Le due parate del primo tempo, quella su Joao Pedro e soprattutto quella su Simeone, bastano e avanzano per strappare un voto alto. In più è sempre attento e le sue urla alla difesa si sentono nitide.
Le due parate del primo tempo, quella su Joao Pedro e soprattutto quella su Simeone, bastano e avanzano per strappare un voto alto. In più è sempre attento e le sue urla alla difesa si sentono nitide.
Le due parate del primo tempo, quella su Joao Pedro e soprattutto quella su Simeone, bastano e avanzano per strappare un voto alto. In più è sempre attento e le sue urla alla difesa si sentono nitide.
Nel primo tempo qualche cattivo posizionamento porta il resto della difesa a dover sbrogliare insidiose matasse. Nella ripresa invece il posto non lo molla neanche per sbaglio e contribuisce alla creazione del muro contro cui sbatte il Cagliari.
Avanti e indietro sulla fascia arando quel poco di erba presente. Un moto continuo che mette spesso in difficoltà la difesa del Cagliari. Però spesso è impreciso e nel finale potrebbe sfruttare decisamente meglio l'occasione davanti a Cragno.
Avanti e indietro sulla fascia arando quel poco di erba presente. Un moto continuo che mette spesso in difficoltà la difesa del Cagliari. Però spesso è impreciso e nel finale potrebbe sfruttare decisamente meglio l'occasione davanti a Cragno.
Esperienza e spirito di sacrificio al servizio della squadra, prima da centrale di sinistra poi da esterno a contenere le sfuriate di Zappa. Di spingere un po' in avanti non se ne parla - fatta eccezione per un uno-due con Pandev - ma non è quello che serve al Genoa.
In avvio di partita spinge con continuità sulla corsia di appartenenza mettendo spesso in difficoltà Zappa. Con il passare dei minuti va calando e soffre a sua volta il dirimpettaio. Comunque partita sufficiente.
Per contrastare le azioni del Cagliari sul centrodestra Ballardini si affida al camerunese che con i suoi centimetri risponde presente senza andare mai davvero in affanno.
Ormai il ruolo di centrale difensivo lo svolge con sempre più naturalezza, sia in fase d'impostazione - e fin qui nulla di strano - sia in fase di chiusura e disimpegno. Punto di riferimento inossidabile.
Ormai il ruolo di centrale difensivo lo svolge con sempre più naturalezza, sia in fase d'impostazione - e fin qui nulla di strano - sia in fase di chiusura e disimpegno. Punto di riferimento inossidabile.
Finisce per giocare pochi palloni, soprattutto nel secondo tempo, e quei pochi non li gestisce a dovere. Dà comunque una mano in fase difensiva per gestire il forcing finale del Cagliari.
I primi 15 minuti sono di dominio totale, suggellati dall'assist per Destro. Poi piano piano cala ma il suo apporto alla causa resta validissimo. Non ha e probabilmente non avrà i 90 minuti nelle gambe ma resta un acquisto prezioso.
I primi 15 minuti sono di dominio totale, suggellati dall'assist per Destro. Poi piano piano cala ma il suo apporto alla causa resta validissimo. Non ha e probabilmente non avrà i 90 minuti nelle gambe ma resta un acquisto prezioso.
Non lascia tracce evidenti nel corso della partita, forse perché poco propenso al lavoro di copertura che gli chiede Ballardini. Poi però a 20 minuti dalla fine va ad un passo dalla gloria, dal gol che darebbe una svolta al suo pomeriggio: si addormenta miseramente al momento di tirare.
Il lento pallonetto con cui tenta inutilmente di superare Cragno è il manifesto della sua partita, fatta di tocchi quasi mai a segno e di giocate fini a sé stessi. Non un bell'impatto sulla gara.
Il lento pallonetto con cui tenta inutilmente di superare Cragno è il manifesto della sua partita, fatta di tocchi quasi mai a segno e di giocate fini a sé stessi. Non un bell'impatto sulla gara.
È un giocatore totalmente rinato e non soltanto per i gol che realizza. Oggi segna ma si prende anche un giallo per la foga di recuperare un pallone, roba che fino a qualche mese fa era impensabile.
