
Visto che gli avversari non gli creano problemi Donnarumma decide di inventarseli per poi rimediare immediatamente. Para bene su Icardi prima che Alex stenda l'attaccante argentino. Non para il rigore ma esce imbattuto.
Visto che gli avversari non gli creano problemi Donnarumma decide di inventarseli per poi rimediare immediatamente. Para bene su Icardi prima che Alex stenda l'attaccante argentino. Non para il rigore ma esce imbattuto.
Sono lontani i derby in cui veniva puntualmente surclassato da Milito. Vive con attenzione i 90' senza che dalle sue parti arrivi nessuno a dargli fastidio. Non disdegna qualche avventura offensiva in coppia con Honda.
Sono lontani i derby in cui veniva puntualmente surclassato da Milito. Vive con attenzione i 90' senza che dalle sue parti arrivi nessuno a dargli fastidio. Non disdegna qualche avventura offensiva in coppia con Honda.
Sono lontani i derby in cui veniva puntualmente surclassato da Milito. Vive con attenzione i 90' senza che dalle sue parti arrivi nessuno a dargli fastidio. Non disdegna qualche avventura offensiva in coppia con Honda.
Nel primo tempo fa la partita perfetta: chiusure provvidenziali e gol che sblocca il risultato. Nella ripresa va un po' in affanno e provo il rigore che avrebbe potuto cambiare le sorti dell'incontro. Icardi sbaglia e lui si salva.
Nel primo tempo fa la partita perfetta: chiusure provvidenziali e gol che sblocca il risultato. Nella ripresa va un po' in affanno e provo il rigore che avrebbe potuto cambiare le sorti dell'incontro. Icardi sbaglia e lui si salva.
L'impatto alla gara non è dei migliori visto che fa fatica a tenere le rare folate interiste. Poi prende le misure e approfitta della poca verve offensiva degli avversari per concludere la partita in tranquillità.
L'impatto alla gara non è dei migliori visto che fa fatica a tenere le rare folate interiste. Poi prende le misure e approfitta della poca verve offensiva degli avversari per concludere la partita in tranquillità.
Non sbaglia niente. Puntuale negli anticipi, sicuro in fase d'impostazione. Quel numero 13 inizia a stargli proprio bene sulle spalle.
Non sbaglia niente. Puntuale negli anticipi, sicuro in fase d'impostazione. Quel numero 13 inizia a stargli proprio bene sulle spalle.
Gioca come se dalla prestazione odierna dipenda l'esito della propria carriera. A tratti pare corra al triplo della velocità consentita. Trafigge i centrali interisti come il famoso grissino penetrava il tonno.
Gioca come se dalla prestazione odierna dipenda l'esito della propria carriera. A tratti pare corra al triplo della velocità consentita. Trafigge i centrali interisti come il famoso grissino penetrava il tonno.
Non è la partita che lo consegnerà agli annali del calcio come il leader carismatico del Milan che fu ma fa comunque il suo in un crescendo che trova il suo apice nell'azione che porta al definitivo 3-0.
Giocatore rigenerato da qualche partita a questa parte. Il nuovo Honda esterno destro del centrocampo a 4 lotta, crossa col contagiri e serve assist ai compagni che sbloccano il risultato.
Qualche errorino l'offre come al solito ma questa volta la sua proverbiale lentezza non inficia sul risultato. Normale amministrazione per il capitano.
Qualche errorino l'offre come al solito ma questa volta la sua proverbiale lentezza non inficia sul risultato. Normale amministrazione per il capitano.
Nel primo tempo delude un pochino ma si fa perdonare nella ripresa trasformando in rete il prezioso assist del compagn di reparto. Miranda lo sta ancora cercando.
Lotta a testa alta e bassa per poi sbocciare quando gli spazi si ampliano. Serve l'assist del 2-0 per poi prendersi l'onore di siglare personalmente il tris.
Lotta a testa alta e bassa per poi sbocciare quando gli spazi si ampliano. Serve l'assist del 2-0 per poi prendersi l'onore di siglare personalmente il tris.
Ci crede in questo 4-4-2. Crede in Honda esterno destro, crede nel migliore Kucka stagionale e crede nella prima vittoria in un derby di Milano da allenatore. Vittoria che vale più dei 3 punti.
Ci crede in questo 4-4-2. Crede in Honda esterno destro, crede nel migliore Kucka stagionale e crede nella prima vittoria in un derby di Milano da allenatore. Vittoria che vale più dei 3 punti.
L'unica cosa che gli si possa ricriminare è di non aver realizzato alcun miracolo. Non ha colpe sui gol.
Con Mancini ha giocato quasi solo ed esclusivamente da terzino sinistro, lui che non è altro che un centrale. Mette un buon cross al centro in avvio poi il nulla. Con quella fascia al braccio pare ancora più spaesato del solito.
Con Mancini ha giocato quasi solo ed esclusivamente da terzino sinistro, lui che non è altro che un centrale. Mette un buon cross al centro in avvio poi il nulla. Con quella fascia al braccio pare ancora più spaesato del solito.
C'era una volta il ministro della difesa nerazzurra. Forse, nel girone d'andata, Miranda non avrebbe perso tanto facilmente Bacca in occasione del 2-0.
Il migliore della retroguardia nerazzurra. Fa sentire i tacchetti agli avversari annullando per un tempo Bacca. Nella ripresa naufraga come il resto del reparto. Scivola davanti a Bonaventura: emblema del periodo nero dell'Inter.
Non giocava dal 27 ottobre. Mancini lo rilancia quasi all'improvviso nella mischia e lui delude. Perde Alex in occasione del gol che sblocca il risultato.
Che quella posizione non gli si addica è chiaro a tutti eccetto il suo allenatore. Di "epic" Brozo non ha più nulla. A tratti è diventa irritante anche se uno dei pochi tiri in porta dei nerazzurri porta la sua firma.
Cerca di metterci grinta ma non riesce a canalizzarla come dovrebbe. Molti errori e pochi recuperi.
Cerca di metterci grinta ma non riesce a canalizzarla come dovrebbe. Molti errori e pochi recuperi.
Il suo problema è che l'hanno presentato come un fuoriclasse. La realtà è un'altra ma prima di spegnersi è uno dei pochi giocatori offensivi dell'Inter che crea scompiglio nella retroguardia avversaria.
Escluso a sorpresa, una volta entrato in campo ha tutti i numeri per far rimangiare a Mancini le scelte iniziali. Va vicino al gol e si procura un rigore. Spiazza il portiere ma colpisce il palo e la sua Inter va alla deriva. Lui sparisce.
L'unica cosa buona che fa è un tacco che libera un compagno. L'azione poi finisce in un nulla di fatto. Come la sua scialba prestazione.
Ad un certo punto è venuto spontaneo chiedersi se l'ex Fiorentina e Roma fosse effettivamente sceso in campo. Evanescente. Inutile.
Gettato subito nel bel mezzo di un derby manco fosse Wesley Sneijder nel 2009, Eder ci mette del suo, colpisce male di testa l'invito di Juan Jesus e gioca tutta la partita non facendo rimpiangere il suo acquisto. Ma non basta.
Ennesima formazione inventata. Lascia Icardi in panca, ripropone Brozo nei due di centrocampo, tira fuori un Santon inguardare e si fa espellere per le solite proteste. L'Inter non c'è più.
Ennesima formazione inventata. Lascia Icardi in panca, ripropone Brozo nei due di centrocampo, tira fuori un Santon inguardare e si fa espellere per le solite proteste. L'Inter non c'è più.