In una partita in cui il Brescia si fa vedere pochissimo dalle sue parti il portiere rossonero si dimostra sempre attento e reattivo. Importante il suo intervento nel primo tempo sulla conclusione di Sabelli deviata maldestramente da Rodriguez.
In una partita in cui il Brescia si fa vedere pochissimo dalle sue parti il portiere rossonero si dimostra sempre attento e reattivo. Importante il suo intervento nel primo tempo sulla conclusione di Sabelli deviata maldestramente da Rodriguez.
Nella prima occasione in cui si sgancia in fase offensiva il Milan riesce a trovare il gol, riuscisse a dare continuità a queste azioni il Milan avrebbe certamente più occasioni. Meno propensivo nella seconda frazione di gioco, sale di nuovo agli onori della cronaca quando blocca una conclusione a botta sicura di Dessena da pochi passi.
Controlla le rare sortite di Alfredo Donnarumma con il piglio del difensore navigato, senza andare mai in difficoltà. Bravo a guidare anche la linea del reparto arretrato facendo finire gli attaccanti avversari diverse volte in fuorigioco.
Controlla le rare sortite di Alfredo Donnarumma con il piglio del difensore navigato, senza andare mai in difficoltà. Bravo a guidare anche la linea del reparto arretrato facendo finire gli attaccanti avversari diverse volte in fuorigioco.
In una giornata il cui gli avversari non brillano per iniziativa offensiva l'argentino rimane sempre pronto ad intervenire, come in occasione del contropiede del Brescia nel recupero del primo tempo quando blocca il passaggio, troppo morbido, di Torregrossa.
In una giornata il cui gli avversari non brillano per iniziativa offensiva l'argentino rimane sempre pronto ad intervenire, come in occasione del contropiede del Brescia nel recupero del primo tempo quando blocca il passaggio, troppo morbido, di Torregrossa.
Inizia la partita con il piglio giusto, facendosi vedere diverse volte nella metà campo avversaria. Palesa invece qualche indecisione ancora in fase difensiva, come quando lascia troppo spazio a Sabelli per tentare la conclusione verso la porta, tiro diventato pericoloso proprio dopo la deviazione dello svizzero.
Inizia la partita con il piglio giusto, facendosi vedere diverse volte nella metà campo avversaria. Palesa invece qualche indecisione ancora in fase difensiva, come quando lascia troppo spazio a Sabelli per tentare la conclusione verso la porta, tiro diventato pericoloso proprio dopo la deviazione dello svizzero.
Inizia la partita con il piglio giusto, facendosi vedere diverse volte nella metà campo avversaria. Palesa invece qualche indecisione ancora in fase difensiva, come quando lascia troppo spazio a Sabelli per tentare la conclusione verso la porta, tiro diventato pericoloso proprio dopo la deviazione dello svizzero.
Il suo apporto è fondamentale per le sorti del match, è suo infatti il cross per il colpo di testa di Calhanoglu. Lo spagnolo però tende a specchiarsi nella sua bravura cercando colpi ad effetto anziché quelli più utili allo sviluppo della manovra.
Mette come sempre a disposizione della squadra la sua straripante fisicità, travolgendo tutto quello che gli si para davanti. Nel finale avrebbe anche l'occasione di trovare la via del gol, ma proprio per la sua irruenza lascia partire un tiro molto potente ma non preciso.
Mette come sempre a disposizione della squadra la sua straripante fisicità, travolgendo tutto quello che gli si para davanti. Nel finale avrebbe anche l'occasione di trovare la via del gol, ma proprio per la sua irruenza lascia partire un tiro molto potente ma non preciso.
Saper essere al posto giusto al momento giusto nel calcio è praticamente tutto. Il turco riesce a piazzarsi nella zona giusta per raccogliere il cross di Suso e trasformare l'occasione nel gol che deciderà le sorti del match. Prova anche a togliersi la soddisfazione di una doppietta personale, ma la sua conclusione a giro si perde di poco sul fondo.
