Pronti-via e Cataldi lo impegna in una parata importante. Poi è ordinaria amministrazione.
Pronti-via e Cataldi lo impegna in una parata importante. Poi è ordinaria amministrazione.
Pronti-via e Cataldi lo impegna in una parata importante. Poi è ordinaria amministrazione.
Ombra di Djordjevic. Ogni tanto sfugge qualcosa, ma l'area resta pulita. Non perfetto, ma sapiente.
La catena con Ansaldi funziona bene e lui ne trae giovamento, con ottime chiusure e una buona sicurezza.
Uomo in più di un Genoa non brillantissimo, deve uscire per uno stiramento dopo meno di un'ora. La sua assenza peserà.
Una partita senza né capo né coda, con spunti discreti solo nel finale. I cross, però, sono sballatissimi.
Prova a dar vivacità, ma Pavoletti si fa male e manca chi può sfruttare le sue poche giocate.
Sostanza, qualche inserimento e un'ultima mezz'ora da esterno di centrocampo. La duttilità è una delle sue qualità, oggi è mancato quello spunto che ogni tanto sa regalare.
Trequartista adattato, prova una giocata da urlo che gli riesce a metà. Lo ferma solo un coraggioso Marchetti.
Trequartista adattato, prova una giocata da urlo che gli riesce a metà. Lo ferma solo un coraggioso Marchetti.
Movimenti un po' così, passaggi non sempre precisi. Cerca e vuole il pallone tra i piedi, lo tratta bene, ma non sempre. Il Genoa ha bisogno di più sprint.
Movimenti un po' così, passaggi non sempre precisi. Cerca e vuole il pallone tra i piedi, lo tratta bene, ma non sempre. Il Genoa ha bisogno di più sprint.
Il minimo sindacale in trenta minuti. Qualche apertura, poco altro. Dà sostanza, questo va sottolineato.
Il minimo sindacale in trenta minuti. Qualche apertura, poco altro. Dà sostanza, questo va sottolineato.
Nella ripresa gioca con buona lena e prova ad ispirare di più la manovra. L'impegno è da premiare.
Nella ripresa gioca con buona lena e prova ad ispirare di più la manovra. L'impegno è da premiare.
Una partita non eccelsa, ma quando il Genoa prova a spingere sull'acceleratore lui si fa male e si sacrifica per come può.
Qualche azione in cui prova a fare il Cerci (quello passato), ma anche troppi momenti da Cerci (quello attuale).
Punta su Cerci e Suso, non viene ripagato. Cercasi mosse più interessanti per il futuro, perché il piatto piange.
Tre parate, tutte diverse, nessuna impossibile, ma tutte decisive.
Bada al sodo contro Laxalt, si fa vedere un paio di volte in avanti, poi non rientra dall'intervallo per infortunio. Sfortunato.
Ve lo ricordate Lucio, il difensore dell'Inter che partiva palla al piede? Ecco, lui oggi fa una partita un po' così. Giocando discretamente anche in difesa.
Gioca a sinistra e non è la posizione che predilige. Fa il suo, soffrendo Ansaldi e provando, ogni tanto, a regalare sprint all'attacco. Risultati appena sufficienti.
Tante volte criticato, oggi regala una prestazione sicura e di affidamento.
Tante volte criticato, oggi regala una prestazione sicura e di affidamento.
Ripescato dalla naftalina, l'ex canterano del Barcellona dimostra che può tornare utile alla causa.
Disse che sostituire Biglia poteva essere un onore. Non così, però: partita anonima, a parte un tiro pericoloso ad inizio gara.
Disse che sostituire Biglia poteva essere un onore. Non così, però: partita anonima, a parte un tiro pericoloso ad inizio gara.
La volontà non manca, ma deficita in brillantezza. Testa e gambe sono imballate.
Prova qualche azione personale, non troppo fruttifera, e si prende un evitabile giallo nel finale.
Parolo, lontano parente di quel Parolo dell'anno scorso che andò in doppia cifra. Altra partita sottotono.
Parolo, lontano parente di quel Parolo dell'anno scorso che andò in doppia cifra. Altra partita sottotono.
Qualche inserimento, poi si rende conto che la serata dei compagni di reparto non è delle migliori e si limita a sopperire alle altrui mancanze.
Non giocava titolare in campionato da settembre: la ruggine si sente, però è anche autore di un bel colpo di testa che finisce sulla traversa. Finché ne ha, fa quel che può.
Nella morsa genoana prova a far qualcosa di buono, ma non ne esce vittorioso.
Entra e gioca con la sufficienza tipica di chi non ha gradito l'esclusione. Il modo migliore per meritarsi la palma di peggiore.
Infortuni, squalifiche: attenuanti ne ha. Però manca un po' di mordente alla squadra. Pochi stimoli? Si vede.