Nel primo tempo due ottimi interventi e un'uscita a vuoto senza conseguenze. Subisce incolpevolmente gol da Quagliarella dopo un passaggio killer del compagno Theo Hernandez.
- Quagliarella 59’
- Hauge 88’
Nel primo tempo due ottimi interventi e un'uscita a vuoto senza conseguenze. Subisce incolpevolmente gol da Quagliarella dopo un passaggio killer del compagno Theo Hernandez.
Solita partita sicura, pur con qualche imprecisione di troppo che non gli si addice. Il centrocampo del Milan fatica e spesso è chiamato agli straordinari, ma quest'oggi ringrazia in più di un'occasione il proprio compagno di reparto.
Parte in sordina, cresce alla lontana e sembra potersi confermare come di consueto. Allo scoccare dell'ora esatta la giocata più incomprensibile da quando veste la maglia rossonera, con un passaggio in orizzontale nel raggio di nessun compagno e per l'accorrente Quagliarella. Un errore non da lui che condiziona anche il suo prosieguo del match.
Parte in sordina, cresce alla lontana e sembra potersi confermare come di consueto. Allo scoccare dell'ora esatta la giocata più incomprensibile da quando veste la maglia rossonera, con un passaggio in orizzontale nel raggio di nessun compagno e per l'accorrente Quagliarella. Un errore non da lui che condiziona anche il suo prosieguo del match.
Entra in campo con la consapevolezza che il peso della retroguardia rossonera sia sulle sue spalle e lo mantiene ferreo per tutti i 90', nonostante la poca assistenza da parte dei compagni di gioco.
Entra in campo con la consapevolezza che il peso della retroguardia rossonera sia sulle sue spalle e lo mantiene ferreo per tutti i 90', nonostante la poca assistenza da parte dei compagni di gioco.
Entra per mettere disciplina nel versante difensivo di destra del Milan e vi riesce, senza eccessi e senza sbavature.
Entra per mettere disciplina nel versante difensivo di destra del Milan e vi riesce, senza eccessi e senza sbavature.
Dopo l'ottimo esperimento di Verona, questa volta l'ex Empoli delude le aspettative, lasciando il campo a capo chino e con un'occhiataccia di Pioli.
Dopo l'ottimo esperimento di Verona, questa volta l'ex Empoli delude le aspettative, lasciando il campo a capo chino e con un'occhiataccia di Pioli.
Evidentemente sottotono, ma il potenziale tecnico è ampio e appena accende la luce il Milan trova il pari. Nel finale potrebbe regalarsi e regalare la giornata da sogno, ma perde l'attimo per calciare e il ritorno dell'avversario gli fa solo guadagnare il diciannovesimo palo stagionale dei rossoneri.
Evidentemente sottotono, ma il potenziale tecnico è ampio e appena accende la luce il Milan trova il pari. Nel finale potrebbe regalarsi e regalare la giornata da sogno, ma perde l'attimo per calciare e il ritorno dell'avversario gli fa solo guadagnare il diciannovesimo palo stagionale dei rossoneri.
È fuori condizione ed è subito evidente, ma quando accende la luce riesce a far girare il pallone come nessun altro. Nel finale sfiora il gol e aumenta di intensità, riscattando almeno in parte le fasi di gioco in cui risulta totalmente assente.
Corre e si batte come suo solito, ma come troppo spesso accade, con una corsa troppo spesso fine a se stessa. Lascia il campo stremato e a capo chino.
È fuori forma e carente del giusto ritmo e ciò è evidente dalle prime fasi di gioco. Con la palla tra i piedi riesce ad incantare, ma riesce a garantire solo il 50% del proprio potenziale.
Il modo in cui riesce a farsi doppiare da Candreva in velocità nonostante l'avversario abbia 75' di gioco nelle gambe è imbarazzante, ma quando messo in condizione di far bene, complice la libertà in mezzo al campo, riesce ad accendere la luce come solo lui sa fare, purtroppo senza risultati determinanti per il collettivo.
Riscoperto terzino destro, come agli esordi rossoneri e in maglia della nazionale del Belgio, non mantiene le aspettative e lascia il campo dopo 45'.
Entra bene in partita, sfiorando anche il gol, ma ha ancora poco più di mezzora nelle gambe e nel tempo impiegato non riesce a portare i suoi in trionfo.
Il Milan non spicca per prepotenza tattica, lui ci mette la tecnica. Il supporto dei compagni vacilla e in più di un'occasione è costretto ad arretrare il proprio raggio di azione. Una prestazione non certo esaltante, nella quale avrebbe potuto fare di più.
