Al 18' guarda la conclusione di Pjaca sfiorare il palo alla sua sinistra. Qualche uscita bassa e poco lavoro nel suo primo tempo, nella ripresa si fa trovare pronto sul calcio di punizione di Lukic al 66'.
Al 18' guarda la conclusione di Pjaca sfiorare il palo alla sua sinistra. Qualche uscita bassa e poco lavoro nel suo primo tempo, nella ripresa si fa trovare pronto sul calcio di punizione di Lukic al 66'.
Annulla Sanabria, svettando sui palloni alti e facendo sempre un'ottima guardia. L'attaccante prova allora a portarlo lontano dall'area di rigore, ma la tattica funziona poco. Qualche problemino in più con Warming e una palla persa al 70', che poteva costare caro all'Inter.
Ogni tanto arriva in ritardo nella chiusura, Pjaca non è un cliente facile e richiede la massima attenzione. Meno sicuro rispetto ad altre occasioni, ma se la cava con l'esperienza e il fisico.
Buona prova difensiva su Brekalo, spreca una grande occasione al 20', lasciandosi rimontare al momento decisivo. Segnare gol non è il suo mestiere, ma poteva sicuramente fare qualcosa in più. Bene nella ripresa, salva in più occasioni e controlla al meglio Ola Aina quando si sposta sul suo lato; rischia l'autogol al 70', ma è fortunato.
Dopo un inizio difficile, in cui non riesce a trovare la posizione e lascia troppo spazio a Ola Aina, si riscatta con uno splendido gol, un colpo da biliardo che permette al pallone di passare tra le gambe degli avversari e infilarsi alle spalle di Milinkovic-Savic.
Entra al posto di Calhanoglu, soffre come tutta l'Inter, abbassando troppo il suo raggio d'azione. Qualche giocata pretenziosa, che poteva evitare; nel complesso non fa danni.
Solita partita a tutto campo: nonostante Pobega provi a stargli incollato, il croato trova sempre la giocata giusta per la squadra. Va al tiro al 25', ma la sua conclusione è centrale; entra nell'azione del gol, innescando la ripartenza e lasciando (involontariamente) passare il pallone che arriva a Dumfries. Meno bene nella ripresa.
Vince il duello con Singo, spingendo bene soprattutto nel primo tempo; rispetto ad altre occasioni non è preciso nel momento decisivo, anche se gioca come sempre a tutta fascia.
Oltre ai calci da fermo c'è di più: almeno due palloni in profondità meravigliosi nel primo tempo, non sfruttati al meglio da Lautaro Martinez. Va al tiro al 41', ma il pallone finisce sull'esterno della rete. Ammonito per un fallo di mano al limite dell'area, esce pochi minuti dopo.
Gioca al posto di Barella, non ha la stessa mobilità, ma compensa con esperienza e senso della posizione. Bene in fase di chiusura e di pressing, va anche al tiro nel primo tempo ma senza fortuna. Un po' in calo nella ripresa, però quando c'è da mettere la gamba nel contrasto non si tira indietro.
Gioca al posto di Barella, non ha la stessa mobilità, ma compensa con esperienza e senso della posizione. Bene in fase di chiusura e di pressing, va anche al tiro nel primo tempo ma senza fortuna. Un po' in calo nella ripresa, però quando c'è da mettere la gamba nel contrasto non si tira indietro.
Gioca al posto di Barella, non ha la stessa mobilità, ma compensa con esperienza e senso della posizione. Bene in fase di chiusura e di pressing, va anche al tiro nel primo tempo ma senza fortuna. Un po' in calo nella ripresa, però quando c'è da mettere la gamba nel contrasto non si tira indietro.
Sta bene e si vede: non agisce soltanto da centravanti, svaria su tutto il fronte offensivo e a volte addirittura lo si trova in ripiegamento sulla fascia. Con il suo assist per Dumfries risulta ancora una volta decisivo per le sorti del match.
Rileva Lautaro Martinez e prova a innescare i compagni con giocate di qualità. Nel finale sfiora il gol su assist di Sensi: il suo destro finisce fuori di un soffio.
Fallisce il record di partite consecutive con gol, forse sente troppo la pressione: spreca almeno due palle gol, soprattutto quella del 37', quando manda a lato dopo aver superato Milinkovic-Savic. Bremer non gli lascia spazio, l'argentino si innervosisce e Inzaghi preferisce levarlo dal campo.
Oggi l'Inter non brilla, ma mette in mostra un'altra qualità: il cinismo. I nerazzurri producono meno del solito, anche per merito degli avversari, ma sfruttano al massimo il gol di Dumfries e pur soffrendo nel secondo tempo vincono meritatamente. Cambi effettuati al momento giusto.
Un'uscita a vuoto all'11' che poteva costare un gol, si riscatta con qualche pallone bloccato con sicurezza e chiudendo bene lo spazio a Lautaro al 37'. Non può nulla sul gol di Dumfries, che si insacca all'angolino.
Un'uscita a vuoto all'11' che poteva costare un gol, si riscatta con qualche pallone bloccato con sicurezza e chiudendo bene lo spazio a Lautaro al 37'. Non può nulla sul gol di Dumfries, che si insacca all'angolino.
Rileva Singo, si sistema sulla sinistra, facendo scalare Ola Aina sulla destra. Prova a far partire qualche cross interessante, ma i difensori dell'Inter, in particolare Dumfries, fanno buona guardia.
