A una settimana del gol di Brignoli, dopo il pesante ma ininfluente ai fini qualificazione ko contro il Rijeka in Europa League, il Milan torna in campionato con il duplice obiettivo di rialzarsi da un periodo difficile e soprattutto mettere in cascina punti fondamentali che da troppo tempo mancano dalla San Siro rossonera. A Milano arriva un ex di lusso, una bandiera mai dimenticata che in questa notte innevata siede sulla panchina opposta, Donadoni, per trovare continuità con il suo Bologna e convincere anche i più scettici che l'ottima prova contro la Sampdoria non è solo un episodio ma la prova di un Bologna vivo e pronto a giocarsela contro chiunque.
Gattuso non cambia e si schiera sulla falsa riga del match disputato contro il Benevento. Fuori Biglia, tuttavia, con Borini esterno di centrocampo assieme a Kessie e Montolivo play basso. Difesa a quattro orfana di Romagnoli squalificato, al suo posto Musacchio, con Rodriguez e Abate esterni. In avanti Bonaventura a sinistra e Suso a destra sono le ali di Kalinic punta centrale.
Donadoni si schiera a specchio degli odierni avversari. In difesa ci sono Helander e Masina esterni con Torosidis e Gonzalez al centro. Centrocampo con Donsah da incontrista e il duo Nagy-Pulgar a coprire gli esterni. In avanti Verdi e Palacio ai lati della punta Destro.
Pronti-via e subito Milan, Kalinic ha subito la palla da tre ma la sciupa, passano una manciata di minuti e al 10' proprio l'ex Viola fa da torre per l'accorrente Bonaventura che di destro batte Mirante per il vantaggio rossonero. Neppure il tempo di esultare che Destro si fa spazio in area, su suggerimento di Nagy, e calcia a botta sicura ma un monumentale Montolivo gli chiude lo specchio. Il gol è nell'area e dopo un'ottima percussione di Destro che si fa beffe di Musacchio la palla del pari arriva sul destro di Verdi che è lesto a calciare nell'unico angolo irraggiungibile per Donnarumma. Il Milan rallenta, il Bologna ne approfitta ma le occasioni, a parte qualche buona percussione di Palacio, Kessie e Suso, latitano e termina la prima frazione di gioco sul parziale di 1-1-.
Nella ripresa si riparte senza cambi e con il medesimo copione del primo tempo. Gattuso è incontenibile e cambia tutto il reparto offensivo ma per la prima vera occasione di deve attendere il 76' quando Borini trova ancora Bonaventura per la deviazione decisiva di testa che vale il 2-1. La replica felsinea è affidata a Masina e Taider ma la sfortuna e la traversa tengono ancora il Milan in vantaggio. I nuovi cambi del Bologna non riescono ad accendere la luce e il Milan deve solo amministrare. Dopo 4' di recupero termina qui il match.
Il Milan torna a vincere e soprattutto torna a farlo dinanzi i propri tifosi. Il "convincere" è quello che ancora non riesce, troppo spesso trascinato più dagli episodi che dal gioco corale. Oggi, tanto basta e Gattuso si gode la prima vittoria scacciacrisi che tanto cercava. Donadoni si lecca le ferite, punito dai medesimi episodi e ormai consapevole che contro il Milan difficilmente la sorte gira a suo favore. Testa alla prossima, con il Milan che vola a 24 in classifica staccando proprio il Bologna fermo a 21.