Lievemente impreciso in alcuni disimpegni soprattutto coi piedi, il portiere blucerchiato non si lascia sorprendere dalle sporadiche occasioni poi capitate nei piedi degli attaccanti nerazzurri: interventi poco difficili.
Nel grigiore del match è una delle poche note liete: corre tanto, copre bene e prova anche a trovare il gol con un tiro impreciso dal limite dell'area e con un colpo di testa che però trova Sportiello attento sul primo palo.
Non è il periodo più bello della sua carriera, e allora capisce che è meglio cercare di fare le cose nella maniera più semplice possibile: è la soluzione migliore per conquistare una sufficienza che fa morale.
Non è il periodo più bello della sua carriera, e allora capisce che è meglio cercare di fare le cose nella maniera più semplice possibile: è la soluzione migliore per conquistare una sufficienza che fa morale.
Gli dai il compitino, e lui lo svolge senza particolari problemi nonostante si ritrovi a giocare in una posizione che non si sposa alla perfezione con le sue caratteristiche. Deve, però, anche ringraziare gli spuntati attaccanti avversari.
Gli dai il compitino, e lui lo svolge senza particolari problemi nonostante si ritrovi a giocare in una posizione che non si sposa alla perfezione con le sue caratteristiche. Deve, però, anche ringraziare gli spuntati attaccanti avversari.
Per quanto si è visto oggi in campo, se si fosse ritrovato contro un attacco un attimo più organizzato, avrebbe avuto grossi problemi: tanti piccoli problemi, emblematico un appoggio di testa totalmente insensato al suo portiere.
Per quanto si è visto oggi in campo, se si fosse ritrovato contro un attacco un attimo più organizzato, avrebbe avuto grossi problemi: tanti piccoli problemi, emblematico un appoggio di testa totalmente insensato al suo portiere.
Qualcosa di buono, molte più cose di meno buono, e le seconde sono occasioni sprecate male che potevano essere sfruttate meglio: due gli episodi principali, e cioè un colpo di testa alto da centro area ed un assist mancato potenzialmente pericoloso.
Qualcosa di buono, molte più cose di meno buono, e le seconde sono occasioni sprecate male che potevano essere sfruttate meglio: due gli episodi principali, e cioè un colpo di testa alto da centro area ed un assist mancato potenzialmente pericoloso.
Montella prova ad assegnargli un nuovo ruolo in fascia, lui ci prova e lo fa anche con discreto successo: ha il passo giusto, forse troppo timido in alcune circostanze, ma è comunque una strada che potrebbe rivelarsi vincente.
Entra per cercare di dare la scossa alla squadra, per lo meno nell'idea di mister Montella, ma finisce praticamente per spegnere la luce della squadra pur senza sbagliare cose clamorose. Movimenti e ritmi troppo lenti i suoi.
La sua velocità è l'ultima carta che i blucerchiati provano a giocarsi, il colombiano non riesce praticamente mai a rendersi pericoloso né dialogando coi compagni, né provando a mettersi in proprio con sterili azioni personali.
La sua velocità è l'ultima carta che i blucerchiati provano a giocarsi, il colombiano non riesce praticamente mai a rendersi pericoloso né dialogando coi compagni, né provando a mettersi in proprio con sterili azioni personali.
Sta vivendo una fase troppo particolare della propria carriera: non riesce a trovare il passo giusto per rendersi pericoloso, la cosa più bella è un tiro da lunghissima distanza che però finisce parecchio lontano dalla porta.
Sta vivendo una fase troppo particolare della propria carriera: non riesce a trovare il passo giusto per rendersi pericoloso, la cosa più bella è un tiro da lunghissima distanza che però finisce parecchio lontano dalla porta.
Le manovre offensive dei blucerchiati dipendono parecchio dalle sue giocate, FantAntonio ci prova dialogando coi compagni o cercando la soluzione da fuori, ma stavolta la luce non si accende mai in maniera pericolosa per gli avversari.
Le manovre offensive dei blucerchiati dipendono parecchio dalle sue giocate, FantAntonio ci prova dialogando coi compagni o cercando la soluzione da fuori, ma stavolta la luce non si accende mai in maniera pericolosa per gli avversari.
L'allenatore blucerchiato pesca un altro modulo dal cilindro tattico a sua disposizione, ma anche oggi la sua squadra fatica a mostrare un gioco piacevole. Forse troppo tardivo nei cambi effettuati nella parte finale.
Sembra sempre più maturo e pronto al definitivo di salto di qualità: non deve compiere nessun intervento particolare, ma non lo si trova fuori posizione in praticamente nessuna occasione. Chide la porta in faccia a Dodò.
