Centosessantottesima partita fra le due squadre nella massima serie. Solo una volta ai nerazzurri riuscì l'impresa, ma erano i tempi del Principe. Nelle ultime ventisette gare giocate allo Stadium la Juventus ha fatto sempre suoi i tre punti: una dittatura che stasera dovrà fare a meno del ministro della difesa Barzagli - febbricitante - ma non del Líder Máximo Buffon nel confermato 4-2-3-1 di Allegri (dieci vittorie e tre pari nella sfida con Pioli), con Marchisio che si accomoda nuovamente in panchina fra Benatia, Pjaca e Dani Alves. Non se la passa male nemmeno l'Inter, che nonostante lo stop casalingo in Coppa Italia viene da sette successi in fila in campionato. Icardi - sette reti ai bianconeri in otto apparizioni in Serie A - sarà avvicinato dal doppio trequartista João Mário e Periši?, Gagliardini e Brozovi? - preferito a Kondogbia - in mezzo e Ansaldi out: Medel agirà da centrale in una difesa a tre, ma non avrà Jara e Mena a suoi fianchi né non potrà cercare lo sguardo di Sampaoli in panchina. Pare un 3-4-2-1 malleabile, con D'Ambrosio, all'occorrenza, terzino in un altro 4-2-3-1. A Torino - mentre Héctor Cúper si gioca a Libreville col suo Egitto la Coppa d'Africa - fischia Rizzoli.

PRIMO TEMPO - Conte e Ventura seduti - quasi - vicini in tribuna, prima e dopo in azzurro: Cuadrado, poi, è ancora del Chelsea. Primo tempo spartito equamente, è la Juventus la prima a far male: Dybala sfrutta l'altissima sponda di MM17 e in sforbiciata impegna Handanovi?, che un attimo dopo può solo mandare al pallone preghiere in sloveno, preghiere che spediscono la sfera sulla traversa. Faticano gli uomini di fascia: Candreva è timido e falloso, Periši? si desta solo nel finale con un bel cross per Icardi, Mandžuki? manca di sincronia con Alex Sandro e Cuadrado alterna momenti no a momenti woo, come al minito quarantacinque, quando il destro da fuori area spacca la porta e dà il vantaggio ai suoi. Gagliardini si fa vivo dalle parti di Buffon un paio di volte, ma prima col mancino manda alto e poi il colpo di testa risulta troppo debole. Noioso il duello fra numeri nove, anche se Icardi reclama un calcio di rigore per tackle di Mandžuki?.

SECONDO TEMPO - Dopo dieci minuti e un altro miracolo di Handanovi? - Higuaín libera Pjani? solo contro lo sloveno - Pioli sostituisce Candreva e Brozovi? con Èder e Kondogbia, ma Buffon prosegue il post cena senza problemi digestivi. Squadre più sbilanciate e distese, al secondo contropiede subito Allegri inserisce Claudio Marchisio per Cuadrado. L'ultima carta di Pioli, invece, sta nelle ossa consumate di Rodrigo Palacio, che segnò, sì, ai tempi del Principe. Conte lascia lo Stadium a sette minuti dalla fine, mentre Dybala - sotto gli occhi di Bauza - fa posto a Rugani. C'è il tempo per un paio di gorillate di Chiellini e per il recupero: quattro ne decreta Rizzoli, mentre Handanovi? deve nuovamente salvare sulla zuccata di Mandžuki?. Periši? rimedia al novantatreesimo un rosso diretto per proteste. Finisce la striscia nerazzurra (sette di fila), mentre la Juventus raggiunge i ventotto successi consecutivi allo Stadium in Serie A. Scudetto?