Finché le gambe lo sorreggono corre a perdifiato per tutto il terreno, facendosi vedere sia in fase offensiva sia in quella di non possesso. Quando però la benzina finisce sparisce letteralmente dal gioco, fino a quando Giampaolo lo sostituisce per non regalare un uomo agli avversari.
Schierato nel cuore del centrocampo del Milan gioca come dovrebbe fare un regista, passaggi semplici ed intelligenti per far ruotare i compagni di squadra attorno a lui ed evitando il pressing feroce degli avversari.
Schierato nel cuore del centrocampo del Milan gioca come dovrebbe fare un regista, passaggi semplici ed intelligenti per far ruotare i compagni di squadra attorno a lui ed evitando il pressing feroce degli avversari.
Partito inizialmente dalla panchina entra con la voglia di far veder qualcosa di importante al proprio mister. Alterna giocate "belle" a giocate utili, ogni tanto esce troppo il brasiliano che è in lui, mentre altre volte è più concreto, come nell'occasione in cui si libera facilmente di Chancellor prima di scagliare il diagonale che terminerà sul palo.
Schierato a sorpresa dal primo minuto da Giampaolo il portoghese si muove continuamente su tutto il fronte offensivo senza dare riferimenti alla coppia centrale del Brescia ed aprendo lo spazio ad i compagni di squadra. Sembra mancare di lucidità invece quando si avvicina all'area di rigore avversaria.
Entra con la voglia di spaccare il mondo per dimostrare al proprio tecnico di aver sbagliato a relegarlo in panchina. La maledizione della maglia numero 9 sembra però attanagliarlo ed il polacco, bomber implacabile fino a qualche mese fa, finisce con il divorarsi due gol in pochissimi minuti.
Le sue scelte iniziali lasciano quasi tutti di stucco. Mandare in campo André Silva anziché di Piatek, Calhanoglu in vece di Paquetá è stata dimostrazione di gran coraggio, ma il risultato finale ha dato ragione a lui.
Le sue scelte iniziali lasciano quasi tutti di stucco. Mandare in campo André Silva anziché di Piatek, Calhanoglu in vece di Paquetá è stata dimostrazione di gran coraggio, ma il risultato finale ha dato ragione a lui.
Le sue scelte iniziali lasciano quasi tutti di stucco. Mandare in campo André Silva anziché di Piatek, Calhanoglu in vece di Paquetá è stata dimostrazione di gran coraggio, ma il risultato finale ha dato ragione a lui.
Non può nulla sul gol di Calhanoglu nella prima frazione di gioco, sale alla ribalta negli ultimi minuti quando nega ai rossoneri, e soprattutto a Piatek, la possibilità di trovare il raddoppio che chiuderebbe definitivamente il match.
La sua prestazione è inevitabilmente macchiata dalla mancata copertura sull'inserimento di Calhanoglu in occasione della rete rossonera. Decisamente meglio in fase offensiva, in cui riesce a spingere parecchio sfiorando anche il gol grazie ad una deviazione di Rodriguez.
La sua prestazione è inevitabilmente macchiata dalla mancata copertura sull'inserimento di Calhanoglu in occasione della rete rossonera. Decisamente meglio in fase offensiva, in cui riesce a spingere parecchio sfiorando anche il gol grazie ad una deviazione di Rodriguez.
Un problema muscolare lo costringe ad uscire al 14' del primo tempo. Peccato che prima di quel momento l'esterno ex Crotone trovi il tempo di farsi saltare nettamente da Suso nell'azione che porterà, da lì a poco, alla rete del vantaggio milanista.
Entra al posto dell'infortunato per ricoprire un ruolo non suo. Si vede che è in difficoltà da quel lato del campo fin dal suo primo controllo. Vista l'antifona si limita a presiedere la sua zona senza mai farsi vedere nella metà campo avversaria.
Sfrutta alla grande tutta la sua fisicità, anticipando quasi puntualmente gli avversari sui palloni aerei vaganti. Termina infatti il suo match con oltre l'85% di duelli aerei vinti.
Sfrutta alla grande tutta la sua fisicità, anticipando quasi puntualmente gli avversari sui palloni aerei vaganti. Termina infatti il suo match con oltre l'85% di duelli aerei vinti.
