Ordinaria amministrazione: l'Empoli non è quasi mai pericoloso, e l'unica volta che lo è tocca al palo salvare la porta rossoblu.
Ordinaria amministrazione: l'Empoli non è quasi mai pericoloso, e l'unica volta che lo è tocca al palo salvare la porta rossoblu.
Ordinaria amministrazione: l'Empoli non è quasi mai pericoloso, e l'unica volta che lo è tocca al palo salvare la porta rossoblu.
Rimedia una brutta botta al braccio a causa di un'uscita scellerata di Skorupski, ma stringe i denti e guida da vero capitano il Genoa a una vittoria fondamentale in chiave salvezza.
Rimedia una brutta botta al braccio a causa di un'uscita scellerata di Skorupski, ma stringe i denti e guida da vero capitano il Genoa a una vittoria fondamentale in chiave salvezza.
Rispetto ai suoi due compagni di reparto è il più impreciso e disattento, ma nel complesso mette comunque a termine una prestazione sufficiente.
È un mostro divora-uomini posizionato nei pressi dell'area del Genoa. Non fa passare neanche le gocce di pioggia che cadono su Marassi, annullando chiunque passi dalle sue parti. Quando parte in progressione palla al piede, poi, è da applausi.
Devasta la fascia destra percorrendola avanti e indietro senza fermarsi per novanta minuti. Dotato di un piede delicatissimo, non disdegna tracciare cross deliziosi che si infrangono contro l'assenza di un vero centravanti tra le fila del Genoa.
Sulla sua strada incontra più ostacoli di quanti ve ne siano da altri parti del campo, vista la buona prova di Laurini, ma riesce comunque a distinguersi per una forma fisica eccezionale che lo fa correre su ogni pallone anche al 93'.
Partita da manuale del pressing per il<em>Generale</em>genoano, che ha i principali meriti dell'annientamento del centrocampo dell'Empoli.
Partita da manuale del pressing per il<em>Generale</em>genoano, che ha i principali meriti dell'annientamento del centrocampo dell'Empoli.
È il meno dinamico di un centrocampo che fa del dinamismo la sua caratteristica principale, e quindi la sua prestazione resta inevitabilmente un gradino sotto a quella dei compagni di reparto.
Soprattutto nelle prime fasi della partita conferisce, grazie alle sue intuizioni, ariosità alla manovra offensiva del Genoa. Più carente negli inserimenti senza palla, viene lasciato negli spogliatoi all'intervallo da Gasperini.
Soprattutto nelle prime fasi della partita conferisce, grazie alle sue intuizioni, ariosità alla manovra offensiva del Genoa. Più carente negli inserimenti senza palla, viene lasciato negli spogliatoi all'intervallo da Gasperini.
I suoi tempi di inserimento perfetti gli permettono di comparire all'improvviso nell'area avversaria praticamente smarcato. Alla prima occasione Skorupski compie il miracolo, alla seconda segna il gol che regala i tre punti al Genoa.
Dopo mesi anonimi ricompare all'improvviso nell'undici titolare del Genoa, ed è l'assoluto protagonista della partita. Partita di generosità e intelligenza rare, che gli merita la standing ovation del Ferraris in occasione della sostituzione nel finale.
Dopo mesi anonimi ricompare all'improvviso nell'undici titolare del Genoa, ed è l'assoluto protagonista della partita. Partita di generosità e intelligenza rare, che gli merita la standing ovation del Ferraris in occasione della sostituzione nel finale.
Entra all'intervallo e impiega appena tre minuti per costruire l'azione che regala il vantaggio al Genoa. A causa di una cattiva condizione fisica, però, dopo venti minuti è già in carenza d'ossigeno, e il suo gioco ne risente.
Il Genoa interpreta una partita praticamente perfetta che sarebbe potuta finire con un ben più ampio margine di vantaggio. Gasperini ha senza dubbio i meriti di guidare la squadra tatticamente più organizzata della parte bassa della classifica.
