Nel primo tempo non si fa cogliere impreparato dalla conclusione dalla distanza di Pjanic, nella seconda frazione mette una pezza fin quando può. Sulle conclusioni da pochi passi di Khedira e Higuain non può veramente nulla.
Dopo la prima espulsione di Bastien l'esterno del Chievo lascia i suoi in 9 facendosi espellere per una clamorosa protesta nei confronti dell'arbitro. Fino a quel momento la sua gara era positivo, poi quell'atto di scelleratezza ha rovinato tutto, condannando anche la sua squadra all'inevitabile sconfitta.
Dopo la prima espulsione di Bastien l'esterno del Chievo lascia i suoi in 9 facendosi espellere per una clamorosa protesta nei confronti dell'arbitro. Fino a quel momento la sua gara era positivo, poi quell'atto di scelleratezza ha rovinato tutto, condannando anche la sua squadra all'inevitabile sconfitta.
Maran imposta una gara prettamente difensiva, lui si piazza in mezzo al reparto arretrato, cercando di allontanare ogni pericolo portato dalla Juventus. Riesce nel suo intento almeno fin quando la sua squadra resta in 10, dopo l'espulsione di Cacciatore gli attacchi della Juventus diventano inarrestabili anche per lui.
Sulla seconda rete della Juventus sbaglia completamente il movimento, non controllando la posizione di Higuain e lasciando all'attaccante avversario troppo spazio per colpire indisturbato a pochissimi passi da Sorrentino.
In un Chievo così attento in fase di copertura stona la sua imprecisione, lanci sballati ed appoggi che costringono i compagni di squadra a frettolosi recuperi. Nel secondo tempo è costretto a gettare la spugna per un problema muscolare.
Entra in campo in una situazione già complicata, prima viene posizionato al posto di Bastien, con l'espulsione di Cacciatore si abbassa sulla linea difensiva, tentando di aiutare la sua squadra a tenere lontani gli ospiti dall'area di Sorrentino.
Entra in campo in una situazione già complicata, prima viene posizionato al posto di Bastien, con l'espulsione di Cacciatore si abbassa sulla linea difensiva, tentando di aiutare la sua squadra a tenere lontani gli ospiti dall'area di Sorrentino.
Entra in campo in una situazione già complicata, prima viene posizionato al posto di Bastien, con l'espulsione di Cacciatore si abbassa sulla linea difensiva, tentando di aiutare la sua squadra a tenere lontani gli ospiti dall'area di Sorrentino.
Schierato quasi a sorpresa da Maran, impressiona per la quantità messa in campo, lanciandosi spesso e volentieri oltre la linea mediana e provando anche a fare qualche cross pericoloso.
Alla terza presenza stagionale il difensore del Chievo non si fa intimorire da avversari importanti come Mandzukic prima e Douglas Costa poi. Assieme a Dainelli è il miglior clivense per numero di respinte, 8.
Riesce ad accendere la lampadina solamente due volte in tutto il match. La prima è quando mette a sedere Asamoah con una bella finta sul lato corto dell'area di rigore della Juventus, la seconda è il lancio illuminante per Radovanovic nel secondo tempo. Per il resto serata in colore per il fantasista clivense.
Nel primo tempo non si fa notare tanto, nella ripresa invece entra in campo con un piglio totalmente diverso. Ringhia su tutti i portatori di palla bianconero, strappando diversi possessi ed interrompendo l'elaborata manovra degli ospiti.
Nel secondo tempo avrebbe l'occasione di fare male alla Juventus su un lancio illuminante da Birsa, lui però non sfrutta l'occasione facendosi anticipare facilmente da Szczesny.
Dopo una prima mezz'ora attenta ed in cui si fa apprezzare per qualche giocata di pregevole fattura rovina tutto con una doppia ammonizione nel giro di pochi secondi, lasciando i suoi compagni in 10 con poco meno di un'ora di gioco davanti.
L'impostazione tattica del Chievo, prettamente difensiva, lo isola in mezzo alla coppia di centrali bianconeri. L'ex Empoli ci prova a farsi vedere ma la superiorità degli avversari è netta.
Fin dall'inizio si intuiva il piano di gioco del mister clivense, una gara difensiva in cui si puntava sulle sortite di Birsa e sui cambi gioco di Radovanovic. Il piano è stato poi rovinato dalle ingenuità di Bastien prima e Cacciatore poi, ma di questo non si può incolpare certamente il tecnico.
