I suoi interventi non sono trascendentali, ma è sempre ben posizionato, soprattutto nel finale sul sinistro di Kostic.
I suoi interventi non sono trascendentali, ma è sempre ben posizionato, soprattutto nel finale sul sinistro di Kostic.
Continua a legittimare il suo posto da titolare al centro della difesa doriana. Si oppone bene a Kostic a fine primo tempo e poi conduce con tranquillità le danze.
Entra nel momento di massima fiducia del pacchetto arretrato, e tutto diventa più facile.
Kostic prova a sollecitarlo ma lui riesce sempre comunque a tenere con diligenza e applicazione.
Entra con la giusta testa andando a recuperare un paio di palloni importanti e guadagnando un fallo determinante.
Oscura Dusan Vlahovic anche con discreta tranquillità. Con il passare dei minuti guadagna fiducia e cresce nel rendimento. Chiude a tre mandate la porta di Audero e chiude stoicamente anche dopo qualche problema fisico.
Oscura Dusan Vlahovic anche con discreta tranquillità. Con il passare dei minuti guadagna fiducia e cresce nel rendimento. Chiude a tre mandate la porta di Audero e chiude stoicamente anche dopo qualche problema fisico.
Oscura Dusan Vlahovic anche con discreta tranquillità. Con il passare dei minuti guadagna fiducia e cresce nel rendimento. Chiude a tre mandate la porta di Audero e chiude stoicamente anche dopo qualche problema fisico.
Dalla sua parte Danilo ci prova e Cuadrado non arremba, ma nonostante questo è una sua clamorosa distrazione a portare all'unica occasione della partita del colombiano.
Buon primo tempo, anche se connotato da un sinistro ciabattato fuori da buona posizione, mentre nella ripresa cala fisicamente e perde palloni pericolosi, tra cui quello del gol di Rabiot, che per sua fortuna viene annullato per fuorigioco.
Buon primo tempo, anche se connotato da un sinistro ciabattato fuori da buona posizione, mentre nella ripresa cala fisicamente e perde palloni pericolosi, tra cui quello del gol di Rabiot, che per sua fortuna viene annullato per fuorigioco.
Entra con buon piglio anche lui. Trova alcune verticalizzazioni interessanti, come quella per Quagliarella, ma si becca anche un giallo abbastanza gratuito.
Ancora non è al meglio della condizione e si vede, ma l'impegno che profonde in campo è encomiabile. I numeri arriveranno.
Se la pagella dovesse riguardare l'impegno il voto sarebbe altissimo, ma alla fine gioca più avanti lui di Caputo, e le due occasioni cestinate pesano in ottica di mancata vittoria. Generoso, ma deve essere più cinico. Si fa ipnotizzare troppo facilmente da Perin.
Se la pagella dovesse riguardare l'impegno il voto sarebbe altissimo, ma alla fine gioca più avanti lui di Caputo, e le due occasioni cestinate pesano in ottica di mancata vittoria. Generoso, ma deve essere più cinico. Si fa ipnotizzare troppo facilmente da Perin.
Di fronte ai centrocampisti bianconeri non abbassa la testa, aiutando concretamente i difensori a disinnescare Vlahovic. Finisce con i crampi.
Di fronte ai centrocampisti bianconeri non abbassa la testa, aiutando concretamente i difensori a disinnescare Vlahovic. Finisce con i crampi.
Entra al posto di uno stanco Djuricic per dare fosforo a centrocampo. Ci riesce, e anche per lui la condizione ottimale arriverà.
E' il motore offensivo di questa Sampdoria. A volte eccede in personalità, ma quando ha la palla al piede può sempre succedere qualcosa di pericoloso...per gli altri.
Ormai è a suo agio nel ruolo di spacca-partite nel finale. Ci prova e disegna un paio di giocate importanti; su una di queste va vicino al gol vittoria.
Sarebbe l'unica punta dello schema di Giampaolo, ma gli si chiede altro. E lui lo fa; gara di sacrificio, sportellate, sponde. E' molto utile per il pareggio finale.
Sarebbe l'unica punta dello schema di Giampaolo, ma gli si chiede altro. E lui lo fa; gara di sacrificio, sportellate, sponde. E' molto utile per il pareggio finale.
Tiene sulla corda i suoi per 97 minuti. Mette bene in scacco il collega Allegri e merita abbondantemente il punto.
Deve intervenire in maniera concreta una sola volta, ma la sua uscita su Leris vale gran parte del punto portato a casa.
Non è Bonucci e non ha la sua stessa intraprendenza. Questo si vede, ma rispetto al collega di reparto Bremer, almeno non commette sbavature.
Meglio rispetto al suo predecessore Alex Sandro, anche se non riesce a farsi vedere in avanti. Buono il disturbo sul tentativo di Quagliarella.
Meglio rispetto al suo predecessore Alex Sandro, anche se non riesce a farsi vedere in avanti. Buono il disturbo sul tentativo di Quagliarella.
In tanti si chiedevano se il suo esordio potesse essere solo un fuoco di paglia. Aspettiamo altre prove decisive, ma dalla gara di Genova pare di sì. Si perde Leris (deve ringraziare Perin), e poi continua il suo primo tempo a ritmo di errori di impostazione, fino a restare negli spogliatoi.
Male rispetto alla prima gara di campionato. Brutto il buco sul lancio di Sabiri, e la cosa lo intimidisce per il resto della gara.
Parte con una sgommata interessante sulla destra, ma poi capisce che Cuadrado non gli dà tanto supporto. In difesa tiene bene botta.
Parte con una sgommata interessante sulla destra, ma poi capisce che Cuadrado non gli dà tanto supporto. In difesa tiene bene botta.
Partenza svagata, ma poi si costruisce d'astuzia un'occasione colossale. Stranamente però fa l'egoista e calcia addosso ad Audero invece di servire uno tra Vlahovic e Kostic a porta vuota. E' un importante, se non decisiva, "sliding door" della partita.
Continua a disimpegnarsi a suo modo in un ruolo che non è propriamente il suo. Ci si aspetterebbe qualche lampo in più, ma nel complesso è sufficiente.
Dopo una settimana a dir poco intensa, con il dietrofront repentino al trasferimento a Manchester. Il francese si prende la maglia da titolare e fa il suo in mediana. Trova il gol, ma il fuorigioco di Vlahovic vanifica tutto.
Nella prima da titolare, l'ex Eintracht si cala bene nello scacchiere di Allegri. Alla fine è tra i più pericolosi della Juventus.
Allegri lo piazza come mezz'ala destra e l'americano praticamente non riesce mai a farsi notare fino al cambio.
Entra benissimo in campo trovando giocate preziose. Arma Vlahovic sul gol (annullato) di Rabiot, e poi mette in condizioni di calciare Rovella. Ha l'argento vivo addosso, tanto da rischiare anche l'infortunio.
Discreto il cross che pesca Kostic nel finale ma sull'ultimo assalto da corner pasticcia di testa sul secondo palo.
Nel primo tempo si avviluppa in una spirale negativa, forse sconvolto dal mancato passaggio di Cuadrado. Nella ripresa prova a farsi vedere di più, ma la marcatura di Colley alla fine non gli lascia spazi sfruttabili.
Al termine della partita sottolinea la bontà del dato delle due gare senza subire gol, ma in cuor suo sa che a Marassi ha sciupato una buona occasione per restare agganciato alle squadre a punteggio pieno, in vista della Roma.