Ci si aspettava una partita di maggiore difficoltà, invece finché il filtro del centrocampo supporta la difesa il numero 15 dimostra una buona personalità, chiudendo con sicurezza sugli attaccanti avversari. In difficoltà nel finale come tutta la retroguardia delle rondinelle.
Compiti principalmente difensivi per l'esperto centrocampista ex Cagliari. Il numero 27 bresciano ha però sui piedi una delle migliori occasioni per trovare il pareggio, peccato che la sua conclusione a botta sicura vengo respinta da Calabria.
Compiti principalmente difensivi per l'esperto centrocampista ex Cagliari. Il numero 27 bresciano ha però sui piedi una delle migliori occasioni per trovare il pareggio, peccato che la sua conclusione a botta sicura vengo respinta da Calabria.
Una gara piena di generosità, ma con la grande pecca di un gol letteralmente divorato a pochissimi passi dalla porta difesa da Donnarumma. Non brillantissimo in fase di possesso, si limita ad appoggiare il pallone al compagno più vicino.
Corini gli affida principalmente il compito di andare a soffocare il gioco di Bennacer, lo slovacco nella prima frazione esegue particolarmente bene, ma con l'andare dei minuti la sua efficacia diminuisce. Le rare volte in cui ha il possesso della sfera o potrebbe favorire la costruzione del Brescia si macchia di errori marchiani, come nell'azione in cui finisce ingenuamente in fuorigioco vanificando gli sforzi dei compagni.
Il giovane bresciano, tifoso del Milan fin dalla nascita, si presenta a San Siro con una buona personalità. Prova anche a sorprendere Donnarumma con una punizione inaspettata, ma la sua conclusione si perde di poco sul fondo.
Il giovane bresciano, tifoso del Milan fin dalla nascita, si presenta a San Siro con una buona personalità. Prova anche a sorprendere Donnarumma con una punizione inaspettata, ma la sua conclusione si perde di poco sul fondo.
Entra in campo per uno stanco Spalek, dovrebbe aiutare il Brescia a mantenere lontana la sfera dalla propria area di rigore, invece non riesce in questo compito, risultando poco utile alla sua squadra che finisce schiacciata nella propria metà campo.
Entra in campo per uno stanco Spalek, dovrebbe aiutare il Brescia a mantenere lontana la sfera dalla propria area di rigore, invece non riesce in questo compito, risultando poco utile alla sua squadra che finisce schiacciata nella propria metà campo.
Entra per l'infortunato Torregrossa cerca di svariare su tutto il fronte offensivo per innescare la sua velocità. Non è ancora pronto per la Serie A e si vede per il poco istinto da killer mostrato all'interno dell'area di rigore avversaria.
Il centravanti del Brescia viene servito poco e male, in queste condizioni è difficile riuscire a mettere in difficoltà una difesa rodata come quella rossonera.
Di rientro dall'infortunio si fa apprezzare molto per la sua generosità, porta il pressing sui portatori di palla avversari, si abbassa sulla linea dei centrocampisti per offrire delle sponde per la creazione del gioco. Peccato che quando si avvicini ai 16 metri avversari sia troppo stanco per incidere veramente. Si infortuna poco prima dell'intervallo vanificando un'interessante azione di contropiede creata da Sabelli.
Sa che il Milan avrà voglia di rivalsa dopo la sconfitta all'esordio contro l'Udinese. Il tecnico organizza dunque una squadra molto accorta in fase difensiva e pronta ad innescare le punte con dei lanci lunghi. Ad eccezione dello svarione al 12' il suo piano difensivo funziona, meno quello offensivo visto che i suoi si fanno vedere molto raramente dalle parti di Gianluigi Donnarumma.
Sa che il Milan avrà voglia di rivalsa dopo la sconfitta all'esordio contro l'Udinese. Il tecnico organizza dunque una squadra molto accorta in fase difensiva e pronta ad innescare le punte con dei lanci lunghi. Ad eccezione dello svarione al 12' il suo piano difensivo funziona, meno quello offensivo visto che i suoi si fanno vedere molto raramente dalle parti di Gianluigi Donnarumma.
