Si fa notare soltanto per una bella smanacciata su cross che poteva provocare pruriti fastidiosi nella ripresa. Impossibile parare l'1-1 di Barberis, non può nulla (lui) per opporsi alla crisi.
Si fa notare soltanto per una bella smanacciata su cross che poteva provocare pruriti fastidiosi nella ripresa. Impossibile parare l'1-1 di Barberis, non può nulla (lui) per opporsi alla crisi.
Nessuno potrà mai mettere in dubbio l'impegno del terzino fedelissimo di Spalletti, che partecipa agli assalti e difende con attenzione, quando occorre. Cerca spesso di servire PeriÅ¡i?, ma il croato sa vanificare anche la più semplice delle occasioni. Assolto.
Forse il maggior indiziato, se proprio vogliamo trovare un responsabile sulla rete che impatta il match sull'uno a uno. Benissimo nella prima frazione, paga un'esitazione di troppo, ma non è colpa sua se nessuno la butta dentro.
Giocatore che meriterebbe più di un pari in casa col Crotone, nel primo tempo intimorisce tutti fino al primo anello. Recordman di passaggi effettuati, gli manca fare l'attaccante per valere quanto Milinkovi?-Savi?. Sul gol resta a metà, ingannato dai rimpalli, restano dubbi sull'effettiva responsabilità.
Oltre a un retropassaggio horror nella ripresa, il brasiliano non smette di dare l'impressione di praticare uno sport diverso al calcio. La timidezza nel proporsi, la sensazione di paura che trasmette non dà sicurezze ai compagni di reparto, che faticano a cercarlo. Tenterebbe pure una percussione con tanto di conclusione verso la porta, ma è tutto da dimenticare. Esce per Cancelo.
Oltre a un retropassaggio horror nella ripresa, il brasiliano non smette di dare l'impressione di praticare uno sport diverso al calcio. La timidezza nel proporsi, la sensazione di paura che trasmette non dà sicurezze ai compagni di reparto, che faticano a cercarlo. Tenterebbe pure una percussione con tanto di conclusione verso la porta, ma è tutto da dimenticare. Esce per Cancelo.
Spalletti gli preferisce Dalbert e un quarto d'ora non gli basta per mettere in mostra le manifeste doti tecniche. Cerca gloria dalla bandierina e con qualche abbozzo di cross, ma il tempo stringe e la partita scivola via.
Il discorso è il solito: impossibile pretendere novanta minuti (più recupero) di lucidità da un giocatore con la sua... esperienza. Bene nella prima parte, quando amministra in scioltezza; meno nella ripresa, e allora lascia spesso le redini a Å kriniar, che gli fa da vice. Sfortunato sul gol, con la sfera che gli rimbalza sullo stinco favorendo Barberis.
Il discorso è il solito: impossibile pretendere novanta minuti (più recupero) di lucidità da un giocatore con la sua... esperienza. Bene nella prima parte, quando amministra in scioltezza; meno nella ripresa, e allora lascia spesso le redini a Å kriniar, che gli fa da vice. Sfortunato sul gol, con la sfera che gli rimbalza sullo stinco favorendo Barberis.
Che non sia serata lo si capisce dalle prime battute, quando cincischia perdendo più palloni del solito. Sulla trequarti gli capita più di una palla buona per depositare granate in direzione Cordaz, ma perde il tempo: che stia perdendo fiducia nei propri mezzi? Forse meriterebbe un turno di stop.
Che non sia serata lo si capisce dalle prime battute, quando cincischia perdendo più palloni del solito. Sulla trequarti gli capita più di una palla buona per depositare granate in direzione Cordaz, ma perde il tempo: che stia perdendo fiducia nei propri mezzi? Forse meriterebbe un turno di stop.
Sì, il corner da cui nasce il provvisorio vantaggio nerazzurro, e poi? Il croato cerca insistentemente la verticalizzazione per i tagli di Éder, ma raramente gli assist vanno a buon fine. Prosegue il momento no, nonostante la continua fiducia di Spalletti, che quando lo richiama in panchina lo fa arrabbiare parecchio. Probabilmente non lo rivedremo titolare nell'immediato.
