Dopo il pareggio del Napoli, l’Inter di Pioli nel posticipo della 30.a giornata ha una ghiotta occasione di avvicinarsi al terzo posto che significherebbe Champions League. A San Siro, di fronte a ben 45.000 sostenitori, l’avversario da battere è la Samp di Giampaolo, nona in classifica ma non del tutto appagata in questo finale di stagione.
FORMAZIONI: Pioli conferma il 4-2-3-1 confermando Medel in difesa (altra panchina per Murillo, sempre più lontano da Milano) al fianco di Miranda. Nella diga di centrocampo a sorpresa gioca Brozovi? che vince il ballottaggio con Kondogbia per affiancare Gagliardini. Alle spalle di Icardi, giocano Candreva, Perisic e Banega che ha sorpassato Joao Mario. Giampaolo risponde con il 4-3-1-2 in cui l’unica novità è rappresentata da Linetty al posto di Praet. In attacco pesa l’assenza di Luis Muriel. Cercherà allora di mettersi in mostra Patrik Schick, centravanti ceco che è finito nel mirino di tantissimi club, tra cui proprio quello nerazzur
PRIMO TEMPO: la prima occasione arriva all’ottavo minuto. Su una corta respinta di pugno di Viviano su tiro centrale di Banega, Candreva solo soletto può prendere la mira, ma calcia male e la palla finisce abbondantemente a lato. Dopo l’ennesimo infortunio di Jacopo Sala che costringe Giampaolo ad inserire Bartosz Bereszy?ski, Quagliarella scocca un fulmineo destro dalla distanza che colpisce il palo esterno. Al 35’ la sblocca Danilo D’Ambrosio abile a sfruttare col piattone un assist di Banega. Seconda rete stagionale per il terzino nerazzurro fresco di convocazione in nazionale viziata però da una posizione irregolare di Banega. La Samp reagisce sul finire della prima frazione con Bruno Fernandes che coglie di destro il secondo legno della serata con Handanovic battuto anche stavolta.
SECONDO TEMPO: Gagliardini, decisamente fuori fase, resta negli spogliatoi per un problema alla caviglia, dentro Kondogbia. Dopo 5’ minuti su palla inattiva Silvestre la indirizza di testa verso la porta, Schick con i tacchetti è il più lesto ad accompagnarla in rete. 1-1 e tutto da rifare per Pioli, visibilmente contrariato perché il corner da cui è scaturito il gol è stato concesso nonostante una sospetta spinta dell’attaccante ceco su Medel. Pioli per aumentare il peso offensivo getta nella mischia l’ex di turno Eder, al posto di Banega, vistosamente calato nella ripresa. Icardi non è in serata e spreca la terza palla gol, stavolta ghiottissima perché a porta vuota su fendente teso di Candreva. L'Inter non riesce a riportarsi in vantaggio e subisce le ripartenze della Samp. Ed così che a cinque dal termine, passa la Samp. Brozovi? stoppa maldestramente con la mano un calcio di punizione di Alvarez. Celi non ha dubbi, è calcio di rigore. Dal dischetto Quagliarella spara una bomba centrale sotto la traversa. 1-2, rimonta completata, e addio sogni di gloria per i nerazzurri.
Dopo 21 anni la Samp torna a vincere a San Siro, consolida il nono posto e spegna i sogni Champions dell'Inter, lontana 9 punti dal Napoli.