
Quattro gol sul groppone non sono pochi, ma che poteva fare? Dybala lo buca due volte su calcio di rigore e lo soprende imparabilmente col mancino da fuori, così come Douglas Costa. Non compie parate di livello, esce sconsolato.
Quattro gol sul groppone non sono pochi, ma che poteva fare? Dybala lo buca due volte su calcio di rigore e lo soprende imparabilmente col mancino da fuori, così come Douglas Costa. Non compie parate di livello, esce sconsolato.
Quattro gol sul groppone non sono pochi, ma che poteva fare? Dybala lo buca due volte su calcio di rigore e lo soprende imparabilmente col mancino da fuori, così come Douglas Costa. Non compie parate di livello, esce sconsolato.
Bravissimo quando chiude la strada agli juventini in tante occasioni, ma sul giudizio finale pesa come un macigno il fallo su Pjani? che - rivisto al VAR - costa il calcio di rigore in chiusura di primo tempo ai suoi. Errore banale e decisivo.
Il peggiore della difesa, anche perché quando la Juventus fa male c'è lui di mezzo: nel primo tempo Dybala, nella ripresa è Douglas a scherzarlo con la serpentina esplosiva. Pomeriggio da dimenticare.
Il peggiore della difesa, anche perché quando la Juventus fa male c'è lui di mezzo: nel primo tempo Dybala, nella ripresa è Douglas a scherzarlo con la serpentina esplosiva. Pomeriggio da dimenticare.
Qualcosa sbaglia pure lui e il posizionamento non è sempre ottimale, ma nel complesso non sono mai errori decisivi. Chiude con un formidabile 100% di passaggi completati nell'arco dei novanta minuti.
Giocatore d'altro livello, non è un caso che i maggiori pericolo arrivano dall'altro lato del terreno di gioco, dove Dybala e Douglas Costa fanno le magie. In avvio arriva alla conclusione senza impensierire Szcz?sny, cincischia un po' quando Mandzuki? segna da terra, ma Pasqua annulla. Assolto.
Dentro per Brignola, si guadagna la sufficienza mettendo ordine in mezzo al campo. Non demerita.
Bene perché ha il mancino sempre caldo e - anche nel finale - sa come impegnare Szcz?sny con conclusioni velenose. Fiore all'occhiello il corner che esalta la verticalità di Diabaté, macchia indelebile il calcetto, inutile quanto vistoso, che abbatte HiguaÃn per il secondo penalty di giornata.
Se ne va in progressione come un uccello migratore col motore sulle ali, costringendo spesso i mediani juventini ad abbatterlo. Ispira spesso Diabaté e propizia il primo gol dei suoi col bolide che impegna Szcz?sny. Bel giocatore.
Sufficienza doverosa per l'assist che rimette in partite le "Streghe" nella prima frazione. Giocatore intelligente e falloso, all'occorrenza, sparisce dal campo per lunghi tratti per poi azzeccare il passaggio che illumina; nel finale non si vede più.
Fa quasi una brutta figura, se paragonato a Diabaté. Si vede poco, non punge mai e quando potrebbe segnare si incarta, solo davanti a Szcz?sny.
Va e viene contrastando tutti quelli alla portata, dimenticandosi, a volte, di essere un'attaccante. Generosità a grappoli, pericolosità zero.
Va e viene contrastando tutti quelli alla portata, dimenticandosi, a volte, di essere un'attaccante. Generosità a grappoli, pericolosità zero.
Cinque gol in cinque presenze nel Benevento fanalino di coda: acquisto azzeccatissimo del mercato di gennaio, Cheick da Bamako non sarà elegantissimo da vedere, ma quanto fa male? Una doppietta alla Juventus va raccontata a tutte le generazioni che verranno. Ringraziando Benatia e Rugani.
Esce dal suo stadio conscio dell'ennesima prestazione sorprendente, ulteriore rimpianto per una stagione che poteva essere diversa con lui al timone dei campani da inizio anno. Mette paura alla Juventus, e non è poco.
Straordinario sul missile di Djuricic nel primo tempo, può solo osservare Diabaté sbatterla in rete due volte per le dormite dei suoi difensori. Nel secondo tempo è coraggioso in uscita su Iemmello, ma sul tiro di Viola rischia goffamente l'autorete.
Straordinario sul missile di Djuricic nel primo tempo, può solo osservare Diabaté sbatterla in rete due volte per le dormite dei suoi difensori. Nel secondo tempo è coraggioso in uscita su Iemmello, ma sul tiro di Viola rischia goffamente l'autorete.