A differenza di Pandev il suo ingresso permette al Genoa di avere più verve in attacco. Regala a Zappacosta una palla d'oro per chiudere la partita. sprecata dal compagno.
Ha il grande merito di entrare con forza nell'azione del gol facendosi beffe di Godin. Per il resto grande movimento e anche buone occasioni avute ma sempre con conclusioni da dimenticare.
Ha il grande merito di entrare con forza nell'azione del gol facendosi beffe di Godin. Per il resto grande movimento e anche buone occasioni avute ma sempre con conclusioni da dimenticare.
Il suo Genoa è brutto, sporco, cattivo ma soprattutto terribilmente efficace. Scardinare la barriera che crea in difesa è pressoché impossibile. Sceglie bene anche tempi e uomini per le sostituzioni.
Non riesce a porre rimedio in occasione dell'azione del gol di Destro in una partita nella quale non sbaglia praticamente un intervento in difesa. Paradossalmente è un'occasione in attacco non sfruttata a dovere a non permettere un voto più alto.
Non riesce a porre rimedio in occasione dell'azione del gol di Destro in una partita nella quale non sbaglia praticamente un intervento in difesa. Paradossalmente è un'occasione in attacco non sfruttata a dovere a non permettere un voto più alto.
Troppo facile per Shomurodov avere ragione di lui in occasione dell'azione del gol. In generale fatica a tenere il passo dell'uzbeko e degli altri attaccanti che gravitano dalle sue parti.
Zappacosta lo mette a dura prova e non sempre la sua grinta gli basta per avere la meglio. In attacco poi spesso sbaglia la giocata, sia essa un passaggio per Duncan o un cross in area.
All'inizio soffre Czyborra poi piano piano prende le misure e crea con Nandez un asse dal quale nascono azioni pericolose. Ci vorrebbe più coraggio in alcune scelte.
Sia nei momenti di maggiore difficoltà che in quelli in cui il Cagliari si riversa in avanti non fa mai mancare il suo apporto soprattutto vocale. Punto di riferimento per i compagni, forse tuttavia sarebbero servite più iniziative devastanti.
All'esordio con la sua nuova squadra ci mette tenacia e voglia di fare. L'intesa con i compagni non può essere delle migliori, ovviamente, ma ha dimostrato che a questa squadra può essere utile.
Entra per dare più vivacità e imprevedibilità all'attacco sardo: non gli manca la voglia di provarci anche se gli spazi congestionati non lo aiutano affatto. Forse con qualche minuto in più avrebbe dato una mano più sostanziosa.
Avvio di partita così così poi quando si allarga sulla destra, grazie anche all'aiuto di Zappa, riesce ad entrare decisamente in partita con buone iniziative. Pecca di lucidità al momento della giocata risolutiva.
Sicuramente non gli manca la verve nella fase offensiva, soprattutto nel secondo tempo quando il baricentro basso del Genoa gli consente di avere più margini di manovra almeno fino ai 25 metri avversari. Però nella valutazione della sua gara pesano i cattivi posizionamenti in fase difensiva che aprono voragini per gli attacchi del Grifone.
Entra perché i suoi centimetri e la sua stazza devono aiutare il Cagliari nel forcing finale. Di testa però non la prende mai e la chance migliore ce l'ha sul sinistro spedendo però alto sulla traversa.
Un tiro in porta respinto bene da Perin, un assist filtrante per Cerri: la sua partita è tutta qui. Decisamente troppo poco per uno del suo talento e della sua importanza nello scacchiere della squadra.
Un tiro in porta respinto bene da Perin, un assist filtrante per Cerri: la sua partita è tutta qui. Decisamente troppo poco per uno del suo talento e della sua importanza nello scacchiere della squadra.
Vaga per l'attacco alla ricerca di uno spunto qualunque per entrare in partita. C'è da dire che i compagni non lo aiutano granché, cercandolo per lo più con palloni alti e irraggiungibili. Lui però ha il demerito di sprecare l'unica occasione che gli capita tra i piedi.
La squadra gioca, crea occasioni, non si demoralizza e lotta per 90 minuti. Però è evidente che manchi qualcosa o anche più di qualcosa: la serenità, ad esempio, o anche la lucidità. I cambi sono probabilmente tardivi. La sua panchina è sempre più in bilico.
