Spalletti torna a casa, torna dove ha regalato sorrisi, smorfie, qualificazioni Champions e parole che spesso ai giornalisti - non solo a quelli col poster di Totti in cameretta - facevano strabuzzare gli occhi. "La squadra va bene così" e allora ecco i primi aggiustamenti dopo l'avvio di stagione: imprescindibile Borja Valero, spostato qualche metro più avanti grazie ai polmoni di Gagliardini e Vecino, lavori in corso per quanto riguarda i terzini con Dalbert e Cancelo solo in panchina a osservare D'Ambrosio e Nagatomo. Di Francesco guarda ancora tutti dall'alto in basso (Juventus e Bologna vittoriose nel pomeriggio escluse) e conferma la formazione corsara a Bergamo ad eccezione di Bruno Peres, ancora fermo ai box. Juan Jesus vince lo scomodo ballottaggio fra centrali e finisce terzino destro, Nainggolan con l'extra-motivazione della non convocazione coi Diavoli Rossi. All'Olimpico fischia Irrati.

PRIMO TEMPO - Come nella gara con l'Atalanta, la Roma fa sfogare gli avversari per un quarto d'ora e poi colpisce. Ci aveva riprovato Kolarov - palo col sinistro al volo da trentacinque metri - prima dell'assist del Ninja per Edin Džeko, implacabile da due passi con Škriniar bell'addormentato. Il pubblico fischia ogni volta che Spalletti intercetta la sfera in fallo laterale e Alisson, discusso sostituto del dopo-Szcz?sny, mura Icardi con braccia e corpo dopo una ripartenza ospite. In crescita Nagatomo e Periši?, fra gli uomini in bianco fanno tanta fatica Candreva e Gagliardini. Inutile sottolineare la enorme prestazione di Nainggolan, che oltre al +1 per il bosniaco fa tremare il palo alla destra di Handanovi? con un destro di rara bellezza. Dopo un solo minuto di recupero si va al riposo.

SECONDO TEMPO - Spalletti corre ai ripari per ridare vita a una squadra completamente perduta nella prima frazione: fuori subito Gagliardini per João Mário, dopo dieci minuti di superiorità capitolina gioca la carta Dalbert per un onesto Nagatomo. Di Francesco risponde col Faraone dentro per Defrel, ancora piuttosto spaesatoi. El Shaarawy va istantaneamente vicino al gol mentre Dalbert è fuori posizione: pallonetto debole e lo stesso ex Nizza va a spazzare in semi-rovesciata. Gol sbagliato, gol subìto. Candreva approfitta di un rinvio sbagliato dell'ex Juan Jesus e ispira Icardi dentro l'area: destro sul palo di Alisson e gol del pari. Non passano dieci minuti che il Wandito riacciuffa Dybala in testa alla classifica marcatori: Periši? ara la fascia sinistra e taglia l'area con la rasoiata giusta per il numero nove, irriso Fazio e doppietta per la remuntada. La carta della disperazione giallorossa è Cengiz Ünder, ma l'Inter dilaga con l'ennesimo stupro del croato Ivan ai danni di Jesus: stavolta è Vecino a raccogliere con Fazio e Manolas inermi. 

Corsara l'Inter all'Olimpico, Roma bella per un buon periodo, ma troppo snob. Icardi e Periši? dominanti.