Gli impegni sono meno fitti del solito per il portiere con più parate decisive in Serie A: bene in uscita, per una volta può ringraziare la buona guardia dei compagni.
Gli impegni sono meno fitti del solito per il portiere con più parate decisive in Serie A: bene in uscita, per una volta può ringraziare la buona guardia dei compagni.
Parte male dimenticandosi l'ex compagno Taarabt, ma viene graziato. Da lì non sbaglia più nulla, dispensando all'occorrenza pure la randellata. Bene anche al cross, sarà l'odore di Nazionale... Nel finale rimedia un giallo "generoso".
Parte male dimenticandosi l'ex compagno Taarabt, ma viene graziato. Da lì non sbaglia più nulla, dispensando all'occorrenza pure la randellata. Bene anche al cross, sarà l'odore di Nazionale... Nel finale rimedia un giallo "generoso".
Anestetizza Simeone (Cholito a secco da sette partite consecutive) e rimedia nella ripresa ad un paio di "scivoloni" nel primo tempo, su tutti il buco su cross di Lazovi? che pesca Taarabt libero di calciare. Centoventitré passaggi effettuati (108 Zapata), mica bricole di empanada...
Anestetizza Simeone (Cholito a secco da sette partite consecutive) e rimedia nella ripresa ad un paio di "scivoloni" nel primo tempo, su tutti il buco su cross di Lazovi? che pesca Taarabt libero di calciare. Centoventitré passaggi effettuati (108 Zapata), mica bricole di empanada...
Costante per novanta minuti più recupero, si distingue come migliore della difesa anche per alcune progressioni palla al piede che portano calci di punizione nella trequarti avversaria. Puntuale in chiusura, non perde mai la bussola.
A volte lascia che l'avversario si prenda troppo campo e tarda ad arrivare al contrasto prima del possibile traversone: pazienza. Nato quando muore Napoleone, gioca con disinvoltura appoggiando di petto per Donnarumma a velocità moderate: se "la sera Vangioni", del mattino non c'importa.
A volte lascia che l'avversario si prenda troppo campo e tarda ad arrivare al contrasto prima del possibile traversone: pazienza. Nato quando muore Napoleone, gioca con disinvoltura appoggiando di petto per Donnarumma a velocità moderate: se "la sera Vangioni", del mattino non c'importa.
Non segnava in Serie A da 391 giorni, quando ancora il Milan era flashforward sul vestito viola: astuto nel credere al tocco di prima di Lapadula è altrettanto lesto a depositare in rete scavalcando Lamanna in uscita. Il gol, pesante, vale un pezzo di ricorsa europea: esce a un quarto d'ora dalla fine fra gli applausi dopo aver sfiorato la doppietta.
Non segnava in Serie A da 391 giorni, quando ancora il Milan era flashforward sul vestito viola: astuto nel credere al tocco di prima di Lapadula è altrettanto lesto a depositare in rete scavalcando Lamanna in uscita. Il gol, pesante, vale un pezzo di ricorsa europea: esce a un quarto d'ora dalla fine fra gli applausi dopo aver sfiorato la doppietta.
Il Milan domina a possesso palla e il "carrarmato" fa fatica, logico. Si guadagna la sufficienza con un paio di "mischie" guadagnate nel finale (Gentiletti ringrazia).
Tesse la classica ragnatela nel buco lasciato dal sofferente Bertolacci dopo due minuti: non doveva giocare, invece governa facilmente il gioco sfiorando pure il gol con tiri da fuori. Bene, benissimo.
Tesse la classica ragnatela nel buco lasciato dal sofferente Bertolacci dopo due minuti: non doveva giocare, invece governa facilmente il gioco sfiorando pure il gol con tiri da fuori. Bene, benissimo.
Va e viene, va e viene in un moto perpetuo di scambi di fascia con Deulofeu. Ogni tanto viene lanciato, ogni tanto lancia lui, senza disdegnare il ripiegamento e il pressing in fase di non possesso che Montella gli chiede. Izzo gli cancella il gol salvando sulla linea, ma stasera l'ex Genoa detiene il record di dribbling riusciti.
Va e viene, va e viene in un moto perpetuo di scambi di fascia con Deulofeu. Ogni tanto viene lanciato, ogni tanto lancia lui, senza disdegnare il ripiegamento e il pressing in fase di non possesso che Montella gli chiede. Izzo gli cancella il gol salvando sulla linea, ma stasera l'ex Genoa detiene il record di dribbling riusciti.
Partecipa alla "resistenza light" nel finale senza affaticarsi troppo. Sufficienza doverosa.
Partecipa alla "resistenza light" nel finale senza affaticarsi troppo. Sufficienza doverosa.
Il feeling col gol non è cosa, stasera, ma il "votone" è tutto per l'assist a sorpresa per Mati con cui indirizza la gara. Intuizione decisiva, anche in chiave europea. Il resto è sudore e gioco di sponda, poi esce nel finale per volontà di Montella di rimpolpare la difesa.
Il feeling col gol non è cosa, stasera, ma il "votone" è tutto per l'assist a sorpresa per Mati con cui indirizza la gara. Intuizione decisiva, anche in chiave europea. Il resto è sudore e gioco di sponda, poi esce nel finale per volontà di Montella di rimpolpare la difesa.