Sì, il corner da cui nasce il provvisorio vantaggio nerazzurro, e poi? Il croato cerca insistentemente la verticalizzazione per i tagli di Éder, ma raramente gli assist vanno a buon fine. Prosegue il momento no, nonostante la continua fiducia di Spalletti, che quando lo richiama in panchina lo fa arrabbiare parecchio. Probabilmente non lo rivedremo titolare nell'immediato.
Sì, il corner da cui nasce il provvisorio vantaggio nerazzurro, e poi? Il croato cerca insistentemente la verticalizzazione per i tagli di Éder, ma raramente gli assist vanno a buon fine. Prosegue il momento no, nonostante la continua fiducia di Spalletti, che quando lo richiama in panchina lo fa arrabbiare parecchio. Probabilmente non lo rivedremo titolare nell'immediato.
Sembra sempre fra i più attivi in avvio di gara, ma finisce per essere sempre il primo "sacrificabile" nella scacchiera di Spalletti. Tanta confusione, moltissimi cross senza perché, troppa imprecisione. Dov'è finito il Candreva che "in allenamento tira le sassate all'incrocio"?
Sembra sempre fra i più attivi in avvio di gara, ma finisce per essere sempre il primo "sacrificabile" nella scacchiera di Spalletti. Tanta confusione, moltissimi cross senza perché, troppa imprecisione. Dov'è finito il Candreva che "in allenamento tira le sassate all'incrocio"?
La situazione è preoccupante: il croato non convince più, non salta l'uomo e davanti alla porta s'è trasformato in Gabigol. Almeno due le occasioni ghiotte sciupate dal quarantaquattro nerazzurro, che ora non pare più intoccabile. Crisi.
La situazione è preoccupante: il croato non convince più, non salta l'uomo e davanti alla porta s'è trasformato in Gabigol. Almeno due le occasioni ghiotte sciupate dal quarantaquattro nerazzurro, che ora non pare più intoccabile. Crisi.
Lui c'è, e dà l'impressione di poter guadagnare il ruolo di titolare nell'immediato. Recuperi difensivi e mente lucida a impostare per gli avanti, altruismo e tanti guizzi che a Spalletti serviranno come il pane. Se il fisico tiene...
Una sentenza: quando gioca titolare, segna. I minuti nelle gambe, tuttavia, non ci sono, e senza valide alternative in panchina è normale che duri un tempo. Il gol è in collaborazione con Faraoni, ma lo stacco è da centravanti consumato. Generoso, rimedia anche un giallo immolandosi sul gomito di Ceccherini.
Entra come mossa della disperazione spallettiana e tenta di sgusciare fra le fitte maglie pitagoriche senza trovare la luce, se non in un'occasione dove non trova compagni a raccoglierne il cross.
Ennesimo pareggio e ulteriore tassello a una crisi che sembra non aver fine. Preferisce ributtare nella mischia Dalbert (e non Cancelo), sceglie ancora Brozovi? dimenticandosi di Gagliardini, solo Rafinha sembra promettere bene per le prossime gare. Non vince da due mesi, urge ritrovare lucidità in campo, non solo in conferenza stampa.
Ennesimo pareggio e ulteriore tassello a una crisi che sembra non aver fine. Preferisce ributtare nella mischia Dalbert (e non Cancelo), sceglie ancora Brozovi? dimenticandosi di Gagliardini, solo Rafinha sembra promettere bene per le prossime gare. Non vince da due mesi, urge ritrovare lucidità in campo, non solo in conferenza stampa.
Quando urla ai difensori per redarguirli fa molto cantante degli "Scooter" alle prese con "How much is the fish". Sarà la zazzera biondo platino, saranno gli anni di esperienza, ma l'altro portiere ex nerazzurro di giornata si rifà dopo la topica su Bonucci di un mese fa e guida i suoi alla conquista di un punto prezioso. Ingannato dalla deviazione di Faraoni sulla "zuccatina" di Éder, la parata più bella è sullo stesso oriundo, ma a gioco fermo. Nel finale è bravissimo ad allungarsi negando il due a uno a Rafinha.
Senza paura al posto dell'infortunato Martella, controlla senza patemi (eccetto in una occasione) le folate tardive di Karamoh e le ultime energie di Éder.
Senza paura al posto dell'infortunato Martella, controlla senza patemi (eccetto in una occasione) le folate tardive di Karamoh e le ultime energie di Éder.
L'ex di turno insieme a Cordaz non gioca una cattiva partita, ma sulla coscienza sta il gol di Éder, marcato che peggio non si può sul corner di Brozovi? nella prima frazione di gioco. Non nella cerchia dei titolari, lo nasconde bene.
