Nel primo tempo arriva un cross pericoloso dalle sue parti, ma lui preferisce rimanere piantato sulla linea di porta anziché tentare l'uscita per bloccare il pallone. Anche l'azione che poi porterà al rigore arriva da un suo mancato intervento che costringe la retroguardia friulana a spazzare il pallone in rimessa laterale. L'argentino non trasmette dunque quella sensazione di fiducia che dovrebbe dare un portiere.
Nel primo tempo arriva un cross pericoloso dalle sue parti, ma lui preferisce rimanere piantato sulla linea di porta anziché tentare l'uscita per bloccare il pallone. Anche l'azione che poi porterà al rigore arriva da un suo mancato intervento che costringe la retroguardia friulana a spazzare il pallone in rimessa laterale. L'argentino non trasmette dunque quella sensazione di fiducia che dovrebbe dare un portiere.
Si trova perfettamente a suo agio quando si tratta di spazzare il pallone lontano dai propri sedici metri, decisamente meno bene quando invece deve farsi valere in area avversaria. Ma d'altra parte il suo mestiere è proprio quello di difendere
Nella prima frazione gli attaccanti del Frosinone non incidono più di tanto, allora lui decide di sganciarsi sulla fascia di competenza e mettere il cross che arriverà tra i piedi di Mandragora per il momentaneo vantaggio. Nella ripresa nonostante la maggior pressione avversaria non sembra vacillare.
Con un D'Alessandro che si spinge molto nella metà campo avversaria l'olandese diventa un elemento di equilibrio per la squadra friulana. Lui esegue il compito con le misure giuste, ripiegando sulla linea dei difensori quando necessario per poi allargarsi e diventare un elemento utile per allargare le maglie avversarie e facilitare la costruzione della manovra bianconera.
Partita di sostanza quella del difensore olandese, con ben 7 respinte. La macchia è la lentezza con cui si lascia anticipare da Ciano nell'occasione che porta al rigore dei ciociari ed al successivo pareggio.
Nel primo tempo è il migliore dei suoi con una spinta continua nella metà campo avversaria e tanta attenzione in fase di contenimento. Nella seconda frazione, forse a causa della stanchezza, incide molto meno limitando il suo apporto alla fase difensiva.
Dopo le numerose critiche che lo hanno travolto per il suo oneroso passaggio ai friulani il centrocampista fa capire a tutti di valere quelle cifre realizzando un gol di autentica rabbia su cui Sportiello non può certamente intervenire.
Di lui si ricorda una bella conclusione in avvio di partita, poi tanta lotta e troppa confusione. Nel secondo tempo soffre l'aumento di pressione da parte dei centrocampisti avversari fino quasi a sparire. Dopo il pareggio avversario Nicola lo sostituisce per aumentare il peso offensivo della sua squadra.
Ad eccezione del gol di Mandragora tutte le occasioni più pericolose passano dai suoi piedi. L'argentino svaria su tutto il fronte di gioco cercando di cucire la manovra e creare superiorità numerica. Peccato che Lasagna non sia in giornata e non riesca a supportarlo adeguatamente.
Piazzato in mezzo al campo dà battaglia ai centrocampisti avversari, facendo valere tutta la sua esperienza anche se finisce con l'usare troppa foga e farsi comminare l'ennesimo malus della sua carriera.
Piazzato in mezzo al campo dà battaglia ai centrocampisti avversari, facendo valere tutta la sua esperienza anche se finisce con l'usare troppa foga e farsi comminare l'ennesimo malus della sua carriera.
La sua partita si riassume perfettamente nell'azione del gol. Il cross di Ter Avest è verso di lui, ma la marcatura di Ariaudo impedisce che il numero 15 riesca anche solo a sfiorare il pallone. Qualche buona sponda nella prima frazione, pochissimo invece l'apporto nella ripresa.
La sua partita si riassume perfettamente nell'azione del gol. Il cross di Ter Avest è verso di lui, ma la marcatura di Ariaudo impedisce che il numero 15 riesca anche solo a sfiorare il pallone. Qualche buona sponda nella prima frazione, pochissimo invece l'apporto nella ripresa.
Entra per dare maggiore supporto a Lasagna, chiude il suo match con una sola conclusione che, peraltro, non inquadra lo specchio della porta.
Entra per dare l'assalto all'area avversaria, ma finisce con lo sprecare l'unica occasione che si ritrova tra i piedi con un tiro che finisce ben lontano dalla porta di Sportiello.
Nella seconda frazione la sua squadra va in difficoltà fin dai primissimi secondi, lui aspetta che il Frosinone riesca a trovare il pareggio prima di intervenire. Dopo la rete di Ciano prova a porre rimedio aumentando il peso offensivo della propria squadra, ma il risultato non cambierà più.
Non può nulla sulla violenta conclusione di Mandragora da pochi passi. Per il resto giornata relativamente serena, con qualche intervento non difficilissimo sui cross degli avversari.
Nel primo tempo la retroguardia ciociara dà l'impressione di non reggere l'urto della spinta degli avversari, ma con il passare dei minuti il terzetto difensivo di Baroni riesce a prendere le giuste contromisure e lui aiuta Ariaudo ad imbrigliare Lasagna.
