Deve intervenire in maniera concreta una sola volta, ma la sua uscita su Leris vale gran parte del punto portato a casa.
Deve intervenire in maniera concreta una sola volta, ma la sua uscita su Leris vale gran parte del punto portato a casa.
Non è Bonucci e non ha la sua stessa intraprendenza. Questo si vede, ma rispetto al collega di reparto Bremer, almeno non commette sbavature.
Meglio rispetto al suo predecessore Alex Sandro, anche se non riesce a farsi vedere in avanti. Buono il disturbo sul tentativo di Quagliarella.
Meglio rispetto al suo predecessore Alex Sandro, anche se non riesce a farsi vedere in avanti. Buono il disturbo sul tentativo di Quagliarella.
In tanti si chiedevano se il suo esordio potesse essere solo un fuoco di paglia. Aspettiamo altre prove decisive, ma dalla gara di Genova pare di sì. Si perde Leris (deve ringraziare Perin), e poi continua il suo primo tempo a ritmo di errori di impostazione, fino a restare negli spogliatoi.
In tanti si chiedevano se il suo esordio potesse essere solo un fuoco di paglia. Aspettiamo altre prove decisive, ma dalla gara di Genova pare di sì. Si perde Leris (deve ringraziare Perin), e poi continua il suo primo tempo a ritmo di errori di impostazione, fino a restare negli spogliatoi.
Male rispetto alla prima gara di campionato. Brutto il buco sul lancio di Sabiri, e la cosa lo intimidisce per il resto della gara.
Parte con una sgommata interessante sulla destra, ma poi capisce che Cuadrado non gli dà tanto supporto. In difesa tiene bene botta.
Parte con una sgommata interessante sulla destra, ma poi capisce che Cuadrado non gli dà tanto supporto. In difesa tiene bene botta.
Partenza svagata, ma poi si costruisce d'astuzia un'occasione colossale. Stranamente però fa l'egoista e calcia addosso ad Audero invece di servire uno tra Vlahovic e Kostic a porta vuota. E' un importante, se non decisiva, "sliding door" della partita.
Partenza svagata, ma poi si costruisce d'astuzia un'occasione colossale. Stranamente però fa l'egoista e calcia addosso ad Audero invece di servire uno tra Vlahovic e Kostic a porta vuota. E' un importante, se non decisiva, "sliding door" della partita.
Continua a disimpegnarsi a suo modo in un ruolo che non è propriamente il suo. Ci si aspetterebbe qualche lampo in più, ma nel complesso è sufficiente.
Dopo una settimana a dir poco intensa, con il dietrofront repentino al trasferimento a Manchester. Il francese si prende la maglia da titolare e fa il suo in mediana. Trova il gol, ma il fuorigioco di Vlahovic vanifica tutto.
Nella prima da titolare, l'ex Eintracht si cala bene nello scacchiere di Allegri. Alla fine è tra i più pericolosi della Juventus.
Allegri lo piazza come mezz'ala destra e l'americano praticamente non riesce mai a farsi notare fino al cambio.
Entra benissimo in campo trovando giocate preziose. Arma Vlahovic sul gol (annullato) di Rabiot, e poi mette in condizioni di calciare Rovella. Ha l'argento vivo addosso, tanto da rischiare anche l'infortunio.
Discreto il cross che pesca Kostic nel finale ma sull'ultimo assalto da corner pasticcia di testa sul secondo palo.
Discreto il cross che pesca Kostic nel finale ma sull'ultimo assalto da corner pasticcia di testa sul secondo palo.
Nel primo tempo si avviluppa in una spirale negativa, forse sconvolto dal mancato passaggio di Cuadrado. Nella ripresa prova a farsi vedere di più, ma la marcatura di Colley alla fine non gli lascia spazi sfruttabili.
Al termine della partita sottolinea la bontà del dato delle due gare senza subire gol, ma in cuor suo sa che a Marassi ha sciupato una buona occasione per restare agganciato alle squadre a punteggio pieno, in vista della Roma.
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.