Gioca per la positività al Covid di Skorupski e si fa trovare pronto. Fa il possibile su Lukaku e cerca di mantenere anche serenità in fase di impostazione.
Entra a freddo per l'infortunio del collega giapponese e viene subito messo a dura prova da Lautaro. Tiene bene botta e sforna un paio di cross interessanti.
Entra a freddo per l'infortunio del collega giapponese e viene subito messo a dura prova da Lautaro. Tiene bene botta e sforna un paio di cross interessanti.
Il duello fisico con Lukaku lo esalta e alla fine fa valere tutta la sua possenza fisica e la sua esperienza, murando spesso e volentieri il 9 nerazzurro.
Parte con grande brillantezza spingendosi con costanza, acuendo le difficoltà della serata di Hakimi. Nel secondo tempo tira un po' presto i remi in barca, ma mantiene comunque la sufficienza.
Gioca una mezz'ora di partita e si vede bene come accusa le fatiche della nazionale. Non sempre lucido e attratto fuori posizione in occasione del gol. Si arrende a un problema muscolare; Mihajlovic se la prende con la nazionale nipponica che non lo ha risparmiato.
Al contrario di Danilo, lui va spesso fuori giri nel gioco fisico, che di solito predilige. Ogni pallone che tocca in area di rigore è un brivido sulla schiena di Mihajlovic.
Non è proprio la sua partita. Fa buoni movimenti ben integrato nel quartetto offensivo rossoblù; manca però nei momenti chiave, come quando calcia alto a fine primo tempo da buona posizione. Poi si innervosisce ed esce un po' dalla gara.
Ingresso in campo tremendo per lui, che spedisce un pallone fuori dal Dall'Ara di sinistro da buonissima posizione e provoca la punizione pericolosa di Sanchez. Sbaglia anche qualche cross. Impatto negativo.
Ingresso in campo tremendo per lui, che spedisce un pallone fuori dal Dall'Ara di sinistro da buonissima posizione e provoca la punizione pericolosa di Sanchez. Sbaglia anche qualche cross. Impatto negativo.
Altra partita molto intensa del talentino olandese, che in cabina di regia non sfigura al confronto dei grandi centrocampisti nerazzurri. E' lui il migliore in campo del Bologna.
Tesse delle trame bellissime insieme a Schouten; ha sempre l'idea giusta e la traduce in campo con buona velocità di pensiero. Mezzo voto in meno per la corsa tardiva sul gol di Lukaku. Con tutti quei centimetri di differenza se non si gioca d'anticipo, è un disastro.
Tesse delle trame bellissime insieme a Schouten; ha sempre l'idea giusta e la traduce in campo con buona velocità di pensiero. Mezzo voto in meno per la corsa tardiva sul gol di Lukaku. Con tutti quei centimetri di differenza se non si gioca d'anticipo, è un disastro.
Buona prestazione quella del 10 del Bologna che si sacrifica anche tanto in fase difensiva. Gli manca però la stoccata in mezzo a parecchi pericoli creati a Skriniar e soci.
Buona prestazione quella del 10 del Bologna che si sacrifica anche tanto in fase difensiva. Gli manca però la stoccata in mezzo a parecchi pericoli creati a Skriniar e soci.
Entra con l'argento vivo addosso, forse anche troppo perché rischia in copertura su Hakimi e si becca un giallo quasi gratuito. Il suo ingresso però restituisce forza e grinta all'attacco.
Qualità e tecnica evidenti, ma è incostante nelle giocate. Sbaglia qualche appoggio facile di troppo, dando comunque l'impressione di un giocatore in grande crescita. Deve migliorare anche in difesa, con Bastoni che lo beffa sullo sprint.
I problemi legati al Covid di De Vrij lo rilanciano dal primo minuto. Da professionista esemplare si fa trovare pronto. Mette la museruola a Barrow, che gli va via solo una volta (giallo), per il resto domina la scena con i suoi colpi di testa.
Non ha grandissimi problemi a gestire gli attaccanti del Bologna. Il vento gli gioca un mezzo scherzo sul tiro di Svanberg ma se la cava portando a casa la sufficienza.
Partita totale del difensore italiano, che dietro lascia le briciole a Skov Olsen e Soriano, e a questo abbina una fase offensiva "deluxe" con tanto di sgroppata e cross al bacio sulla testa di Lukaku, dal quale nasce il gol vittoria.
L'inizio è da incubo con tante difficoltà sull'out di sinistra, ma poi si rimette in carreggiata nella fase difensiva, oltre a chiudere bene il triangolo con Bastoni nell'azione del gol.
Peggiore dell'Inter nella serata di Bologna. Non riesce mai a spuntarla su Dijks, e quelle rare volte che riesce a sgusciare in area, fa sempre la scelta sbagliata. La corsa non manca, ma il resto sì.
Regia di certo non da Oscar quella del croato al Dall'Ara. Spento e poco ispirato, non riesce a dare continuità al suo gioco, rischiando in maniera clamorosa nel finale con due palle perse sanguinose: da una di queste nascono due gialli (per lui e per Bastoni) che costeranno altrettante squalifiche.
Corre ininterrottamente per 90 minuti; corre talmente tanto che va anche più veloce dello sviluppo del contropiede. Il neo che non lo fa arrivare al 7 è proprio questo, con almeno due buone ripartenze sprecate in maniera ingenua.
E' diventato prezioso per Conte per come velocizza il gioco sempre (o quasi) di prima intenzione. Dà aria alla manovra nerazzurra e si distingue molto anche in fase di copertura.
Ingresso in campo di pura energia quello del cileno che crea numerosi pericoli al Bologna dimostrando una grande voglia di mettersi in mostra. A tratti è imprendibile.
Partita di sacrificio e di botte con Danilo e Soumaoro. Al momento opportuno però realizza il gol numero 20 del campionato spingendo in rete la palla che Ravaglia aveva spinto sul palo. Un gol pesante, che vale mezzo Scudetto (o forse più). Big Rom c'è sempre.
Partita di sacrificio e di botte con Danilo e Soumaoro. Al momento opportuno però realizza il gol numero 20 del campionato spingendo in rete la palla che Ravaglia aveva spinto sul palo. Un gol pesante, che vale mezzo Scudetto (o forse più). Big Rom c'è sempre.
Non indimenticabile il primo tempo, ma resta il grande sacrificio al servizio della squadra. A questo unisce giocate importanti come il palo e la sponda per Barella (con fallo annesso) da cui nasce il gol vittoria di Lukaku.
Prepara bene la partita, con un copione ormai consueto. Difesa e ripartenze, letali. 0-1 a Bologna, due punti sgraffignati a Milan e Juventus e Scudetto in ghiaccio, al di là di ogni scaramanzia.
