il solito leone da combattimento a mani nude nell'arena, anche se questo Kalini? è un cliente facile. Maluccio in disimpegno un attimo prima della volée di Bonaventura.
Il rosso per doppia ammonizione nel finale con tanto di infortunio? Glielo perdoniamo. Il terzo stacco aereo vincente stagionale ne esalta le indubbie qualità quando si posiziona nell'area avversaria su calcio piazzato. Grinta da vendere, cuore granata.
Il rosso per doppia ammonizione nel finale con tanto di infortunio? Glielo perdoniamo. Il terzo stacco aereo vincente stagionale ne esalta le indubbie qualità quando si posiziona nell'area avversaria su calcio piazzato. Grinta da vendere, cuore granata.
Il rosso per doppia ammonizione nel finale con tanto di infortunio? Glielo perdoniamo. Il terzo stacco aereo vincente stagionale ne esalta le indubbie qualità quando si posiziona nell'area avversaria su calcio piazzato. Grinta da vendere, cuore granata.
Grazie al super lavoro di Ansaldi riesce a limitare Suso senza fare troppi sforzi. Controllore a sinistra, centrale "da rimbalzo" all'occorrenza nell'area piccola, l'ex Valencia si guadagna la sufficienza.
Il nuovo ruolo ne esalta mezzi fisici e tecnici come ai tempi del Genoa. Pronti via scippa Kessié e s'invola in area, guadagnando il penalty che Belotti calcia sulla traversa. Un tiro cross mancino mette Iago in condizione di appoggiare a rete, ma anche qui il compagno lo tradisce. All'ora di gioco sfiora pure il gol con una conclusione potente che sorvola l'incrocio: sembra rinato.
Qualche errore lo commette pure lui nella baraonda che porta Bonaventura al tiro vincente dopo nove minuti di gioco. Più "light" del solito, compensa col solito apporto in fase di impostazione e qualche chiusura imponente nei secondi quarantacinque minuti.
"General" appannato e poco aiutato da Baselli, nonostante la solita, enorme, fisicità fatica a farsi valere nelle zone del cerchio di centrocampo. Nel primo tempo, quando col destro potrebbe calciare verso Donnarumma, ha un eccesso di altruismo e tenta di servire Belotti, ancora scosso dal rigore sbagliato. Ammonito, esce nella ripresa per Obi.
Dà alla gara ciò che Rincón non può portare: qualità. Ottimo anche in fase di recupero palla, chiude da recordman di passaggi effettuati e possessi guadagnati. Niente di eccezionale, ma regge l'urto con Biglia e Kessié.
Dà alla gara ciò che Rincón non può portare: qualità. Ottimo anche in fase di recupero palla, chiude da recordman di passaggi effettuati e possessi guadagnati. Niente di eccezionale, ma regge l'urto con Biglia e Kessié.
Dentro per l'opaco Rincón, gioca mezz'ora di lotta in mezzo al campo prima di abbandonare il rettangolo per un altro infortunio. Il tempo di guadagnarsi il voto e lasciare spazio ad Acquah.
Dentro per l'opaco Rincón, gioca mezz'ora di lotta in mezzo al campo prima di abbandonare il rettangolo per un altro infortunio. Il tempo di guadagnarsi il voto e lasciare spazio ad Acquah.
Il rigore sparato sulla traversa lo intristisce dopo i sorrisi mostrati prima del fischio d'inizio con gli "amici" rossoneri. I compagni continuano a cercarlo, ma il "Gallo" non canta più.
Nel primo tempo, su tiro-cross di Ansaldi, ha la palla buona per pareggiare a pochi passi da Donnarumma, ma viene tradito dall'emozione e calcia altissimo. Il resto è tanto fumo. Fuori per Edera a venticinque minuti dal fischio finale.
Nel primo tempo, su tiro-cross di Ansaldi, ha la palla buona per pareggiare a pochi passi da Donnarumma, ma viene tradito dall'emozione e calcia altissimo. Il resto è tanto fumo. Fuori per Edera a venticinque minuti dal fischio finale.
Il primo tempo è un incubo per lui e per i tifosi costretti ad ammirarne l'indolenza, ma come tutti i giocatori di qualità, non muore mai: e allora eccolo servire da corner l'assist del pari e, poco dopo, arrendersi al miracolo di Donnarumma che gli cancella il gol del potenziale vantaggio. Prendere o lasciare, il serbo è fatto così.
Ventata di freschezza in campo al posto dello spento Iago, va subito vicino al gol, murato da Donnarumma, ma da quel guizzo nasce il corner del pari. Impatto sulla gara decisivo.
Compone, coi cambi e con costanza, il puzzle che porta al pareggio dei suoi nella ripresa. Rinuncia ancora all'ex Niang, ma azzecca la sostituzione Edera - Iago. Le milanesi, a Torino, si fermano.
"Ciao, sono Gigio, faccio miracoli al novantesimo minuto". Si ripete Donnarumma, su Adem Ljaji? che calcia cadendo alla disperata. Parata che vale un punto, di questi tempi ci si accontenta...
"Ciao, sono Gigio, faccio miracoli al novantesimo minuto". Si ripete Donnarumma, su Adem Ljaji? che calcia cadendo alla disperata. Parata che vale un punto, di questi tempi ci si accontenta...
