Quattro gol che nessuno si aspettava, anche perchè il Carpi, in questo campionato e in Serie A, non li aveva mai fatti. Quattro gol che però oggi fanno sperare in una salvezza, a questo punto, più in gioco che mai: considerando che il Palermo andrà a Torino, contro la Juve, i 31 punti del Carpi in questo momento hanno un peso specifico importante. E che potrebbe divenire fondamentale.

Nella settimana in cui il rinnovamento del Genoa sembra alle porte con il possibile lancio dell'era Juric, Gasperini rinuncia a Rincon e Suso, e lancia un 3-5-2 con Pavoletti e Cerci davanti e Rigoni in mezzo al campo. Castori risponde con il solito, accorto 4-4-1-1, con Lollo dietro Mbakogu e la fantasia di Di Gaudio a supporto sulla fascia. 

PRIMO TEMPO - Grande occasione per il Carpi dopo appena quattro minuti, anche se Mbakogu, non proprio perfetto nella prima frazione di gara, si lascia recuperare e spreca malamente a tu per tu con Lamanna. Il portiere rossoblu si mette poi in luce con una bell'intervento su tentativo da fuori di Di Gaudio, sempre pimpante nelle sue iniziative offensive. Il Carpi non trova però continuità nella pressione, ed il Genoa ne approfitta, pur con un centrocampo non eccezionale, per colpire: discesa di Ansaldi che vede Dzemaili, Letizia si fa saltare troppo facilmente e Pavoletti insacca. Nel finale di tutto e di più: prima l'espulsione di Izzo, poi il gol del pareggio di Di Gaudio e poi il clamoroso ribaltone, al quinto minuto di recupero, con Lollo. 

SECONDO TEMPO - La mazzata è il gol al quarto minuto: Pasciuti fissa il punteggio sul 3-1, scrivendo in un certo senso la storia con i primi tre gol del Carpi in una partita in questo campionato. Poi gli uomini di Castori gestiscono, quelli di Gasperini si addormentano: Lasagna sbaglia due gol in fotocopia, poi Sabelli fa il quarto, e riscrive la storia. Salvezza sempre più avvincente.