Sempre più importante in questo Milan che vorrebbe trattenerlo ben oltre il prestito secco. Un po' egoista e molto impreciso sotto porta, si fa perdonare arando la fascia evitando di concedere a Izzo e Laxalt punti di riferimento.
Sempre più importante in questo Milan che vorrebbe trattenerlo ben oltre il prestito secco. Un po' egoista e molto impreciso sotto porta, si fa perdonare arando la fascia evitando di concedere a Izzo e Laxalt punti di riferimento.
Ahi ahi Vincenzo, ora che l'Inter è a due punti (e l'Atalanta sorpassata, almeno per una notte) sarà inevitabile riparlare d'Europa. Ciò che passa sotto silenzio è che a questo Milan mancavano sei titolari, eppure continua a stupire. Bravo.
Ahi ahi Vincenzo, ora che l'Inter è a due punti (e l'Atalanta sorpassata, almeno per una notte) sarà inevitabile riparlare d'Europa. Ciò che passa sotto silenzio è che a questo Milan mancavano sei titolari, eppure continua a stupire. Bravo.
Il tocco sotto di Mati Fernández avrebbe battuto nove portieri su dieci, il resto è scarsa precisione di Deulofeu e noia.
Migliore della difesa rossoblù, non ha problemi a fronteggiare Deulofeu e Ocampos, salvando pure un gol sulla linea di porta nel primo tempo. Vittima di un problema fisico, resiste finché può: capitano coraggioso.
Migliore della difesa rossoblù, non ha problemi a fronteggiare Deulofeu e Ocampos, salvando pure un gol sulla linea di porta nel primo tempo. Vittima di un problema fisico, resiste finché può: capitano coraggioso.
Un po' colpevole sul gol di Mati - con Laxalt e Ntcham - e un po' in fallo sempre, come quando nel finale, puntato da Kucka (non Garrincha) si accartoccia su sé stesso facendosi dribblare dallo slovacco. Senza Burdisso e Izzo diventa difficile...
Mezz'ora di onesta ricerca di Simeone e appoggi precisi sul versante di destra: niente di eccezionale, ma almeno si orienta.
Mezz'ora di onesta ricerca di Simeone e appoggi precisi sul versante di destra: niente di eccezionale, ma almeno si orienta.
Mezz'ora di onesta ricerca di Simeone e appoggi precisi sul versante di destra: niente di eccezionale, ma almeno si orienta.
Izzo 2.0 from Avellino, sostituisce degnamente il suo capitano nel tempo a disposizione. Buonissima una diagonale che risolve una situazione a rischio.
C'è una forza della natura in quel corpicino di treccine e nervi, ma pure parecchie responsabilità sul gol, quando "molla" Mati e lo lascia libero di colpire. Peccato, perché dalle sfide con Deulofeu e Ocampos non esce sconfitto e si destreggia alla grande da terzino: ruolo piuttosto inedito.
C'è una forza della natura in quel corpicino di treccine e nervi, ma pure parecchie responsabilità sul gol, quando "molla" Mati e lo lascia libero di colpire. Peccato, perché dalle sfide con Deulofeu e Ocampos non esce sconfitto e si destreggia alla grande da terzino: ruolo piuttosto inedito.
Graziato da Russo per un fallaccio su Deulofeu (nemmeno ammonito), regala a Taarabt una succosa palla che il marocchino calcia debolmente verso Donnarumma. Primo giocatore sostituito da Mandorlini, pur peccando d'imprecisione non demerita, visto il "coraggio" sulla destra.
Non la sua miglior partita, ma nel piccolo regno di centrocampo rossoblù si destreggia meno timidamente del solito, fronteggiando a dovere il giovane principe Locatelli. In avvio fa un po' il Busquets con risultati alterni, poi becca il solito giallo.
Lento e prevedibile, ci prova negli ultimi venti minuti con cross quasi sempre respinti. La verve finale gli vale mezzo voto in più, ma probabilmente avrebbe meritato di uscire prima di Lazovi?.
Rovina quanto di buono fatto (i "golazo" nelle precedenti partite) con una prestazione distratta e rozza, con molte palle perse per negligenza: una di queste arriva a Lapadula che serve Mati Fernández...
Lontano ricordo quel match a San Siro contro l'Atletico di Madrid in Champions, quando incantava come un giocoliere che per pubblico ha bambini della scuola elementare. Quando Lazovi? gli serve la palla buona lui tocca così debolmente che Donnarumma potrebbe parare a occhi chiusi: esce - forse troppo tardi - per Pinilla.
Voto che vale esclusivamente per i fantacalcisti, completa un passaggio e cerca gloria sgomitando in area di rigore nel finale, ma la palla non arriva mai... Giocherà, probabilmente, la prossima da titolare.
Meno carico, meno acceso, il "Cholito" pare aver esaurito l'energia che a inizio stagione scardinava le difese con lo sguardo. Smarrito fra Paletta e Zapata come i bambini che tornano mesti e piangenti alle casse al supermercato, non segna da sette partite consecutive.
Non riesce a dare al Genoa una idea di gioco, non riesce a trasmettere più ciò che Juri? aveva donato ai suoi a inizio stagione. Simeone pare cotto, molti altri demotivati e l'assenza di Burdisso non ha aiutato. Situazione imbarazzante, fortuna che la retrocessione pare roba d'altri.