Dopo la prestazione agghiacciante contro la Roma dimostra di aver ritrovato le certezze e di essere tornato ai livelli consueti di questa sua stagione. Miracoloso sulla prima occasione di Rigoni, non può far niente in occasione del gol decisivo.
Non può far peggio di Zambelli, per il quale subentra, e ha il vantaggio di fronteggiare un Cerci già in pieno risparmio energetico. Nel complesso, quindi, spezzone di gara sufficiente.
È il migliore tra i giocatori di movimento dell'Empoli. Attento, ordinato, rende difficile la vita a un iper-dinamico Laxalt. Purtroppo per lui intorno ha il vuoto, e non può far niente per salvare l'Empoli dalla sconfitta.
Il reparto difensivo è il meno colpevole della pessima prestazione odierna dell'Empoli, ma dimostra comunque delle lacune quando si tratta di avere a che fare con gli inserimenti di Rigoni.
Ansaldi, Suso e poi soprattutto Cerci passeggiano nella sua zona di campo senza praticamente incontrare resistenza. Carente nella spinta e impreciso nei passaggi, crolla fisicamente nella seconda metà di gara venendo così sostituito da Bittante.
Come Ariaudo non è certo tra i maggiori responsabili della sconfitta dell'Empoli, ma potrebbe comunque fare di più, soprattutto nell'affrontare giocatori mobili e guizzanti come quelli del reparto offensivo rossoblu.
A sorpresa viene schierato dietro le punte per sostituire Saponara, ma i risultati sono terrificanti. Manca la tecnica, mancano i tempi di inserimento, mancano le idee. Nel secondo tempo torna mezzala ma non riesce a risollevare la sua partita.
La sua entrata in campo regala all'Empoli maggiore inventiva sulla trequarti, ma nonostante l'impegno profuso è evidente che l'influenza che lo ha lasciato fuori dall'11 titolare è un grande freno sulla sua prestazione.
Soprattutto nella prima metà di gara si distingue per la terrificante mole di passaggi sbagliati che rallenta una manovra già di per sè deficitaria. Nel secondo tempo sfiora il gol in due occasioni, ma non basta per salvare la prestazione.
Come i suoi compagni di reparto, disputa un primo tempo al di sotto del livello al quale ci ha abituato l'Empoli quest'anno. Sovrastato fisicamente dall'impetuosità dei corrispettivi genoani, viene sostituito dopo la rete del vantaggio di Rigoni.
Fase negativa nella fino a poco tempo fa splendida stagione dell'ex-Roma, che non a caso coincide con il momento di maggior crisi dell'Empoli. Dovrebbe essere il fulcro del gioco, specialmente con l'assenza di Saponara, ma costruisce poco e male.
L'Empoli fatica tantissimo ad impostare il gioco e ovviamente a risentirne è un attacco che non si vede arrivare i palloni necessari per creare situazioni pericolose. Dopo il vantaggio del Genoa viene sostituito dal più dinamico Pucciarelli.
Sosta in mezzo all'area genoana per 90 minuti più recupero. Arrivano pochi palloni e il palo gli nega la gioia di un gol che avrebbe regalato all'Empoli un pareggio ingiusto, ma è inqualificabile un attaccante che fatica a muoversi per tornare negli spogliatoi.
La sua freschezza e la sua mobilità dovrebbero dare una soluzione in più all'Empoli, ma viene letteralmente sovrastato da Izzo, che gli impedisce di lasciare anche un minimo segno sulla partita.
La sua freschezza e la sua mobilità dovrebbero dare una soluzione in più all'Empoli, ma viene letteralmente sovrastato da Izzo, che gli impedisce di lasciare anche un minimo segno sulla partita.
Quattro sconfitte consecutive sarebbero preoccupanti di per sè, ma a destare maggior preoccupazione, oltre il risultato, è l'assoluta scomparsa di un gioco che era tra i migliori del campionato. Saprà ridare motivazioni da qui a maggio?