Un martello pneumatico: figlio d'arte di attaccante, occasionalmente terzino sinistro, gioca la seconda partita coi calabresi e fa la voce grossa al cospetto dell'inceppato attacco nerazzurro. Nel primo tempo si diverte anche a impostare, spazza tutto ciò che trova alla portata: serata da ricordare.
Difensore che saprebbe farsi valere anche in zone più alte di classifica, insieme al compagno Capuano fa un figurone alla Scala del calcio. Buon piede, mette in mostra le ormai conosciute doti col lancio a lunga gittata.
Difensore che saprebbe farsi valere anche in zone più alte di classifica, insieme al compagno Capuano fa un figurone alla Scala del calcio. Buon piede, mette in mostra le ormai conosciute doti col lancio a lunga gittata.
Il valore aggiunto degli ospiti, sudore e tatuaggi al servizio di Zenga oltre agli innumerevoli cross tagliati che sibilano nell'area piccola di fronte a un preoccupato Handanovi?. Si arrende a una sfortunata distorsione di caviglia dopo aver provato a rientrare.
Giusto il tempo di pigliare voto per tutti i fantallenatori "folli" che lo hanno schierato titolare. Un po' impreciso nelle rare volte che il pallone gli rotola fra i piedi, ma non combina guai.
Lontano dalla forma migliore, è il mediano con maggiore difficoltà nel centrocampo ospite. Impreciso e irritante nel primo tempo, si rifà parzialmente quando il Crotone trova il pari.
S'inserisce con determinazione sfruttando la sponda di Trotta e una serie di rimpalli fortunati. Freddo davanti ad Handanovi?, può raccontare di aver segnato al Meazza un gol decisivo.
S'inserisce con determinazione sfruttando la sponda di Trotta e una serie di rimpalli fortunati. Freddo davanti ad Handanovi?, può raccontare di aver segnato al Meazza un gol decisivo.
Un "cavallo pazzo" che scorribanda con continue discese muscolari a mettere in crisi la retroguardia nerazzurra. Cerca la profondità e i compagni, ma non chiamatelo attaccante: gioca sempre a tutto campo.
Un "cavallo pazzo" che scorribanda con continue discese muscolari a mettere in crisi la retroguardia nerazzurra. Cerca la profondità e i compagni, ma non chiamatelo attaccante: gioca sempre a tutto campo.
Nel centrocampo crotonese risulta essere l'elemento dalle doti più cristalline. Gioca diligentemente, senza fronzoli, peccato per il giallo in avvio che gli condiziona le dosi degli interventi difensivi.
Nel centrocampo crotonese risulta essere l'elemento dalle doti più cristalline. Gioca diligentemente, senza fronzoli, peccato per il giallo in avvio che gli condiziona le dosi degli interventi difensivi.
Attaccante di peso, dopo aver panchinato Budimir si carica sulle larghe spalle la salvezza del Crotone: il gol di Barberis nasce da una sua sponda, tanto basta per uscire da San Siro con un punto. Più tardi cerca la gloria personale, ma il mancino finisce a lato.
Attaccante di peso, dopo aver panchinato Budimir si carica sulle larghe spalle la salvezza del Crotone: il gol di Barberis nasce da una sua sponda, tanto basta per uscire da San Siro con un punto. Più tardi cerca la gloria personale, ma il mancino finisce a lato.
Gioca sempre a mille, ma quando gli si chiede il guizzo (come col Verona) manca l'impatto giusto con la sfera. È il designato a battere corner e punizioni, al novantesimo becca il giallo e a tempo quasi scaduto tenta di sorprendere Handanovi? da quaranta metri: voi non ci avreste provato?
Gioca sempre a mille, ma quando gli si chiede il guizzo (come col Verona) manca l'impatto giusto con la sfera. È il designato a battere corner e punizioni, al novantesimo becca il giallo e a tempo quasi scaduto tenta di sorprendere Handanovi? da quaranta metri: voi non ci avreste provato?
Si rifà dopo la sconfitta a San Siro contro il Milan gioendo davanti ai tifosi che prima e dopo il match lo hanno acclamato. Strappa un pari importantissimo in chiave salvezza e lo fa dopo essere stato in svantaggio: salvezza possibile.