Risponde con un buon riflesso a Perisic al 36' ed è fortunato, perché Lautaro non inquadra la porta sulla respinta. Sui due gol di Lautaro non può nulla, ma sul tiro di Lukaku si lascia infilare sul suo palo.
- Martinez L. 5’
- Martinez L. 57’
- Lukaku 66’
Perisic lo umilia per tutto il tempo in cui rimane in campo. Il terzino rossonero si vede pochissimo in avanti, dove è ben schermato da Eriksen, mentre in difesa è un disastro, guarda Lautaro siglare il primo gol e si lascia seminare dal diretto avversario in troppe occasioni.
Perisic lo umilia per tutto il tempo in cui rimane in campo. Il terzino rossonero si vede pochissimo in avanti, dove è ben schermato da Eriksen, mentre in difesa è un disastro, guarda Lautaro siglare il primo gol e si lascia seminare dal diretto avversario in troppe occasioni.
Non ha alcuno scampo contro un Lukaku letteralmente scatenato. Frastornato, si lascia superare con troppa facilità sia dal belga sia da Lautaro Martinez e appare spesso mal posizionato. Sul terzo gol fa una figura dilettantesca.
Un mezzo miracolo dopo pochi minuti, ma Lautaro gli tagli alle spalle e realizza il primo gol. La coppia dei centrali rossoneri non riesce a trovare le giuste contromisure per la Lu-La e finisce per essere travolta dallo strapotere degli attaccanti nerazzurri.
Un mezzo miracolo dopo pochi minuti, ma Lautaro gli tagli alle spalle e realizza il primo gol. La coppia dei centrali rossoneri non riesce a trovare le giuste contromisure per la Lu-La e finisce per essere travolta dallo strapotere degli attaccanti nerazzurri.
Bel duello con Hakimi, vinto dal nerazzurro ma solo alla lunga. Nel primo tempo va vicino al gol di destro e fa ammonire il diretto avversario; nella ripresa gradualmente sparisce, mentre Hakimi sale di colpi e lo semina in occasione della seconda rete nerazzurra.
Qualche bello strappo all'interno di un match che lo vede spesso fuori dal gioco. La difesa avrebbe bisogno del suo aiuto, mentre in avanti non incide particolarmente; non riesce a lasciare il segno nel derby, scivolando verso una inevitabile insufficienza.
Qualche bello strappo all'interno di un match che lo vede spesso fuori dal gioco. La difesa avrebbe bisogno del suo aiuto, mentre in avanti non incide particolarmente; non riesce a lasciare il segno nel derby, scivolando verso una inevitabile insufficienza.
Con la sua posizione tra le linee potrebbe mettere in difficoltà la difesa dell'Inter, invece sbaglia sempre il tocco o il dribbling, vanificando le trame di gioco rossonere. Decisamente una giornata no per il turco, che disputa un derby ben al di sotto delle aspettative.
Rileva Ibrahimovic nel finale di gara. Ormai la partita è andata, ma l'esterno prova a mettere in difficoltà la difesa interista andando al tiro e crossando in modo interessante. Qualche imprecisione, ma anche una buona vivacità.
Rileva Tonali, dà più fisicità al centrocampo rossonero, quando però la partita è ormai andata. Qualche buon inserimento in area e un paio di chiusure interessanti, strappa la sufficienza e spera in maggiore considerazione da parte del suo allenatore.
Rileva Tonali, dà più fisicità al centrocampo rossonero, quando però la partita è ormai andata. Qualche buon inserimento in area e un paio di chiusure interessanti, strappa la sufficienza e spera in maggiore considerazione da parte del suo allenatore.
Handanovic gli nega il gol nel derby con un grande balzo; è l'unico acuto della partita dell'ex Brescia, che non riesce a offrire protezione alla difesa e si lascia superare con troppa facilità. Da rivedere a questi livelli, al momento in partite del genere è un pesce fuor d'acqua.
Stretto nella morsa Eriksen-Perisic, non aiuta in difesa e non incide in attacco. Si limita al compitino, senza strafare, ma non è abbastanza per un derby: sulla destra si consuma il duello decisivo per la partita, nettamente vinto dai nerazzurri.
Stretto nella morsa Eriksen-Perisic, non aiuta in difesa e non incide in attacco. Si limita al compitino, senza strafare, ma non è abbastanza per un derby: sulla destra si consuma il duello decisivo per la partita, nettamente vinto dai nerazzurri.
Stretto nella morsa Eriksen-Perisic, non aiuta in difesa e non incide in attacco. Si limita al compitino, senza strafare, ma non è abbastanza per un derby: sulla destra si consuma il duello decisivo per la partita, nettamente vinto dai nerazzurri.
Prova ad attaccare gli spazi concessi da Hakimi, ma si scontra con uno Skriniar sontuoso. In rare occasioni riesce a liberarsi e mettere in mezzo cross interessanti, stuzzica anche Handanovic nel finale, ma non è abbastanza per impensierire la difesa nerazzurra.
Prova ad attaccare gli spazi concessi da Hakimi, ma si scontra con uno Skriniar sontuoso. In rare occasioni riesce a liberarsi e mettere in mezzo cross interessanti, stuzzica anche Handanovic nel finale, ma non è abbastanza per impensierire la difesa nerazzurra.
È vero, è l'uomo più pericoloso del Milan, con due colpi di testa su cui Handanovic è superlativo. Ma, a parte quel minuto di "follia", è costantemente bloccato da Skriniar e De Vrij, mentre si ricordano pochissime giocate degne della sua fama.
