Incerto in uscita in occasione del gol, trae in inganno i suoi difensori e non riesce a bloccare Jovetic nel tentativo tardivo di metterci una pezza. Ha poche occasioni per riscattarsi: quando Palacio si presenta in area nel finale tira debolmente tra le sue braccia.
Incerto, a volte fuori posizione o sorpreso alle spalle dal taglio o dal cross. Se vuole diventare il leader di questa difesa deve migliorare in tanti piccoli aspetti.
Il migliore della retroguardia di Castori, protagonista di alcune chiusure importanti. Non sempre aiutato dai compagni di reparto, se la cava con mestiere e intelligenza.
Si addormenta sul cross di Guarin, lasciando Brkic in balìa dei nerazzurri. Errore capitale, capitalizzato al massimo da Jovetic. Si riscatta parzialmente con il tiro sbagliato che, in un modo o nell'altro, finisce nei piedi di Di Gaudio per il momentaneo pareggio.
Ex non troppo rimpianto, prova a farsi notare con un paio di discese palla al piede, creando più che altro tanta confusione. In difesa non pervenuto, dal suo lato l'Inter affonda come nel burro. Sostituito, mette in scena una polemica evitabile.
8 minuti da eroe, quelli del momentaneo pareggio, prima che Jovetic infranga il suo sogno di regalare al Carpi il suo primo punto in Serie A. Gli rimane la soddisfazione di aver messo a segno la prima rete casalinga della sua squadra.
Che grinta! Nel secondo tempo dalle sue parti non si passa, pressa, ruba palloni e riparte che è un piacere. Non si lascia condizionare dal giallo rimediato nel primo tempo e non smette mai di aggredire la partita.
Che grinta! Nel secondo tempo dalle sue parti non si passa, pressa, ruba palloni e riparte che è un piacere. Non si lascia condizionare dal giallo rimediato nel primo tempo e non smette mai di aggredire la partita.
Gioca in controtendenza con la sua squadra: bene nel primo tempo, in calo nella ripresa. Tanta sostanza e qualche buona accelerazione, prezioso nello scacchiere tattico di Castori.
Gioca in controtendenza con la sua squadra: bene nel primo tempo, in calo nella ripresa. Tanta sostanza e qualche buona accelerazione, prezioso nello scacchiere tattico di Castori.
Con il suo stop sbagliato rischiava di diventare decisivo. Buono l'impatto sul match: molto mobile, dà una grossa mano nel forcing finale ed entra nell'azione del gol.
Stretto nella morsa Miranda-Murillo, tocca pochi palloni, con esiti rivedibili. Dovrebbe tenere palla e far salire la squadra, ma raramente ci riesce: partita difficile, nel corso della quale scompare minuto dopo minuto.
Stretto nella morsa Miranda-Murillo, tocca pochi palloni, con esiti rivedibili. Dovrebbe tenere palla e far salire la squadra, ma raramente ci riesce: partita difficile, nel corso della quale scompare minuto dopo minuto.
Mette in campo una formazione intelligente, equilibrata. Subisce troppo il possesso palla dei nerazzurri, ma la sua squadra cresce nel secondo tempo e sfiora il colpaccio. Ottimi i cambi.
Mette in campo una formazione intelligente, equilibrata. Subisce troppo il possesso palla dei nerazzurri, ma la sua squadra cresce nel secondo tempo e sfiora il colpaccio. Ottimi i cambi.
Non può nulla sul gol, per il resto è attento. Le parate migliori? A gioco fermo, quando si esibisce in un paio di balzi felini. Il Carpi si rende pericoloso soprattutto nella ripresa, ma senza mai costringerlo a fare gli straordinari.
Oltre a divorarsi il gol della tranquillità nel finale, è protagonista di una partita più intreprendente del solito, ma come al solito costellata di errori. Dietro balla non poco, calando notevolmente nella ripresa.
Sicurezza ed eleganza fuori dal comune, dopo un primo tempo di spessore cala nella ripresa come tutta la squadra. Coinvolto nel pasticcio sul gol, anche se meno colpevole rispetto ai compagni.
Dopo l'esordio stellare, un deciso passo indietro. Rischia su Matos nel primo tempo con un intervento al limite, va a spasso nella ripresa e sul gol si lascia tagliare fuori in modo banale. Troppi errori, Matos lo fa ammattire.
Dopo l'esordio stellare, un deciso passo indietro. Rischia su Matos nel primo tempo con un intervento al limite, va a spasso nella ripresa e sul gol si lascia tagliare fuori in modo banale. Troppi errori, Matos lo fa ammattire.
Bene in fase di spinta nel primo tempo, effettua anche alcune chiusure preziose, ma alla lunga finisce l'ossigeno e va in affanno contro Gabriel Silva. Ammonito, rischia il secondo cartellino e Mancini saggiamente lo sostituisce.
Da trequartista è un pesce fuor d'acqua. Sbaglia un'innumerevole quantità di tocchi, non trova mai il tempo per l'inserimento e quando va al tiro non trova la porta. Trotterella per il campo per tutto il tempo, meriterebbe la sostituzione molto prima.
Non è ancora in condizione, e si vede: si allarga sulla destra e viene fermato spesso e volentieri. Ma è decisivo per entrambi i gol, prima con il cross tagliato che manda in bambola la difesa del Carpi, poi con il rigore procurato.
Una spanna sopra gli altri per classe e leadership, ma bisogna lavorare sulla durata: il crollo verticale del secondo tempo contribuisce alla sofferenza nerazzurra. Alcuni colpi da maestro lasciano capire che tecnicamente è molto meglio di quanto si pensasse.
Buona partenza, conclusione in apnea. Nel primo tempo guida alla grande il pressing, evitando un paio di pericolose ripartenze grazie a intelligenza e senso della posizione; nella ripresa sparisce, soprattutto in fase di costruzione.
Tre gol in due partite, protagonista assoluto della nuova Inter: decisivo in fase realizzativa, svaria su tutto il fronte d'attacco, cercando di dialogare con i compagni e di creare gioco. Glaciale sul rigore nel finale.
Sul risultato di 1-1 si divora un gol a tu per tu con Brkic. In generale gira a vuoto, senza mai trovare spazio e rendersi realmente pericoloso. Appare decisamente involuto e soprattutto sempre meno incisivo in area di rigore.
La sua Inter non brilla, ma alla fine porta a casa il risultato e si ritrova a punteggio pieno dopo due partite. Si infuria con i suoi, che dopo un buon inizio tirano i remi in barca: atteggiamento imperdonabile in Serie A.