Il Milan non spicca per prepotenza tattica, lui ci mette la tecnica. Il supporto dei compagni vacilla e in più di un'occasione è costretto ad arretrare il proprio raggio di azione. Una prestazione non certo esaltante, nella quale avrebbe potuto fare di più.
Il gol nel suo dna, il tiro al giro nel suo destino. Regala un prezioso punto ai rossoneri, evitando una sconfitta casalinga che sarebbe stata oltremodo deleteria.
Il gol nel suo dna, il tiro al giro nel suo destino. Regala un prezioso punto ai rossoneri, evitando una sconfitta casalinga che sarebbe stata oltremodo deleteria.
Saluta definitivamente addio al sogno scudetto e, nonostante la sfortuna, almeno quest'oggi con qualche responsabilità di preparazione al match.
Saluta definitivamente addio al sogno scudetto e, nonostante la sfortuna, almeno quest'oggi con qualche responsabilità di preparazione al match.
Non esente da minime responsabilità in occasione del gol subito, si riscatta con la prodezza su Calhanoglu che concede ai suoi di portare via da San Siro un prezioso punto.
Non esente da minime responsabilità in occasione del gol subito, si riscatta con la prodezza su Calhanoglu che concede ai suoi di portare via da San Siro un prezioso punto.
Dopo la sfortunata gara disputata contro il Torino, torna e si riscatta contro il Milan, con una prestazione maiuscola.
Gara eccellente per il baluardo di Ranieri. Propositiva in avanti e perfetta dietro, dove non concede alcunché e regala prodezze per tutti i 95' di gioco.
Gara esemplare, da far vedere nelle scuole calcio alla voce "centrale difensivo". Si francobolla ad ogni attaccante che tenta l'ingresso in area avversaria, chiude ogni proposizione offensiva, spende il giallo a dovere e salva come ultimo uomo prima che il pallone si depositi in rete. Applausi a scena aperta.
La sua una gara di sacrificio, spirito e corsa. Non tira mai indietro la gamba e mantiene un'intensità invidiabile per tutto il tempo di gioco.
Propositivo in avanti, didascalico dietro, la fascia destra della Samp è sua e la tratta a dovere per tutto il tempo di gioco, lottando a viso aperto contro avversari che muovevano i primi passi tra i pulcini quando lui era un affermato giocatore di caratura europea. Sul gol di Hauge paga l'aver dato tutto per 90' di gioco.
Intervento horror il suo, con la squadra in vantaggio a San Siro e fin lì padrona del campo. Lascia il campo a testa bassa, consapevole di aver rovinato il pomeriggio perfetto del Doria.
Tanta fisicità e sostanza in mezzo al campo. Gestisce ogni pallone ed è sempre pericoloso sui calci piazzati. Ritrovato dopo l'ultimo buoi periodo per l'arrembaggio finale dell'undici di Ranieri.
Tanta fisicità e sostanza in mezzo al campo. Gestisce ogni pallone ed è sempre pericoloso sui calci piazzati. Ritrovato dopo l'ultimo buoi periodo per l'arrembaggio finale dell'undici di Ranieri.
L'ultimo gol segnato al Milan era proprio il suo, ma l'ultima volta finì con una vittoria dei rossoneri. Entra in campo per dar ritmo ai suoi e vi riesce senza eccessi e senza sbavature.
Un gol sbagliato incredibilmente che grida ancora vendetta, ma da lì una gara in crescendo che può solo strappare applausi, con giocate che fanno ben comprendere il perché Ranieri riponga in lui costante fiducia.
Un gol sbagliato incredibilmente che grida ancora vendetta, ma da lì una gara in crescendo che può solo strappare applausi, con giocate che fanno ben comprendere il perché Ranieri riponga in lui costante fiducia.
Un ottimo primo tempo, nel quale fa subito ben comprendere tutta la sua voglia di riscatto, dopo il periodo di stop forzato. Lascia il campo in debito d'ossigeno per l'impegno profuso.
Un ottimo primo tempo, nel quale fa subito ben comprendere tutta la sua voglia di riscatto, dopo il periodo di stop forzato. Lascia il campo in debito d'ossigeno per l'impegno profuso.
Vince a mani basse la sfida a distanza con Ibrahimovic, gratificando una prestazione non del tutto esaltante con un gol da favola che lo conferma ancora una volta bomber di razza.
Ranieri lo getta nella mischia per far rifiatare i suoi e riesce nell'intento, nei limiti di ciò che può essere concesso nella fase finale del match. Avrà modo di mettersi in mostra nelle successive uscite.