Il Chievo fortunatamente non fa molto per impensierirlo, ma quando è chiamato in causa, specialmente sulle palle alte, dimostra un'inspiegabile mancanza di sicurezza. E Sepe incombe sul suo 2016.
Il Chievo fortunatamente non fa molto per impensierirlo, ma quando è chiamato in causa, specialmente sulle palle alte, dimostra un'inspiegabile mancanza di sicurezza. E Sepe incombe sul suo 2016.
Il Chievo fortunatamente non fa molto per impensierirlo, ma quando è chiamato in causa, specialmente sulle palle alte, dimostra un'inspiegabile mancanza di sicurezza. E Sepe incombe sul suo 2016.
Uno dei meno brillanti tra le fila viola. Tra le incertezze sul futuro legate al rinnovo del contratto e un lento ritorno alla forma dopo l'infortunio del mese scorso, non è ancora tornato l'impressionante Alonso di inizio stagione.
Senza indecisioni e sbavature guida la retroguardia viola al ritorno al<em>clean sheet</em>dopo le sbandate con Juventus e Carpi.
Senza indecisioni e sbavature guida la retroguardia viola al ritorno al<em>clean sheet</em>dopo le sbandate con Juventus e Carpi.
Il migliore dei Roncaglia possibili: coniuga le già dimostrate qualità in copertura con una non sempre presente attenzione sul piano psicologico. Non sbanda mai, e gli zero gol subiti dai viola ne sono una conseguenza.
Dopo la brutta prestazione di Torino riesce a tornare subito ai buoni livelli tenuti in questa prima parte di sua esperienza in viola, contenendo con mestiere Paloschi, Meggiorini e Inglese.
Il gioco viola passa sempre dai suoi piedi, facendo di questa partita l'ennesima conferma di quanto il croato sia essenziale per Sousa.
Si conferma il cuore pulsante della manovra offensiva della Fiorentina, collegando con la solita maestria il reparto del centrocampo e quello dell'attacco.
Riappare dopo mesi di latitanza grazie all'infortunio di Ilicic, offrendo una prestazione incoraggiante in ottica di un maggior impiego futuro.
Torna al gol su azione in campionato dopo aver scalato la classifica marcatori a suon di rigori. Importante anche il suo apporto nel creare gli spazi, vista l'inusuale mole di movimento tra le linee difensive del Chievo.
Esce vincitore dallo scontro con il roccioso centrocampo clivense, grazie alla solita partita tutta corsa e dinamismo.
Ara la fascia destra come se non avesse mai fatto altro ruolo in vita sua, togliendosi anche lo sfizio di un coast-to-coast nel primo tempo. Considerati i margini, potrebbe rivelarsi uno dei talenti più completi tra i giovani italiani.
Trafigge Bizzarri con una stilettata che gli permette di chiudere questa prima fase di stagione in doppia cifra. Comunque vada a finire, ha già ampiamente ripagato l'esborso fatto per lui dagli uomini di mercato viola.
Si affida ai titolarissimi e torna al successo, scacciando i fantasmi delle ultime settimane. La sua Fiorentina chiude l'anno solare a un passo dalla vetta, e tanto del merito è suo.
Si affida ai titolarissimi e torna al successo, scacciando i fantasmi delle ultime settimane. La sua Fiorentina chiude l'anno solare a un passo dalla vetta, e tanto del merito è suo.
Prima tenta un pericoloso dribbling a un passo dalla linea di porta, poi si fa passare sotto le gambe un tiro non certo eccezionale di Kalinic. Incolpevole, invece, sul tiro del 2-0 di Ilicic, deviato da un suo difensore.
Alonso sconfina spesso e volentieri nel suo territorio di competenza non trovando particolare resistenza. In fase propositiva assente come tutto il resto della sua squadra.
Alonso sconfina spesso e volentieri nel suo territorio di competenza non trovando particolare resistenza. In fase propositiva assente come tutto il resto della sua squadra.
Perde completamente Kalinic in occasione del primo gol, ma resta comunque il più autorevole e attento della retroguardia gialloblu.
Perde completamente Kalinic in occasione del primo gol, ma resta comunque il più autorevole e attento della retroguardia gialloblu.
Mette il suo zampino in entrambi i gol dei viola: sul primo non esce su Bernardeschi lasciandogli servire l'assist, sul secondo devia il tiro di Ilicic ingannando Bizzarri.
Mette il suo zampino in entrambi i gol dei viola: sul primo non esce su Bernardeschi lasciandogli servire l'assist, sul secondo devia il tiro di Ilicic ingannando Bizzarri.
Travolto da Bernardeschi per tutti i novanta minuti, non riesce a contenere le folate dell'azzurrino. Con un liscio al limite del comico al limite dell'area avversaria quasi propizia il terzo gol dei padroni di casa.
Dovrebbe accendere la luce del gioco offensivo del Chievo, ma un po' per sua responsabilità, e un po' perchè non arrivano i palloni dal centrocampo, non riesce a incidere sulla partita.
Dovrebbe accendere la luce del gioco offensivo del Chievo, ma un po' per sua responsabilità, e un po' perchè non arrivano i palloni dal centrocampo, non riesce a incidere sulla partita.
Lontano dalla fascia, il suo habitat naturale, e spostato interno di centrocampo, non riesce, anche per caratteristiche, a fronteggiare con sucesso il centrocampo viola.
Uno dei pochi a salvarsi tra gli uomini di Maran. È l'ultimo a mollare. lottando su tutti i palloni e cercando di dare un senso a una partita apparentemente finita al 32' del primo tempo.
Dovrebbe schermare il duo dei centrocampisti centrali viola, ma il suo contributo in fase di interdizione è non pervenuto. Nella ripresa Maran lo richiama in panchina per Rigoni.
Viene buttato nella mischia da Maran, ma non riesce a fare molto di più che dare un maggior ordine alla comunque sterile manovra di gioco clivense.
Viene buttato nella mischia da Maran, ma non riesce a fare molto di più che dare un maggior ordine alla comunque sterile manovra di gioco clivense.
Maran lo manda in campo nel finale nella speranza di un suo guizzo capace di riaprire la partita, ma l'ex Juventus, in ritardo di condizione, non riesce a bucare la solida difesa dei padroni di casa.
Entra all'inizio del secondo tempo per creare maggior pericolo di quanto fatto da Meggiorini, ma senza successo. Stretto nelle maglie della difesa gigliata, fallisce l'occasione di conquistarsi definitivamente la titolarità nell'attacco gialloblu.
Ha l'occasione per sbloccare la partita approfittando di una disattenzione di Tatarusanu ma rinuncia a piombare sul pallone. Corricchia per il campo per 45 minuti prima di essere lasciato negli spogliatoi all'intervallo da Maran.
Il suo corpo è sul terreno del Franchi, ma la sua testa è già al camion di pandori che Campedelli manderà a casa sua come premio produttività per i gol segnati nel 2015.
Il suo Chievo non riesce ad esprimersi contro una Fiorentina ordinata e senza sbavature. La zona retrocessione è comunque molto lontana, e non possono che esserci elogi per il suo 2015.
Il suo Chievo non riesce ad esprimersi contro una Fiorentina ordinata e senza sbavature. La zona retrocessione è comunque molto lontana, e non possono che esserci elogi per il suo 2015.