Nel primo tempo la retroguardia ciociara dà l'impressione di non reggere l'urto della spinta degli avversari, ma con il passare dei minuti il terzetto difensivo di Baroni riesce a prendere le giuste contromisure e lui aiuta Ariaudo ad imbrigliare Lasagna.
Ad inizio partita sembra essere in leggera difficoltà, ma con l'andare dei minuti la sua prestazione cresce di livello, arrivando ad annullare il centravanti avversario, come successo in occasione della rete di Mandragora. Nella seconda frazione si fa vedere anche nella metà campo avversaria. Se Baroni vuole solidità difensiva deve ripartire da prestazioni come questa.
Ad inizio partita sembra essere in leggera difficoltà, ma con l'andare dei minuti la sua prestazione cresce di livello, arrivando ad annullare il centravanti avversario, come successo in occasione della rete di Mandragora. Nella seconda frazione si fa vedere anche nella metà campo avversaria. Se Baroni vuole solidità difensiva deve ripartire da prestazioni come questa.
Come Goldaniga non fa una prestazione da spellarsi le mani, anzi l'ammonizione dopo pochi minuti fa intuire brutti presagi. Invece il centrale sloveno poi cresce alla distanza ed aiuta i compagni di reparto senza troppe sbavature.
Molto dell'esito della partita dipende dal suo duello contro D'Alessandro. In difesa l'esterno ex Pescara va in difficoltà fin dalle prime battute, mentre in attacco non riesce mai a pungere con una giocata giusta. Tuttavia l'errore più grande della sua partita è quello in occasione del gol di Mandragora, il numero 17 ciociaro lascia infatti troppo spazio al centrocampista avversario per calciare verso la porta di Sportiello.
E' il primo del match a rendersi pericoloso con un colpo di testa troppo debole bloccato facilmente da Musso. Nella ripresa prova la magia con un colpo di tacco dopo un batti e ribatti nel cuore dell'area friulana. In mezzo tanta quantità e lotta sui portatori di palla avversari.
Baroni lo piazza nel cuore del centrocampo per dirigere la manovra, lui, ad eccezioni di due belle aperture nel primo tempo, si limita al compitino. Nel secondo tempo dovrebbe organizzare meglio le trame di gioco invece i difensori sono spesso costretti a saltare il centrocampo cercando sfogo sulle corsie laterali.
Baroni lo piazza nel cuore del centrocampo per dirigere la manovra, lui, ad eccezioni di due belle aperture nel primo tempo, si limita al compitino. Nel secondo tempo dovrebbe organizzare meglio le trame di gioco invece i difensori sono spesso costretti a saltare il centrocampo cercando sfogo sulle corsie laterali.
Per tutta la partita compie lo stesso identico gesto atletico. Appena il pallone arrivava tra i suoi piedi l'esterno ciociaro abbassava la testa e crossava verso il centro, da qualsiasi parte del campo, senza curarsi del fatto che davanti avesse i difensori avversari o, magari, che nel mezzo dell'area di rigore non ci fossero compagni di squadra.
Si fa ammonire dopo pochi minuti, ma questo non lo intimorisce ed anzi si dimostra sempre pronto quando si tratta di metterci la gamba. Nel secondo tempo costringe Behrami all'ammonizione sull'ennesimo ruvido duello.
Baroni lo piazza al centro dell'attacco lasciando agli altri il compito di costruire la manovra. Il Frosinone prova spesso a buttare il pallone nel mezzo con dei cross dalla distanza, ma l'ariete ciociaro si trova da solo a combattere contro i tre difensori friulani con pochi risultati.
Baroni lo piazza al centro dell'attacco lasciando agli altri il compito di costruire la manovra. Il Frosinone prova spesso a buttare il pallone nel mezzo con dei cross dalla distanza, ma l'ariete ciociaro si trova da solo a combattere contro i tre difensori friulani con pochi risultati.
Entra e l'incisività dell'attacco ciociaro cambia radicalmente. A differenza di Ciofani non si piazza nel cuore dell'area di rigore avversaria, ma anzi cerca di muoversi lungo tutto il fronte d'attacco, cercando di portare fuori posizione i difensori friulani.
Entra e l'incisività dell'attacco ciociaro cambia radicalmente. A differenza di Ciofani non si piazza nel cuore dell'area di rigore avversaria, ma anzi cerca di muoversi lungo tutto il fronte d'attacco, cercando di portare fuori posizione i difensori friulani.
Entra e l'incisività dell'attacco ciociaro cambia radicalmente. A differenza di Ciofani non si piazza nel cuore dell'area di rigore avversaria, ma anzi cerca di muoversi lungo tutto il fronte d'attacco, cercando di portare fuori posizione i difensori friulani.
Nel primo tempo è il più pericoloso dei suoi con una bella conclusione dalla distanza che lascia di sasso Musso, infrangendosi però sul palo. Nella ripresa è lestissimo ad anticipare Troost-Ekong e a farsi fare fallo, dal dischetto è glaciale e nonostante l'intuizione di Musso riesce a riportare i suoi al pareggio.
Nella prima frazione di gioco la sua squadra mostra buona volontà e qualche incertezza di troppo, lasciando a lungo il pallino del gioco in mano all'Udinese. Nella ripresa i suoi entrano in campo con tutto un altro piglio ed alla fine legittimano il pareggio con una buona concentrazione.