Rileva Singo, si sistema sulla sinistra, facendo scalare Ola Aina sulla destra. Prova a far partire qualche cross interessante, ma i difensori dell'Inter, in particolare Dumfries, fanno buona guardia.
Entra al posto di Buongiorno, rispetto al compagno è meno esuberante dal punto di vista fisico, ma più ordinato e bravo nel palleggio. Controlla la situazione senza soffrire più di tanto.
Segue il suo avversario diretto a tutto campo, a volte vince i duelli, in qualche occasione li perde; di sicuro non ha colpe nella sconfitta del Torino, anche se nel primo tempo i granata soffrono.
Segue il suo avversario diretto a tutto campo, a volte vince i duelli, in qualche occasione li perde; di sicuro non ha colpe nella sconfitta del Torino, anche se nel primo tempo i granata soffrono.
Il migliore della retroguardia granata, svetta sui palloni alti e ingaggia una battaglia con gli attaccanti nerazzurri, da cui non esce sconfitto. Nel primo tempo ci prova di testa, ma la sua conclusione è centrale.
Le iniziative non mancano, ma raramente vanno a buon fine: puntualmente disinnescato dalla difesa interista, quando si libera per il tiro non centra mai la porta. In ritardo in chiusura su Dumfries in occasione del gol.
Concede troppo spazio a Dzeko in occasione del gol, permettendo al bosniaco di servire Dumfries con un assist preciso. Spesso in ritardo nelle chiusure, non trova la posizione giusta quando l'Inter scambia in velocità.
Concede troppo spazio a Dzeko in occasione del gol, permettendo al bosniaco di servire Dumfries con un assist preciso. Spesso in ritardo nelle chiusure, non trova la posizione giusta quando l'Inter scambia in velocità.
In difficoltà contro Perisic, si lascia sorpassare con troppa facilità. In avanti è poco servito dai compagni e quando ha l'occasione non riesce mai a saltare l'uomo.
In difficoltà contro Perisic, si lascia sorpassare con troppa facilità. In avanti è poco servito dai compagni e quando ha l'occasione non riesce mai a saltare l'uomo.
Entra al posto di Pobega, rispetto al compagno di squadra fornisce meno copertura, ma maggiore padronanza nel palleggio. Perde qualche duello, non riuscendo a concretizzare il possesso palla del Torino.
Entra al posto di Pobega, rispetto al compagno di squadra fornisce meno copertura, ma maggiore padronanza nel palleggio. Perde qualche duello, non riuscendo a concretizzare il possesso palla del Torino.
Perde una palla sanguinosa, innescando l'azione che porta al gol dell'Inter. Prova a rifarsi su calcio piazzato, ma trova sulla sua strada un reattivo Handanovic; in generale la sua partita non è particolarmente brillante.
Perde una palla sanguinosa, innescando l'azione che porta al gol dell'Inter. Prova a rifarsi su calcio piazzato, ma trova sulla sua strada un reattivo Handanovic; in generale la sua partita non è particolarmente brillante.
Nonostante le condizioni fisiche non perfette, entra in campo per provare a raggiungere il pareggio. Qualche buono spunto, ma l'Inter fa buona guardia e non gli permette di incidere.
Nonostante le condizioni fisiche non perfette, entra in campo per provare a raggiungere il pareggio. Qualche buono spunto, ma l'Inter fa buona guardia e non gli permette di incidere.
Segue Brozovic a tutto campo, cercando di spegnere la fonte di gioco dei nerazzurri. Missione riuscita soltanto parzialmente: il croato è troppo mobile anche per lui. Tuttavia non si tira indietro quando c'è da dare battaglia.
De Vrij non gli lascia scampo sui palloni alti, prova quindi a retrocedere alla ricerca di palloni giocabili e fare qualche sponda, ma il suo apporto alla causa rimane trascurabile. Esce al quarto d'ora della ripresa: prestazione non indimenticabile.
De Vrij non gli lascia scampo sui palloni alti, prova quindi a retrocedere alla ricerca di palloni giocabili e fare qualche sponda, ma il suo apporto alla causa rimane trascurabile. Esce al quarto d'ora della ripresa: prestazione non indimenticabile.
Il migliore del Torino: sfiora il gol al 18' con un destro delizioso, è sempre nel vivo dell'azione e prova a mettere in difficoltà la difesa nerazzurra con i suoi movimenti.
Il migliore del Torino: sfiora il gol al 18' con un destro delizioso, è sempre nel vivo dell'azione e prova a mettere in difficoltà la difesa nerazzurra con i suoi movimenti.
Ha difficoltà nel contenere Bastoni, che si spinge in avanti e lo costringe a ripiegamenti profondi. La generosità c'è, la precisione no: troppi palloni sbagliati nella sua partita.
Entra al posto di Sanabria, rispetto al compagno di squadra ci mette maggiore impegno ed è più mobile. Prova a sfruttare un errore di De Vrij, conquista palla e per poco non provoca l'autogol di Bastoni.
Entra al posto di Sanabria, rispetto al compagno di squadra ci mette maggiore impegno ed è più mobile. Prova a sfruttare un errore di De Vrij, conquista palla e per poco non provoca l'autogol di Bastoni.
Il Torino non demerita contro la capolista, gioca senza paura e mette in difficoltà l'Inter nel secondo tempo. Manca un po' di concretezza e precisione in attacco, ma i granata riescono a disinnescare il gioco dei padroni di casa.