Raccoglie il pallone in fondo al sacco per ben 5 volte, pur non avendo tantissime colpe. Di certo potrebbe essere più reattivo sul tocco perfido di Mertens, che di fatto chiude il match.
Raccoglie il pallone in fondo al sacco per ben 5 volte, pur non avendo tantissime colpe. Di certo potrebbe essere più reattivo sul tocco perfido di Mertens, che di fatto chiude il match.
Anche lui non ha chances di sopravvivenza messo lì in mezzo al campo con un Allan pronto a divorare stinchi e parastinchi. Ci prova in un ruolo non più suo, ma la leggerezza che apre le danze del Napoli gli vale l'insufficienza grave.
Anche lui non ha chances di sopravvivenza messo lì in mezzo al campo con un Allan pronto a divorare stinchi e parastinchi. Ci prova in un ruolo non più suo, ma la leggerezza che apre le danze del Napoli gli vale l'insufficienza grave.
Sbaglia e professa innocenza per tutta la partita. Mai in anticipo, sempre in affanno e spesso distaccato dal procedere della gara. Suoi i falli del quarto e quinto gol del Napoli, e non è di certo un caso.
Non dà mai l'impressione di sicurezza. Mertens è un cliente scomodo, ma colpisce per l'innata lentezza. Prova a reggere, ma alla fine termina anche lui nel tritacarne.
Non dà mai l'impressione di sicurezza. Mertens è un cliente scomodo, ma colpisce per l'innata lentezza. Prova a reggere, ma alla fine termina anche lui nel tritacarne.
Parte grintoso su Insigne, ma al primo scricchiolio crolla. Fa da bella statuina nell'azione del raddoppio di Mertens.
Ruvido alle soglie, anche oltre, della regolarità. Manca in fase di copertura, si fa notare davanti per qualche iniziativa. Impegna Reina su punizione. Nel complesso aiuta poco.
Non entra bene in gara. Più fisicità rispetto a Padoin, ma pochissime idee.
Diego Lopez lo getta nella gabbia dei leoni senza scudo e armatura, e lui esce a brandelli, in Barella. Non riesce mai ad accorciare sui rimorchi partenopei. L'allenatore lo toglie, prima che lo faccia Giacomelli.
Entra nel momento peggiore, riuscendo a fare filtro quando i ritmi ormai sono più bassi.
Entra nel momento peggiore, riuscendo a fare filtro quando i ritmi ormai sono più bassi.
C'è o non c'è, chissà? Diego Lopez lo rilancia come trequartista alle spalle delle due punte, ma lui fa di tutto per non farsi notare. Confusionario, e mai utile a rifornire le punte. E' finito in un buco nero da cui non riesce a uscire.
Uno dei pochi che ci prova anche quando imperversa la bufera. Inchioda spesso e volentieri Mario Rui, piazza cross interessanti. Utile anche in fase difensiva.
Entra per dare una scossa ai suoi. Si procura una punizione, poi si perde e si abbandona all'anonimato.
Entra per dare una scossa ai suoi. Si procura una punizione, poi si perde e si abbandona all'anonimato.
Pronti via, spara due volte (a salve) verso la porta di Reina. Da lì in poi svanisce dal terreno di gioco e si perdono totalmente le sue tracce.
Prima da titolare, e siamo certi che non sarà l'ultima. Frizzante, sgusciante, mette a dura prova Albiol e Koulibaly, e non è semplice. Cala nella ripresa quando il Cagliari rinuncia ad attaccare. Merita maggiore spazio.
Prima da titolare, e siamo certi che non sarà l'ultima. Frizzante, sgusciante, mette a dura prova Albiol e Koulibaly, e non è semplice. Cala nella ripresa quando il Cagliari rinuncia ad attaccare. Merita maggiore spazio.
Il Cagliari si sfoga tutto all'inizio, e lui c'è (uscita provvidenziale su Han). Nella ripresa arriva un solo vero pericolo: la punizione di Lykogiannis, e Pepe la toglie da sotto la traversa.
Il Cagliari si sfoga tutto all'inizio, e lui c'è (uscita provvidenziale su Han). Nella ripresa arriva un solo vero pericolo: la punizione di Lykogiannis, e Pepe la toglie da sotto la traversa.
Il terzino albanese c'è, anche se ci mette un po' a farsi notare. Incide nell'azione del 2-0 con la sua caparbietà.
Il primo tempo non è da mettere nell'album dei suoi ricordi, ma nella ripresa sale, sfiora il gol e rende vano il recupero con una pennellata d'autore. Dice a Callejon di lasciargli la sfera e lui fa spellare le mani a tutti.
L'inizio di Pavoletti lo mette a dura prova, poi quando il Napoli riprende in mano la partita, lo spagnolo torna a guardare gli attaccanti rossoblu dall'alto verso il basso.
Han gli infligge un insolito cartellino giallo. Non impressiona ma la sua fisicità è sempre importante.
Han gli infligge un insolito cartellino giallo. Non impressiona ma la sua fisicità è sempre importante.
Entra e vince un bel po' di duelli arginando Lykogiannis e Cossu. Su di lui si può contare all'occorrenza.
Entra per sbrigare le ultime scartoffie, senza strafare.
Entra e guadagna la punizione della manita.
Entra e guadagna la punizione della manita.
E' il vero giocatore in più di questo Napoli. Giocherebbe in ogni squadra, dominerebbe in ogni campionato. Sarri se lo gode. Spacca lui la partita e ringhia su ogni pallone. Grinta da vendere e tocchi di fioretto. E' una gioia per gli occhi: abbina la potenza di un carrarmato alla leggiadria di un pattinatore sul ghiaccio. Semplicemente super.
Non ha la continuità dei tempi d'oro, ma quando è in serata si vede che non ce n'è per nessuno. Aperture magistrali, passaggi intelligenti e quel gol, che esprime tutta la sua sapienza tattica.
Tocchi sempre di prima e mai realmente banali. Si limita visto anche il giallo che pende sulla sua testa. Nel complesso sempre utile.
Colpisce non tanto per il gol, pesante come un macigno, quanto per la sua presenza in tutte le latitudini del campo. Nessun pallone è troppo indietro per essere rincorso.
Sembra quasi non voler infierire nel primo tempo, poi nella ripresa c'è il suo nome dappertutto. Assist e gol, grazie anche alla gentile concessione di Jorginho. Ogni palla toccata da Lorenzo il Magnifico è una stilettata al Cagliari, che soccombe.
Sembra quasi non voler infierire nel primo tempo, poi nella ripresa c'è il suo nome dappertutto. Assist e gol, grazie anche alla gentile concessione di Jorginho. Ogni palla toccata da Lorenzo il Magnifico è una stilettata al Cagliari, che soccombe.
Tocca il pallone sempre con il velluto. La sfera adora essere accarezzata dai suoi scarpini. I tocchi che ispirano il secondo e il terzo gol sono lussuriosi per gli esteti del calcio.