Non trasmette la sensazione di sicurezza che dovrebbe dare un portiere, tuttavia non ha particolari responsabilità sulle reti realizzate dall'Udinese, anzi viene fin troppo lasciato in balia degli eventi dalla propria difesa.
Non trasmette la sensazione di sicurezza che dovrebbe dare un portiere, tuttavia non ha particolari responsabilità sulle reti realizzate dall'Udinese, anzi viene fin troppo lasciato in balia degli eventi dalla propria difesa.
Anche lui come D'Alessandro finisce spesso con l'essere schiacciato nella propria metà campo per cercare di limitare le iniziative avversarie. Nel secondo tempo trova però lo spazio per tentare un'improvvisa conclusione, senza tuttavia centrare lo specchio della porta.
Il meno peggio del pacchetto arretrato dei ferraresi, spostato sulla corsia cerca di limitare le iniziative avversarie. Può far poco però quando l'ispiratissimo De Paul va a calcare le sue stesse zolle, mettendolo in inferiorità numerica.
Buona parte della responsabilità sulla prima rete dell'Udinese è sua: sulla rimessa laterale si lancia in uno spericolato intervento in spaccata che di fatto consegna la sfera a De Paul. Non contento è lui che tocca il pallone che finisce sui piedi di Okaka nell'azione del 2-0 e poi rischia di fornire anche un assist a Lasagna che, però, spreca da pochi passi.
Altra serata da dimenticare per il difensore centrale della SPAL. Quasi impaurito dalla forza fisica di Okaka e dalla velocità di Lasagna dimostra sempre una certa insicurezza. Incomprensibile il suo movimento sulla rete del definitivo 3-0.
Entra quando i giochi sono ampiamente fatti, prova a farsi vedere in un paio di occasioni, ma la difesa dell'Udinese schierata già a cinque uomini lo neutralizza senza troppe difficoltà.
Entra quando i giochi sono ampiamente fatti, prova a farsi vedere in un paio di occasioni, ma la difesa dell'Udinese schierata già a cinque uomini lo neutralizza senza troppe difficoltà.
Non riesce a dare continuità alle sue rare sgroppate nella metà campo avversaria, finisce spesso con l'essere schiacciato sulla linea dei difensori palesando qualche incertezza sul suo reale posizionamento in campo.
Mister Di Biagio affida a lui il compito di innescare la fiammella offensiva dell'attacco ferrarese, l'ex Cagliari però non ripaga la fiducia del mister se non con sporadiche iniziative personali.
Fin dai primi momenti della partite soffre palesemente la fisicità di Fofana e Walace, finendo per l'essere preso nel mezzo senza avere né lo spazio né il tempo di gestire con lucidità il pallone.
Fin dai primi momenti della partite soffre palesemente la fisicità di Fofana e Walace, finendo per l'essere preso nel mezzo senza avere né lo spazio né il tempo di gestire con lucidità il pallone.
Ha una parte di responsabilità sulla rete che sblocca la partita: lascia troppo spazio a De Paul ed il fantasista argentino ne approfitta nel migliore dei modi. Nel restante tempo a sua disposizione non riesce mai ad entrare in partita, anche per via della grande pressione portata dai centrocampisti avversari.
Per tre volte ha l'occasione di andare alla conclusione con un discreto spazio a disposizione, senza mai centrare lo specchio della porta, smentendo parzialmente la sua fama di buono stoccatore.
Entra per dare maggiore fisicità al centrocampo della SPAL invece finisce con il perdere fin troppi possessi in modi decisamente banali per un giocatore di Serie A.
Entra e prova a dare la scossa alla SPAL con una bella conclusione a giro, il suo tiro non entra di pochissimo e la partita non si decide più a svoltare.
Prova a caricarsi tutto il peso della squadra sulle proprie spalle, lottando contro l'arcigna difesa friulana ed abbassandosi spesso alla ricerca di palloni giocabili.
Entra a partita ampiamente indirizzata e così come i suoi compagni di reparto va a sbattere contro l'oltremodo organizzata difesa dell'Udinese.
La partita della SPAL è tutta riassumibile in pochi secondi della ripresa, Vicari scende palla al piede verso la metà campo dell'Udinese e poi si guarda intorno non trovando nessun compagno in posizione per ricevere, alza la testa e guarda sbigottito Dabo, il compagno a lui più vicino. I biancoazzurri sembrano aver smarrito la bussola ed in queste condizioni sarà proibitivo lottare per la salvezza.
La partita della SPAL è tutta riassumibile in pochi secondi della ripresa, Vicari scende palla al piede verso la metà campo dell'Udinese e poi si guarda intorno non trovando nessun compagno in posizione per ricevere, alza la testa e guarda sbigottito Dabo, il compagno a lui più vicino. I biancoazzurri sembrano aver smarrito la bussola ed in queste condizioni sarà proibitivo lottare per la salvezza.
La SPAL tira in porta solamente due volte in tutta la partita, il portiere argentino controlla senza troppi problemi limitandosi ad un lavoro ordinario per tutto il resto del match.