Senza particolari meriti partecipa alla conquista dei tre punti: qualche cross isolato, buon controllo della fascia di competenza. Senza sforzi esce dal campo con l'unica sufficienza nel pacchetto difensivo.
Meglio a impostare che a difendere e si vede quando s'addormenta sull'asse Guilherme - Diabatè col maliano lesto a segnare il gol dell'uno a uno. Nel resto del tempo va via liscio, senza ulteriori responsabilità.
Lo svarione di Rugani lo lascia solo di fronte all'impietosa mano dal pagellista: Diabatè gli sguscia via e deposita in rete. Primatista di cross effettuati, a fine partita cerca d'innescare HiguaÃn, ma non ha fortuna.
In mezzo alle chiusure e alle palle recuperate sta il peccato originale: la pessima marcatura da corner su Diabaté. Dybala e Douglas lo salvano da tanti capi d'accusa, ma, su corner, è imperdonabile difendere così.
L'ultimo quarto d'ora per Mandzuki? per aggiustare il centrocampo, stanco e debilitato dai cambi offensivi. Sufficienza fantacalcistica.
Il ritorno del "Principino", in campo per un'ora prima di far posto all'artiglieria pesante griffata Pipita. Fido compagno di Pjani? a impostare, poco prima dalla sostituzione cerca il tiro morbido diretto all'incrocio, ma Puggioni non si scompone.
Giocatore totale, non arriva al sette in pagella per la leggerezza in marcatura che poteva portare il Benevento al gol con Guilherme, sempre da corner. Col pallone fra i piedi disegna calcio e pennella per i suoi avanti mettendo Cuadrado in condizione di segnare solo contro Puggioni, col colombiano che calcia malamente a lato. Su punizione ci prova, ma allarga troppo il giro.
Media ponderata fra il gol divorato solo contro Puggioni - che assist di Pjani? - e l'assist a Dybala per il vantaggio. Colombiano più triste del solito, deposita in area la solita mole di cross prima di lasciare il campo all'estro di Douglas Costa.
Di solito entra e regala assistenze, oggi decide di mettersi in proprio dribblando tre giocatori prima di esplodere il sinistro come avrà visto fare a Robben tante volte in quel di Monaco. Il suo gol chiude la partita.
Lotta gettandosi su tutti i contrasti nella zona mediana del campo, ma per Allegri, oggi, è un giocatore completamente inutile a livello offensivo. Prezioso nel contenere, ma il Benevento non è il Real...
Lotta gettandosi su tutti i contrasti nella zona mediana del campo, ma per Allegri, oggi, è un giocatore completamente inutile a livello offensivo. Prezioso nel contenere, ma il Benevento non è il Real...
I rigori li segna con ritrovata sicurezza, spiazzando sempre Puggioni e cambiando angolo. La Joya riscatta così il rosso rimediato contro il Real Madrid portandosi a casa il pallone e aprendo le danze con un gol dei suoi, col solito mancino. Ventunesimo gol in questo campionato, Paulo, per le critiche, non ha proprio tempo.
La situazione in casa Juventus non lo fa stare tranquillo, e allora succede che anche contro il Benevento, da prima punta, il croato faccia una fatica enorme. Il gol, fortunato ma cercato, arriverebbe anche, ma Pasqua annulla col VAR per un evidente tocco col braccio. Triste e ammonito, lascia il campo a Khedira per l'ultimo quarto d'ora.
La situazione in casa Juventus non lo fa stare tranquillo, e allora succede che anche contro il Benevento, da prima punta, il croato faccia una fatica enorme. Il gol, fortunato ma cercato, arriverebbe anche, ma Pasqua annulla col VAR per un evidente tocco col braccio. Triste e ammonito, lascia il campo a Khedira per l'ultimo quarto d'ora.
Dentro per Marchisio, non arriva al tiro praticamente mai, ma è decisivo nell'azione che porta Viola ad abbatterlo in area di rigore. Furbo ed esperto nel cadere, il Pipita ci mette lo zampino guadagnandosi il penalty che cambierà volto alla gara.
Dentro per Marchisio, non arriva al tiro praticamente mai, ma è decisivo nell'azione che porta Viola ad abbatterlo in area di rigore. Furbo ed esperto nel cadere, il Pipita ci mette lo zampino guadagnandosi il penalty che cambierà volto alla gara.
La rabbia dopo il pari del Benevento lo costringe a inserire i cambi pesanti, per non perdere - anche - punti Scudetto col Napoli alla finestra. Salvato dal VAR e da Dybala, mette un altro tassello per la conquista dell'ennesimo tricolore.