Nel primo tempo si limita a smistare i passaggi dei propri compagni di squadra. Nella seconda frazione dimostra di non essere uno spettatore non pagante, anticipando Radovanovic sul preciso lancio di Birsa.
Nel primo tempo si limita a smistare i passaggi dei propri compagni di squadra. Nella seconda frazione dimostra di non essere uno spettatore non pagante, anticipando Radovanovic sul preciso lancio di Birsa.
La solita sicurezza nella difesa della Juventus, si concede anche il lusso di qualche giocata tecnicamente superiore. Per il resto serata tutto sommato tranquilla.
Entra al posto dell'ammonito Asamoah quando la partita era già indirizzata, lui svolge il compitino cercando di allargare dalla sua parte la difesa del Chievo.
Inizia la partita con un bel duetto con Mandzukic, poi con l'andare dei minuti si fa notare sempre meno in fase propositiva. Anzi sbaglia qualche appoggio di troppo e rischia di provocare un rigore. Ha il grande merito di provocare l'espulsione di Bastien causando entrambe le ammonizioni del centrocampista avversario.
Partita senza troppi squilli, attento in fase di copertura, si fa vedere anche nella metà campo avversaria aiutando Douglas Costa nello sviluppo della manovra.
Quando la Juventus ha qualche minuto di black out nel primo tempo lui si erge a baluardo, colmando le lacune dei compagni di squadra e coprendo errori ed imprecisioni.
Entra con il Chievo già in 10 uomini, approfitta di un errato posizionamento della retroguardia dei padroni di casa per lanciarsi in profondità, lì viene servito da Pjanic, il suo tocco all'indietro per l'accorrente Khedira è molto intelligente e porta la sua squadra al vantaggio. Dopo quell'azione però avrebbe le occasioni per incidere maggiormente sul match, occasioni che spreca calciando malamente e non inquadrando lo specchio della porta.
Dopo un primo tempo non esaltante si fa trovare prontissimo sull'invito di Bernardeschi, sbloccando una partita che aveva visto fino a quel momento una Juventus non stellare.
Dopo un primo tempo non esaltante si fa trovare prontissimo sull'invito di Bernardeschi, sbloccando una partita che aveva visto fino a quel momento una Juventus non stellare.
Non partiva titolare da diversi mesi e si vede, manca il ritmo partita e sbaglia diversi appoggi anche relativamente semplici, vanificando gli sforzi dei propri compagni.
Termina la partita con 125 passaggi effettuati, di cui 104 nella metà campo avversaria, con una percentuale di realizzazione pari al 91.3%. A questo incredibili dati va aggiunta la qualità delle sue giocate, come il lancio per servire Bernardeschi nell'azione che porta al momentaneo 1-0.
E' la spina nel fianco della retroguardia del Chievo, si fa servire spesso e volentieri sui piedi per tentare l'uno contro uno, saltando quasi puntualmente il proprio avversario diretto. Quando gli avversari sono ridotti in nove uomini prova anche qualche giocata da funambolo e poi regala l'assist per la rete del 2-0 siglata da Higuain.
Partita difficile per l'attaccante croato, con il Chievo così rinunciatario non vengono esaltate le sue qualità di abnegazione e lo spirito di sacrifico. Impreciso quando si tratta di concludere verso la porta di Sorrentino, è però intelligente in occasione della rete dell'1-0 quando lascia il pallone all'arrembante Khedira anziché tentare il controllo con un'errata posizione del corpo.
Soffre di astinenza da gol e si vede, rispetto al solito è più incaponito alla ricerca della conclusione verso la porta di Sorrentino, cercando di spezzare il suo digiuno. Nel primo tempo si fa bloccare quasi sempre, ad eccezione dell'occasione in cui si procura una pericolosa punizione dal limite. Nella ripresa è più al servizio della squadra e poi, a pochi secondi dalla fine, trova la tanto agognata rete, siglando il definitivo 2-0.
Una squadra che punta allo Scudetto dovrebbe fin da subito prendere il controllo del match, cercando di mettere in difficoltà la squadra avversaria. Invece la Juventus di stasera è stata poco brillante ed anche quando il Chievo era in inferiorità numerica di un solo uomo non ha spinto sufficientemente sull'acceleratore.
