di Giovanni Migliore
Nuovo allenatore vita nuova? Non sempre in casa Zamparini funziona così. E' pur vero però che Guillermo Barros Schelotto sentirà gli occhi di mezza Europa puntati addosso, trattandosi del suo esordio da allenatore nel Vecchio Continente. L'Udinese, quando è allenata da un ex rosanero (Colantuono), è avversario sempre temibile al Barbera; basti ricordare lo 0-7 di qualche stagione fa ad opera del tanto amato Guidolin.
FORMAZIONI: è bastata una settimana di allenamenti al “Mellizo” per testare il 4-3-3, suo marchio di fabbrica. Un modulo che però in corso d’opera può trasformarsi in 4-3-2-1 con Quaison e Vázquez che scalano a centrocampo per creare gioco. Torna dunque la difesa a 4, con Struna che vince il ballottaggio con Morganella. Bocciato Cristante che cede il posto a Chochev. In attacco c’è il Gila. Colatuono risponde con il collaudato 3-5-2, in cui viene lanciato dal primo minuto Stipe Perica al fianco di Théréau mentre Duvan Zapata si accomoda in panchina. Felipe in campo al posto dello squalificato Danilo.
PRIMO TEMPO: dopo un quarto d’ora di pura accademia, la prima palla gol è degli ospiti con Théréau che ciabatta dopo una ficcante percussione di Edenílson. Devono curiosamente passare altri 15 minuti per annotare la seconda occasione; questa volta è Gilardino a ciabattare da ottima posizione. I padroni di casa si scaldano e collezionano un paio di buone opportunità prima con Gila di testa e poi con Vazquez che sulla sua strada trova il salvataggio di Perica. E’ solo il preludio al vantaggio che arriva al 35’: pregevole contropiede lanciato da Gilardino e finalizzato da Hiljemark che con un raffinato colpo di tacco libera al tiro da ottima posizione il connazionale Quaison che sigla il primo gol stagionale.
SECONDO TEMPO: la squadra di Schelotto è ordinata, sbaglia poco e colpisce con estrema freddezza in contropiede. Così dopo 10 minuti ancora la premiata ditta svedese confeziona il gol del raddoppio. Stavolta è Quaison lanciato da un contropiede coast-to-coast di Vázquez che serve Hiljemark che di coscia deve solo spingerla dentro. Colantuono allora è costretto a gettare nella mischia Zapata per Perica; il colombiano inventa subito una buona sponda per Théréau che ancora una volta è impreciso. Sterile la manovra dei friulani, inevitabile il terzo gol rosanero. Lazaar scaglia una delle sue solite conclusioni dalla distanza trovando la deviazione decisiva di Wague; il marocchino festeggia nel migliore dei modi il suo compleanno. Ma quando tutto sembrava sorridere ai padroni di casa, arriva il sussulto degli ospiti. Prima Théréau accorcia di testa su corner di Bruno Fernandes, poi ci vuole uno straordinario Sorrentino per neutralizzare i tiri di Badu e Felipe. Schelotto cambia le punte per sfruttare gli spazi che l’Udinese sta concedendo; così negli ultimi minuti arriva la rete del neo entrato Trajkovski con un gol fotocopia di quello segnato nella stessa porta al Frosinone lo scorso 12 dicembre.
Prima panchina per Schelotto, prima vittoria. Esordio convincente del suo Palermo che ha concesso qualcosa solo nel finale. Vittoria fondamentale per la volata salvezza. Adesso entrambe le squadre sono appaiate al quattordicesimo posto.
PALERMO – UDINESE 4-1(1-0)
MARCATORI: 35’ Quaison; 55’ Hilijemark, 77’ Lazaar, 79’ Théréau, 87’ Trajkovski
PALERMO (4-3-3): Sorrentino; Struna, González , Goldaniga, Lazaar; Hiljemark, Jajalo, Chochev; Quaison (87’ Trajkovski), Gilardino (78’ Djurdjevic), Vázquez. All.: Guillermo Barros Schelotto
UDINESE (3-5-2): Karnezis; Wague, Felipe, Piris; Widmer, Badu (80’ Kone), Lodi, Bruno Fernandes, Edenílson (66’ Adnan); Théréau; Perica (56’ Zapata). All.: Colantuono