Non deve disimpegnarsi con chissà quale intervento ma fa comunque quello che deve fare con accortezza.
Non deve disimpegnarsi con chissà quale intervento ma fa comunque quello che deve fare con accortezza.
Non deve disimpegnarsi con chissà quale intervento ma fa comunque quello che deve fare con accortezza.
Il più in difficoltà dei suoi: dalle sue parti arriva chiunque trovandolo spesso fuori posizione e in ritardo. Non va molto meglio nelle rare volte in cui si fa vedere in attacco.
Il più in difficoltà dei suoi: dalle sue parti arriva chiunque trovandolo spesso fuori posizione e in ritardo. Non va molto meglio nelle rare volte in cui si fa vedere in attacco.
Non spinge tantissimo, preoccupandosi più che altro di non scoprire la sua fascia e dando così più campo a Orsolini. Compito effettuato con bravura.
Non sarà al meglio, sarà al centro del mercato, però intanto il suo ingresso in campo si sente eccome: prima nella gestione del pallone, poi nel chiudere la cerniera.
Douvikas è un avversario che non lo impensierisce più di tanto, se non nell'azione in cui prende il giallo che porta Italiano a cambiarlo nell'intervallo.
Partita di grande solidità: non perde un duello chiave, anzi sbroglia matasse pericolose soprattutto nel secondo tempo. Occhio a questo ragazzo.
Sempre il solito Freuler: non spicca, non fa cose scintillanti ma tiene unito il tutto e fa le cose che servono con l'esperienza e il carisma che lo contraddistingue da sempre.
Pericoloso già nel primo tempo, nella ripresa non si lascia sfuggire l'occasione di indirizzare la partita con il primo gol del suo campionato.
Non un impatto di grande qualità ma di quantità sì e al Bologna va bene così.
Con il suo ingresso la mediana tiene un po' di più, quanto basta per non soffrire troppo.
Con il suo ingresso la mediana tiene un po' di più, quanto basta per non soffrire troppo.
Con il suo ingresso la mediana tiene un po' di più, quanto basta per non soffrire troppo.
Troppo in balia degli eventi in mezzo al campo, finisce spesso al centro del palleggio avversario e quando ha il pallone non mostra molta verve.
Non festeggia la convocazione in Nazionale con una prestazione indimenticabile, ma è comunque solido soprattutto in fase di non possesso con un lavoro di sacrificio.
Non festeggia la convocazione in Nazionale con una prestazione indimenticabile, ma è comunque solido soprattutto in fase di non possesso con un lavoro di sacrificio.
Un po' a corrente alternata ma quando si accende illumina la fascia. Notevole anche la prova difensiva quando la palla ce l'hanno gli altri.
Un po' a corrente alternata ma quando si accende illumina la fascia. Notevole anche la prova difensiva quando la palla ce l'hanno gli altri.
Inizia con una mezza ciabattata da buona posizione e con qualche duello perso, poi però cresce inesorabile lottando su ogni pallone e servendo l'assist dell'1-0 a Orsolini.
Inizia con una mezza ciabattata da buona posizione e con qualche duello perso, poi però cresce inesorabile lottando su ogni pallone e servendo l'assist dell'1-0 a Orsolini.
Un colpo di testa fuori di poco e tanta pressione sulla costruzione del Como.
Il suo Bologna deve ancora migliorare alcune cose ma il carattere e la capacità di leggere le partite ci sono e belle vistose. Bene anche la gestione dei cambi.
Un buon intervento su Orsolini nel primo tempo, mentre la deviazione di Valle non lo aiuta sul gol partita. Per il resto nulla da segnalare.
Schierato ancora da esterno alto, fa un buon lavoro tattico e associativo ma gli manca il guizzo per lasciare un segno più tangibile.
In difesa soffre e non poco l'esuberanza di Orsolini, quando spinge in attacco è bravo a crearsi chance ma finisce con l'essere impreciso.
Per lunghi tratti fa una partita efficace, poi perde il duello con Castro nell'azione del gol del Bologna e da lì perde confidenza con la gara.
Dietro è il migliore dei suoi se non altro per la continuità e perché di sbavature ne fa davvero poche.
Controlla bene quello che succede dalle sue parti fino al 27', quando deve alzare bandiera bianca per un infortunio.
Va più in difficoltà di Van Der Brempt contro Cambiaghi quando viene puntato; in attacco si fa vedere bene ma poi troppo spesso manca l'ultimo passaggio.
Pochi lampi ma almeno rispetto a Perrone dà più sicurezza alla manovra in fase di avvio.
Pochi lampi ma almeno rispetto a Perrone dà più sicurezza alla manovra in fase di avvio.
Sempre in movimento, cerca di fare da collante continuo tra difesa e attacco non sempre riuscendoci al meglio.
Impreciso nei passaggi come non gli accade spesso, appare anche troppo nervoso rimediando un giallo. Esce all'intervallo.
L'unico dei suoi ad avere sempre l'idea giusta su cosa fare, nonostante il lavoro difensivo del Bologna su di lui; finisce suo malgrado per predicare nel deserto.
Non lascia il segno, se si eccettuano un paio di cross (ma lui dovrebbe stare in area...) e un paio di punizione guadagnate. Decisamente troppo poco.
Di palloni interessanti gliene arrivano ma fatica molto a renderli concreti: un po' ci pensa la difesa del Bologna, molto ci pensa lui con troppi tocchi inconcludenti.
Di palloni interessanti gliene arrivano ma fatica molto a renderli concreti: un po' ci pensa la difesa del Bologna, molto ci pensa lui con troppi tocchi inconcludenti.
Il suo ingresso non produce gli effetti sperati da Fabregas, anzi: ne crea poche e ne azzecca ancora meno.
La precisione al tiro oggi non è prevista nel suo menù: per quanto ci provi proprio non riesce ad inquadrare la porta.
Il suo Como gioca bene, fraseggia con qualità, sa bene cosa fare del pallone. Fino agli ultimi 16 metri quando tutti i suoi giocatori perdono la bussola.
Il suo Como gioca bene, fraseggia con qualità, sa bene cosa fare del pallone. Fino agli ultimi 16 metri quando tutti i suoi giocatori perdono la bussola.