Non deve fare grandissimi interventi, ma nell'ordinaria amministrazione c'è. Prova a metterci il piedone su Ronaldo, ma non basta.
Nel primo tempo è tra i migliori in campo, ma nella ripresa fatica a ritrovarsi, partecipando anche in negativo alla rete di Ronaldo.
Nel primo tempo è tra i migliori in campo, ma nella ripresa fatica a ritrovarsi, partecipando anche in negativo alla rete di Ronaldo.
Il duello con Bernardeschi è davvero interessante e alla fine lo vince in maniera netta. Sempre intelligente anche nella fase offensiva, con solo un guizzo di Szczesny che gli evita il gol (palo).
Perno centrale della difesa a tre di Juric; non è appariscente ma la sua quantità è a tratti imprescindibile. E' poco sollecitato, ma svolge bene il compito assegnato.
Perno centrale della difesa a tre di Juric; non è appariscente ma la sua quantità è a tratti imprescindibile. E' poco sollecitato, ma svolge bene il compito assegnato.
Partita di grande spessore per lui, che domina la scena lì dietro e salva un gol fatto su Ramsey. La disattenzione di reparto sul gol di CR7 gli costa mezzo voto in pagella.
La partenza della gara è anche buona con grinta e coraggio, ma quando Kulusevski sceglie la sua parte per sfondare, iniziano i sudori freddi. Con lo svedese fatica davvero molto.
Ingresso in campo devastante dell'esterno serbo, che macina chilometri sulla fascia sinistra con grande qualità. Prima disegna l'assist per il gol di Barak e poi colpisce una clamorosa traversa con deviazione impercettibile di Szczesny.
Juric lo rilancia titolare contro la sua ex squadra, e lui risponde presente con tanta quantità ma finalizzata troppo spesso al fallo sistematico.
Juric lo rilancia titolare contro la sua ex squadra, e lui risponde presente con tanta quantità ma finalizzata troppo spesso al fallo sistematico.
Ormai ha una grandissima consapevolezza nei propri mezzi e la usa sempre a proprio favore. Elargisce giocate pregevoli a piene mani.
Ormai ha una grandissima consapevolezza nei propri mezzi e la usa sempre a proprio favore. Elargisce giocate pregevoli a piene mani.
Nel secondo tempo con lui al posto di Ilic il gioco dell'Hellas fa un salto di qualità clamoroso. Regia sapiente e ispirata, forse stimolata dal duello tutto portoghese con Cristiano.
Nel secondo tempo con lui al posto di Ilic il gioco dell'Hellas fa un salto di qualità clamoroso. Regia sapiente e ispirata, forse stimolata dal duello tutto portoghese con Cristiano.
Ormai è una garanzia in zona gol il centrocampista ceco, che di testa segna il sesto centro del suo campionato. Ma la sua partita non è solo questo; è l'uomo ovunque dello scacchiere di Juric, capace di giocare a tutto campo, nel vero senso della parola.
Gettato nella mischia per sistemare il centrocampo, l'ex Samp si fa notare per interventi sempre puliti e utili.
Il discorso è sempre più o meno lo stesso: ha numeri da grande giocatore, ma li fa vedere a una velocità troppo bassa, esaltata in negativo dalla qualità della Juventus.
Ha poche occasioni da gol ma è determinante per catalizzare il gioco dell'Hellas. E se i centrocampisti segnano così tanto è anche tanto merito del suo lavoro sporco di sponda e non solo. Mette in seria difficoltà De Ligt.
Non molla mai la presa. Pareggia contro la Juventus ma è rammaricato. E forse ne ha tutte le ragioni; intanto il suo Verona è diventato un osso durissimo.
Ci mette due tocchi determinanti sul colpo di testa di Faraoni e sul bolide di Lazovic. Incerto nel gioco con i piedi, ma si fa decisamente perdonare.
Fino al gol del Verona è forse il migliore dei suoi anche in un ruolo non propriamente suo. Ma proprio la disabitudine alla marcatura lo porta a perdersi Barak in occasione del pari. Errore grave, ma la prestazione resta sufficiente.
Questa volta non scriverà su Instagram di aver giocato bene. Partita nata male e finita peggio per il turco, che sbaglia una quantità incredibile di palloni in uscita, fino a quello che porta al gol del pari del Verona.
Questa volta non scriverà su Instagram di aver giocato bene. Partita nata male e finita peggio per il turco, che sbaglia una quantità incredibile di palloni in uscita, fino a quello che porta al gol del pari del Verona.
Si piazza al centro della difesa e soffre molto la velocità di Kevin Lasagna. Prende un giallo e non sfoggia mai grandissima sicurezza lì dietro.
Si piazza al centro della difesa e soffre molto la velocità di Kevin Lasagna. Prende un giallo e non sfoggia mai grandissima sicurezza lì dietro.
Si piazza al centro della difesa e soffre molto la velocità di Kevin Lasagna. Prende un giallo e non sfoggia mai grandissima sicurezza lì dietro.
Parte con buon piglio ma se ne perde subito traccia, inghiottito dall'esperienza di Faraoni. Pochi spunti da parte sua.
Sempre presente nelle azioni che contano. Chiama Silvestri al bell'intervento e poi serve a Ronaldo il pallone del gol. Complice della libertà di Lazovic nel cross per Barak, ma la sua prova resta molto positiva.
Nel primo tempo è brillante al punto giusto, anche se presente più in fase difensiva che in quella di costruzione. Nella ripresa prende il sopravvento un po' di indolenza, con troppi palloni persi in maniera ingenua.
Nel primo tempo è brillante al punto giusto, anche se presente più in fase difensiva che in quella di costruzione. Nella ripresa prende il sopravvento un po' di indolenza, con troppi palloni persi in maniera ingenua.
Uomo in meno di questa Juventus. Tutta la partita vien da chiedersi "ma cosa ci fa in campo"? Mollo nei contrasti e impreciso nei passaggi, sciupa anche un bell'assist di Kulusevski.
La sua partita è un sali-scendi continuo. Parte bene sfiorando il gol, poi si assenta ma torna nel momento più importante, quando recupera la palla e la dà a Chiesa per l'assist dello 0-1.
Ogni volta che decide di dare un'accelerata, Lovato non lo prende praticamente mai. Si accende però troppo a intermittenza per fare la differenza.
Unico vero cambio possibile per Pirlo, prova a dare la scossa a modo suo, ma non è serata per farlo. Allora decide di difendere più che attaccare.
Unico vero cambio possibile per Pirlo, prova a dare la scossa a modo suo, ma non è serata per farlo. Allora decide di difendere più che attaccare.
Anche nelle peggiori serate della Juventus, la sua firma non manca mai. E succede così anche a Verona: alla prima vera occasione fa 19 in campionato, sbloccando la partita nel momento più importante. Va detto che è anche l'ultimo a mollare, ma non riesce a portare la croce da solo.
Certo le molteplici assenze sono un'evidente attenuante, ma con gli ultimi risultati sta rischiando di compromettere la stagione.