Ormai le sue prestazioni superlative sono diventate un'abitudine. Vola ovunque, respinge qualsiasi assalto e si arrende solo al rigore di Berardi al 95'.
Ormai le sue prestazioni superlative sono diventate un'abitudine. Vola ovunque, respinge qualsiasi assalto e si arrende solo al rigore di Berardi al 95'.
Ormai le sue prestazioni superlative sono diventate un'abitudine. Vola ovunque, respinge qualsiasi assalto e si arrende solo al rigore di Berardi al 95'.
La corsa c'è sempre, ma alterna la qualità. Meglio la fase offensiva che quella difensiva. Fatto sta che Mancini può contare su di lui.
La sua partita inizia in salita con 2-3 falli evitabili. Poi ritorna il difensore che conosciamo, ma all'ultimo secondo in collaborazione con Murillo regala la vittoria al Sassuolo.
La sua partita inizia in salita con 2-3 falli evitabili. Poi ritorna il difensore che conosciamo, ma all'ultimo secondo in collaborazione con Murillo regala la vittoria al Sassuolo.
Il suo colpo di testa a vuoto nel finale di partita è qualcosa di assolutamente evitabile. Non aveva giocato male, ma l'azione del rigore parte da lui.
Come D'ambrosio, anche lui mette tanta corsa in campo. Ma a differenza del suo collega di reparto commette più errori e in fase di marcatura non è il massimo.
Come D'ambrosio, anche lui mette tanta corsa in campo. Ma a differenza del suo collega di reparto commette più errori e in fase di marcatura non è il massimo.
Gli avversari sembrano già conoscere in anticipo le sue scelte. Sbaglia cross, tiri dalla distanza e contrasti. Si muove molto, ma gli errori sono troppi.
Il suo vero valore i tifosi dell'Inter ancora non l'hanno visto. O meglio, l'hanno visto in dosi molto ridotte. Anche oggi non convince a pieno, nonostante si sia fatto vedere anche in zona gol senza fortuna.
La tecnica, si sa, non è il suo forte. Ciononostante lancia bene Icardi ad inizio partita e si mostra molto presente nella manovra dell'Inter.
Cerca spesso l'assist per i compagni. Non è sempre preciso con la palla tra i piedi, ma basta conquistare palla per mettere in agitazione gli avversari.
Al terzo minuto di gioco si capisce qualcosa sulla sua partita: tiro strozzato da ottima posizione. Da lì sparisce per un po' dai radar e ricompare con qualche giocata sporadica. Partita decisamente negativa.
Il suo apporto alla causa dell'Inter è bassissimo. E anche a gioco fermo non riesce a buttare la palla dentro.
Si muove tantissimo e sfugge spesso al suo diretto marcatore. Di contro, sbaglia molto in zona rete. A parte una super parata di Consigli, si divora almeno 3 occasioni nitide da gol.
Le occasioni la sua squadra le crea, ma super Consigli respinge tutto. Ma il problema sono stati i cambi tardivi che avrebbero potuto cambiare la partita dei suoi.
Le occasioni la sua squadra le crea, ma super Consigli respinge tutto. Ma il problema sono stati i cambi tardivi che avrebbero potuto cambiare la partita dei suoi.
Come il suo collega di ruolo Handanovic, è il protagonista del match di San Siro. Non passa nessuno e compie una delle più belle parate del campionato su Ljajic.
Si batte come un leone. Quando l'Inter attacca a testa bassa chiude tutti i varchi. Se Icardi non fa pratciamente nulla è anche merito suo.
Inizia male con alcune scelte discutibili. Poi, grazie anche alla vena di Acerbi, riesce a migliorare i suoi interventi, restando comunque meno preciso del suo collega di reparto.
Inizia male con alcune scelte discutibili. Poi, grazie anche alla vena di Acerbi, riesce a migliorare i suoi interventi, restando comunque meno preciso del suo collega di reparto.
Gioca una partita di qualità e quantità. Sempre presente sia in fase di copertura che nelle sovrapposizioni. Bravo anche a stoppare soprattutto Palacio, nella ripresa, quando transita dalle sue parti.
Gioca una partita di qualità e quantità. Sempre presente sia in fase di copertura che nelle sovrapposizioni. Bravo anche a stoppare soprattutto Palacio, nella ripresa, quando transita dalle sue parti.
Anche lui non inizia benissimo il match, soffrendo i cambi di lato di Perisic e Ljajic. Poi alla distanza viene fuori e, soprattutto in fase difensiva, si fa valere.
I suoi piedi non sono molto educati, ma la voglia e la grinta che mette in campo non ha eguali. Si propone con una costanza pazzesca e recupera subito per chiudere i varchi agli avversari.
Capitano coraggioso. Sempre pronto ad aiutare i suoi compagni, si sacrifica molto in fase difensiva. Compie qualche piccolo errore in fase di impostazione, ma la sua partita resta più che positiva.
Nel centrocampo del Sassuolo calza a pennello. Aiuta i compagni in fase difensiva e si propone bene in fase offensiva. Handanovic compie un miracolo su un suo tap-in che gli avrebbe regalato una gioia meritata.
Nel centrocampo del Sassuolo calza a pennello. Aiuta i compagni in fase difensiva e si propone bene in fase offensiva. Handanovic compie un miracolo su un suo tap-in che gli avrebbe regalato una gioia meritata.
Finalmente torna al gol. Non è sempre preciso, ma è sempre presente e cerca di farsi vedere in attacco. Con freddezza regala al Sassuolo un grandissimo risultato.
Lottare su tutti i palloni tra Miranda e Murillo non è certamente un compito facile. Lui ci prova, ma spesso perde i contrasti con i difensori avversari. Centra anche la porta nel secondo tempo, ma Handanovic gli dice di no.
Punta continuamente i difensori avversari. Si rende pericoloso su calcio piazzato. E' una costante minaccia per l'Inter. Avesse avuto tre polmoni... il gol lo avrebbe trovato per sfinimento dell'avversario.
Punta continuamente i difensori avversari. Si rende pericoloso su calcio piazzato. E' una costante minaccia per l'Inter. Avesse avuto tre polmoni... il gol lo avrebbe trovato per sfinimento dell'avversario.
L'uomo giusto al momento giusto. Aiuta la squadra nei momenti di difficoltà e, sull'ultimo pallone, riesce a procurarsi il rigore della vittoria grazie anche all'aiuto dei centrali interisti.
Mette in campo un Sassuolo sontuoso, senza timori reverenziali di sorta. Gioca la partita a viso aperto e alla fine riesce a vincerla. Chapeau.
Mette in campo un Sassuolo sontuoso, senza timori reverenziali di sorta. Gioca la partita a viso aperto e alla fine riesce a vincerla. Chapeau.