Sfida abbastanza scontata sulla carta, almeno teoricamente, ma dalla grande importanza per entrambe le compagini: il Napoli non può permettersi passi falsi per continuare la rincorsa su Juve e Roma, il Pescara ha bisogno di punti pesanti per tentare di alimentare la comunque labile fiammella della salvezza.
Quasi tutto confermato rispetto alle attese della vigilia fra i padroni di casa: c'è Tonelli con Albiol dietro, Strinic vince il ballottaggio con Maggio, Jorginho e non Diawara in cabina di regia. Qualche problema in più per Oddo con i nuovi arrivati Stendardo e Bovo ancora indisponibili, gioca Zuparic in difesa con Cristante in mediana e slittamento di Bruno in fascia, c'è Gilardino.
I primi quarantacinque minuti si giocano seguendo un copione inaspettato: sono troppo lenti i ritmi del gioco degli uomini di Sarri, Insigne e Mertens si intestardiscono nel tentativo di trovare la giocata ad effetto, solo Hamsik sporca i guantoni di Bizzarri con un tiro dal limite deviato in corner, per il resto nessun brivido per gli abruzzesi che, di contro, non arrivano mai dalle parti di Reina, di fatto spettatore non pagante.
Cambia immediatamente la musica nella ripresa, e bastano quattro minuti per disintegrare l'equilibrio: al 47' imperdonabile disattenzione della difesa ospite sugli sviluppi di una punizione battuta da Jorginho, per l'indisturbato Tonelli è facile depositare in rete. Al 49' il raddoppio: la linea di difesa degli ospiti è messa male, e così Zielinski pesca bene Hamsik, il capitano partenopeo colpisce al volo e sigla il 2-0. La reazione del Pescara, seppur timida, arriva, ma Gilardino non trova la porta da ottima posizione al 67' dopo l'errore di Strinic. Ed allora a chiudere definitivamente i conti ci pensa Mertens all'85': brutta palla persa da Memushaj sulla trequarti, il neo-entrato Allan lavora un bel pallone a destra, il belga si fa trovare pronto a centro area nella deviazione che vale appunto il 3-0. Le emozioni, però, si concludono proprio allo scadere: Mitrita si procura un penalty che Caprari si incarica di battere, arriva così la rete della bandiera che vale il 3-1 con il quale si chiude la partita.
Missione compiuta col minimo sforzo per il Napoli, non viene persa la scia della Roma, a togliere le castagne dal fuoco ci ha pensato nuovamente Tonelli, complice anche un atteggiamento troppo disattento in avvio di ripresa posto in essere dagli ospiti che sembrano sempre più condannati ad un prossimo ritorno in Serie B.