"Ciao, sono Gigio, faccio miracoli al novantesimo minuto". Si ripete Donnarumma, su Adem Ljaji? che calcia cadendo alla disperata. Parata che vale un punto, di questi tempi ci si accontenta...
Il capitano che resiste nonostante un piccolo infortunio ai flessori della coscia sinistra è il simbolo - non so quanto sia un complimento - del nuovo corso del Milan: nobile decaduta che ha smesso lo smoking per le vecchie tute di cantiere. Concentrato e umile, rinnega i giochi di prestigio fini a se stessi per i tackle duri, che fanno male nelle sfide fra provinciali. Perfetto su Belotti, qualche sbavatura nel finale.
Ma che fai, Ignazio? Pazienza se nel finale va vicino al gol da tre punti col destro da fuori che bacia il palo, sul corner di Ljaji? (minuto settanta) lascia il pericolo pubblico numero uno, Lollo De Silvestri, libero di staccare e segnare il gol del pari. Qualche cross guardabile per Kalini?, ma resta il peso dell'errore madornale.
Lo scivolone su cui deve porre rimedio RodrÃguez gli costa mezzo voto, ma quanto coraggio nelle chiusure su Belotti (70') e Ljaji? (63')! Riecco il luogo comune sul colombiano: quando gioca concentrato, pochi sono migliori di lui.
Rispetto a certe ultime gare lo svizzero cambia registro: inserito il freno a mano, fa mancare totalmente l'apporto cross e le discese che lascerebbero voragini per le punte torinesi. Con più carburante nella stiva, dietro sbaglia quasi nulla e rimedia a qualche errore dei compagni.
Un giocatore ritrovato: dopo aver appoggiato a Bonaventura la palla del vantaggio, gioca senza paura, lottando su ogni pallone e recuperandone di preziosi. Si arrende a un problema fisico nella ripresa e tutto il Milan, dopo la sua uscita, cala inevitabilmente.
Un giocatore ritrovato: dopo aver appoggiato a Bonaventura la palla del vantaggio, gioca senza paura, lottando su ogni pallone e recuperandone di preziosi. Si arrende a un problema fisico nella ripresa e tutto il Milan, dopo la sua uscita, cala inevitabilmente.
La partita di stasera non è nemmeno lontanamente paragonabile a quelle dei bei tempi che furono, ma il voto è frutto del magnifico gol che lancia i rossoneri dopo un avvio "shock". Un piccolo passo avanti per il Milan, un grande passo per il ritorno del Jack che abbiamo imparato a conoscere.
Come Peter Griffin aveva dimenticato come sedersi, Suso dimentica come si calcia verso la porta: guardato da vicino da Ansaldi e Moretti, lo spagnolo non trova spazi per incidere, limitandosi a cercare il cross con insistenza, spesso senza fortuna. Totalmente spento nel secondo tempo, esce al 78' per André Silva.
Non riesce a incidere come Biglia prima di lui. Si fa notare unicamente per un intervento wrestling su Ansaldi, rischiando pure il rosso.
Dopo due minuti fa calare la mannaia sulla valutazione perdendo palla in zona "rossa" e abbattendo, pochi secondi dopo, Ansaldi in area di rigore. Ringrazi Belotti. Col passare dei minuti va a migliorare, ma quando avrebbe la palla buona per bucare Sirigu, si scioglie in area.
La lotta e i gomiti alti non bastano più: esaurita la pazienza dei tifosi rossoneri, che ai fischi per la sterilità infinita del croato aggiungono i mugolii per il corner su cui arriva il pari di De Silvestri con l'ex attaccante della Fiorentina nel ruolo dello spaventapasseri sul primo palo. Esce per Cutrone, e nessuno ne sente la mancanza.
Regala alla partita scatti e confusione, che comunque è più di quanto dato da Kalini? nel maggior tempo avuto a disposizione. La foga nel protestare gli costa il giallo, la fretta di concludere lo fa sbattere contro i guantoni di Sirigu. Sveglio e voglioso, impossibile non apprezzarlo, in questo Milan.
Regala alla partita scatti e confusione, che comunque è più di quanto dato da Kalini? nel maggior tempo avuto a disposizione. La foga nel protestare gli costa il giallo, la fretta di concludere lo fa sbattere contro i guantoni di Sirigu. Sveglio e voglioso, impossibile non apprezzarlo, in questo Milan.
Cerca d'innescare Cutrone, ma gioca troppo poco per farsi valere in area di rigore, col Torino che spinge con maggior convinzione. Forse giocherà titolare la prossima...
Cerca d'innescare Cutrone, ma gioca troppo poco per farsi valere in area di rigore, col Torino che spinge con maggior convinzione. Forse giocherà titolare la prossima...
Parte alto nel tridente, eppure dopo pochi minuti lo ritroviamo nella sua area, a terra, cercando di dare una mano. I suoi limiti sono la sua forza, e viceversa. Re di falli subiti e duelli, ogni tanto tenta di sgusciare via a De Silvestri o Rincón, ma quando arriva al tiro sono dolori (per il Milan).
Graziato dalla follia di Kessié in avvio, non crede ai suoi occhi quando Jack cala l'asso col destro da fuori area dopo nove minuti di gioco. Poi, complice un calo fisico globale e l'infortunio a Biglia, non trova più il modo di rendere i suoi pericolosi dalle parti di Sirigu. Pareggio inutile, prosegue la corsa europea, ma tanti saluti alla Champions.