Entra in campo quando ormai la partita è compromessa. Prova a riaprirla con qualche gioco di prestigio, ma non è giornata: la difesa dell'Inter è attenta e non lascia più gli spazi concessi a inizio ripresa. Ci prova, ma senza risultato.
Entra in campo quando ormai la partita è compromessa. Prova a riaprirla con qualche gioco di prestigio, ma non è giornata: la difesa dell'Inter è attenta e non lascia più gli spazi concessi a inizio ripresa. Ci prova, ma senza risultato.
L'Inter distrugge il Milan e lo stacca in classifica. I rossoneri non hanno soluzioni per il rebus Lukaku-Lautaro: gli attaccanti nerazzurri spadroneggiano e decidono la partita. Cambi un po' tardivi, troppi giocatori fuori condizione; oggi il Milan è ben lontano da quello di inizio stagione.
3 parate in meno di 1 minuto, ma decisive: il portiere sloveno risponde presente respingendo i colpi di testa di Ibrahimovic e il tiro secco di Tonali. La sua prestazione è fondamentale per il risultato: nel momento più importante si fa trovare pronto.
3 parate in meno di 1 minuto, ma decisive: il portiere sloveno risponde presente respingendo i colpi di testa di Ibrahimovic e il tiro secco di Tonali. La sua prestazione è fondamentale per il risultato: nel momento più importante si fa trovare pronto.
Rischia un pasticcio nel primo tempo in complicità con Brozovic, poi affronta un match difficile e impegnativo contro un gigante come Ibrahimovic: l'olandese non arretra di un passo e si esibisce in un paio di chiusure pulite. Sempre attento, non ha cali di concentrazione nel corso della gara.
Il muro slovacco non sbaglia praticamente un intervento, risultando il migliore della difesa nerazzurra. Di testa o in chiusura, si esalta nei duelli individuali ed è anche preciso nella fase di costruzione.
Il più leggero e disattento del terzetto difensivo, commette qualche ingenuità di troppo sia in fase di disimpegno sia in marcatura. Non paga dazio, anche grazie alle prodezze di Handanovic e all'imprecisione degli attaccanti rossoneri, e strappa una sufficienza risicata.
Primo tempo sostanzialmente alla pari con il grande rivale Theo Hernandez, nella ripresa riesce ad avere la meglio. La sua azione in progressione in occasione del secondo gol è uno dei tanti strappi che permettono all'Inter di mandare in tilt la difesa rossonera.
Oggi più che per la capacità di cucire il gioco colpisce per l'applicazione difensiva: a parte un grande rischio nel primo tempo, quando rischia di combinarla grossa in tandem con De Vrij, è protagonista di una partita attenta, in cui corre per tre e fa da schermo davanti alla difesa.
Oggi più che per la capacità di cucire il gioco colpisce per l'applicazione difensiva: a parte un grande rischio nel primo tempo, quando rischia di combinarla grossa in tandem con De Vrij, è protagonista di una partita attenta, in cui corre per tre e fa da schermo davanti alla difesa.
Partita sontuosa dell'esterno croato, che non lascia scampo a Calabria, martellandolo con le sue percussioni. Un cross insidioso al 37', un gran tiro al 36' respinto d'istinto da Donnarumma, una presenza costante sulla fascia di competenza e la ciliegina dell'assista a Lautaro: sempre più a suo agio nel 3-5-2 di Conte.
Primo tempo non del tutto positivo, ogni tanto oggi appare impreciso. Ma il motore è quello di un giocatore superiore, macina chilometri e trasforma rapidamente l'azione da difensiva a offensiva: un'altra prestazione da centrocampista totale.
Tante giocate di pregio e lo zampino nel secondo gol dell'Inter: sempre meglio nel 3-5-2 di Conte, con anche il valore aggiunto dei calci da fermo, sempre insidiosi. A volte persino troppo altruista, dovrebbe provare il tiro con più continuità.
In progressione è semplicemente devastante, ne fa le spese un Romagnoli mai così in difficoltà. Il belga devasta la difesa rossonera, forma una coppia formidabile con Lautaro Martinez e, cosa non da poco, non sbaglia un derby: alla faccia di chi lo voleva molle nei match importanti...
Pronti, via e trova il gol del vantaggio, posizionandosi al meglio tra le larghe maglie della difesa rossonera. Manda al bar Kjaer e lo fa ammonire, gioca a tutto campo, aiutando anche il centrocampo. Nella ripresa sigla il gol del raddoppio e gioca un match a tutto campo, risultando il migliore nelle fila dei nerazzurri.
Pronti, via e trova il gol del vantaggio, posizionandosi al meglio tra le larghe maglie della difesa rossonera. Manda al bar Kjaer e lo fa ammonire, gioca a tutto campo, aiutando anche il centrocampo. Nella ripresa sigla il gol del raddoppio e gioca un match a tutto campo, risultando il migliore nelle fila dei nerazzurri.
L'Inter distrugge il Milan e si porta a +4 in classifica, mandando un messaggio chiaro alle rivali. I nerazzurri sono in gran forma, possono sfruttare una coppia di attaccanti devastante e un sistema di gioco ormai collaudato, nel quale anche Perisic ed Eriksen sembrano perfettamente a loro agio. In più il tecnico oggi non sbaglia una mossa.