La SPAL tira in porta solamente due volte in tutta la partita, il portiere argentino controlla senza troppi problemi limitandosi ad un lavoro ordinario per tutto il resto del match.
La SPAL tira in porta solamente due volte in tutta la partita, il portiere argentino controlla senza troppi problemi limitandosi ad un lavoro ordinario per tutto il resto del match.
I suoi compagni di reparto sono in ottima forma e lui ne approfitta per passare una serata tutto sommato tranquilla. Quando lamenta un leggero problema fisico Gotti ne approfitta per richiamarlo in panchina concedendogli un po' di riposo.
I suoi compagni di reparto sono in ottima forma e lui ne approfitta per passare una serata tutto sommato tranquilla. Quando lamenta un leggero problema fisico Gotti ne approfitta per richiamarlo in panchina concedendogli un po' di riposo.
I suoi compagni di reparto sono in ottima forma e lui ne approfitta per passare una serata tutto sommato tranquilla. Quando lamenta un leggero problema fisico Gotti ne approfitta per richiamarlo in panchina concedendogli un po' di riposo.
Entra a partita ampiamente indirizzata per far rifiatare l'acciaccato De Maio. Si limita a dare una mano ai suoi compagni a controllare le folate avversarie senza mai strafare.
Nel primo tempo sembra insuperabile, riesce a calamitare ogni pallone che passa dalle sue parti. Con il passare dei minuti la sua prestazione scende a standard più normali anche per via di una minore convinzione degli attaccanti avversari.
Partita non travolgente la sua, ma ordinata e precisa sia in fase di contenimento che in fase di spinta.
Partita non travolgente la sua, ma ordinata e precisa sia in fase di contenimento che in fase di spinta.
Entra per far rifiatare Zeegelaar, si schiera in linea con i difensori centrale per formare una linea di cinque elementi e controllare gli attacchi dei ferraresi.
Entra per far rifiatare Zeegelaar, si schiera in linea con i difensori centrale per formare una linea di cinque elementi e controllare gli attacchi dei ferraresi.
Ad inizio partita sembra avere il turbo e non volersi fermare mai attaccando con continuità la metà campo avversaria. Con il passare dei minuti, forse per la stanchezza, diminuisce le sue sgroppate cercando di limitarsi ad un lavoro maggiormente difensivo.
Ingaggia fin dai primissimi minuti della partita un bel duello fisico con Petagna, uscendone spesso vincitore. Decisivo il contrasto vinto nel primo tempo all'interno della propria area di rigore, senza quell'intervento Petagna sarebbe stato libero di calciare a botta sicura da pochissimi passi.
Ingaggia fin dai primissimi minuti della partita un bel duello fisico con Petagna, uscendone spesso vincitore. Decisivo il contrasto vinto nel primo tempo all'interno della propria area di rigore, senza quell'intervento Petagna sarebbe stato libero di calciare a botta sicura da pochissimi passi.
Prestazione molto appariscente per il centrocampista friulano che fa pesare tutta la sua fisicità sui portatori di palla avversari. Appena è possibile cerca anche qualche percussione centrale per creare superiorità numerica. Nel finale trova anche l'assist per la rete del definitivo 3-0 siglata da Lasagna.
Ad inizio partita sembra essere un po' fuori dal match, poi improvvisamente si accende e non esce più dalla partita, diventando un fattore fondamentale. Prima sblocca il match, poi propizia la seconda rete, condendo il tutto con una serie di giocate da applausi.
Non molto appariscente, ma in mezzo al campo domina con grande sicurezza. Le sue statistiche parlano di 80 passaggi complessivi, di cui 40 nella metà campo avversaria, con una percentuale di realizzazione pari al 95%.
Nel primo tempo si divora un paio di occasioni, ma si rifà ampiamente nel finale quando nonostante la stanchezza trova la lucidità di saltare Letica ed insaccare da posizione defilata sull'invito di Fofana.
Nel primo tempo si divora un paio di occasioni, ma si rifà ampiamente nel finale quando nonostante la stanchezza trova la lucidità di saltare Letica ed insaccare da posizione defilata sull'invito di Fofana.
Corre e lotta contro tutti i difensori della SPAL, usando tutta la propria fisicità per fornire sponde ed aprire varchi. La rete del momentaneo 2-0 è da vero rapinatore d'area con un tocco preciso che beffa Letica dopo l'improvvida deviazione di Bonifazi.
Corre e lotta contro tutti i difensori della SPAL, usando tutta la propria fisicità per fornire sponde ed aprire varchi. La rete del momentaneo 2-0 è da vero rapinatore d'area con un tocco preciso che beffa Letica dopo l'improvvida deviazione di Bonifazi.
Quella di questa sera era una sfida delicata per l'Udinese, vincerla avrebbe significato tirarsi quasi definitivamente fuori dalle zone paludose della classifica. Lui manda in campo una squadra solida e concentrata, capace di approfittare di tutte le amnesie di una SPAL ormai quasi rassegnata alla retrocessione.