Sembra sempre più maturo e pronto al definitivo di salto di qualità: non deve compiere nessun intervento particolare, ma non lo si trova fuori posizione in praticamente nessuna occasione. Chide la porta in faccia a Dodò.
Il terzino bergamasco è attento in parecchie occasioni, si fa vedere bene anche in appoggio ai compagni, ma per poco un suo scivolone non manda in porta la Samp: per fortuna sua nell'occasione Correa spreca malamente.
Fra i più positivi dei suoi, nella fase iniziale del match tenta anche di spingersi con frequenza in zona offensiva, ma viene cercato poco (e male) dai compagni di squadra, ed allora decide di fermarsi a dare una mano dietro.
Il migliore in campo, non ha particolari difficoltà a limitare gli attaccanti avversari che si ritrovano ad agire dalle sue parti, si fa trovare spesso al posto giusto. Tenta anche di rendersi pericoloso avanti, qui con poco successo.
Partita in crescendo la sua: qualche imprecisione di troppo nelle prime battute, soprattutto per via dei movimenti di Cassano, cresce finendo per registrare la difesa in collaborazione con Masiello, compagno di reparto.
Rientrato dall'infortunio in tempi brevissimi, fa il compitino in mezzo al campo aiutando il proprio centrocampo a reggere il forcing finale dei padroni di casa. Era difficile aspettarsi di più vista l'attuale condizione fisica.
Rientrato dall'infortunio in tempi brevissimi, fa il compitino in mezzo al campo aiutando il proprio centrocampo a reggere il forcing finale dei padroni di casa. Era difficile aspettarsi di più vista l'attuale condizione fisica.
Da un centrocampista con le sue caratteristiche ci si aspetta sempre giocate d'altro livello: lo si nota poco in campo, due le note di rilievo. Un tiro da fuori troppo fiacco, un'ammonizione per un fallo decisamente evitabile.
Da un centrocampista con le sue caratteristiche ci si aspetta sempre giocate d'altro livello: lo si nota poco in campo, due le note di rilievo. Un tiro da fuori troppo fiacco, un'ammonizione per un fallo decisamente evitabile.
Reja disegna una squadra in modo tale che sia lui a cercare di dare brio alla manovra nerazzurra, ma l'ex Catania non si accende quasi mai, e quando lo fa è la confusione a fare da padrona: troppa frenesia nelle sue giocate.
Reja disegna una squadra in modo tale che sia lui a cercare di dare brio alla manovra nerazzurra, ma l'ex Catania non si accende quasi mai, e quando lo fa è la confusione a fare da padrona: troppa frenesia nelle sue giocate.
Senza infamia e senza lode, quasi difficile valutarne la prestazione: si piazza in mezzo al campo a dirigere il traffico, ma sembra di essere in una piazza deserta alle due di notte dalle sue parti. Poco impegnato, quasi spaventato.
Senza infamia e senza lode, quasi difficile valutarne la prestazione: si piazza in mezzo al campo a dirigere il traffico, ma sembra di essere in una piazza deserta alle due di notte dalle sue parti. Poco impegnato, quasi spaventato.
Senza infamia e senza lode, quasi difficile valutarne la prestazione: si piazza in mezzo al campo a dirigere il traffico, ma sembra di essere in una piazza deserta alle due di notte dalle sue parti. Poco impegnato, quasi spaventato.
Ha tanta voglia di mettersi in mostra, e probabilmente questa alla lunga diventa un'arma a doppio taglio: la tendenza a strafare lo porta spesso e volentieri all'errore, anche se è dal suo mancino che nascono le cose migliori dell'Atalanta.
Probabilmente ancora non troppo inserito negli schemi della squadra di Reja, non trova mai lo spazio giusto per gli inserimenti o per costruire con pericolosità. Poco più utile in fase di interdizione, ma comunque nulla di straordinario.
Un centravanti con le sue caratteristiche ha bisogno di continua assistenza dai compagni di squadra sennò rischia di diventare quasi un lottatore solo contro la difesa avversaria: così è stato oggi, non ha mai trovato il tiro.
Entra per cercare di rendersi più utile alla squadra rispetto a Pinilla, ma alla fine la differenza praticamente non la si nota neanche: cerca di dialogare soprattutto con gli esterni, ma di fatto non si rende mai pericoloso.
L'esperienza nella lotta alla salvezza è un fattore determinante, e lui sa che un punto oggi varrebbe tantissimo: disegna così la squadra per raccogliere il prezioso pareggio che alla fine infatti viene conquistato dai suoi.
